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sabato 8 febbraio 2014

Lo Sapevate Che: Alimentazione...


Stai alla larga dal tonno troppo rosso

Probabilmente è stato trattato con additivi vietati dalla legge come nitrati, nitriti, monossido di carbonio. Ecco come difenderti.

Lo studio scientifico
L’Università di Padova ha analizzato 32 campioni di tonno prelevati nella grande distribuzione. Di questi, ben 16 erano risultati trattati con il monossido di carbonio. Trovi i dati dello studio (che è ancora in corso) su www.eurofishmarket.it

Il tonno che arriva sulle nostre tavole è soprattutto quello a pinne gialle. “E’ meno pregiato del tonno rosso. Inoltre, a contatto con l’aria, le sue carni tendono ad assumere velocemente una colorazione bruna”, spiega Valentina Tepedino, direttrice di Eurofishmarket, osservatorio sul mercato del pesce. “ Ecco perché alcuni produttori poco scrupolosi, per mantenere il colore rosso tanto apprezzato dai consumatori, usano sostanze vietate, come nitrati, nitriti e, soprattutto, monossido di carbonio”.
“I primi due favoriscono la formazione nello stomaco di nitrosammine (composti potenzialmente cancerogeni), in particolare se l’alimento viene cotto”, spiega l’esperta.
“Il monossido di carbonio, invece, non è nocivo per la salute (tanto che negli Stati Uniti non ne è vietato l’impiego). Il problema è che, bloccando il cambiamento di colore, fa sembrare fresco un prodotto che in realtà potrebbe non esserlo”.
“ Per difenderti”, consiglia l’esperta, “non acquistare pesce dal colore innaturale, di un rosso troppo acceso, e dal prezzo molto basso (un tonno di buona qualità non può costare meno di 26-28 euro al chilo). E poi fidati più del tuo naso che dei tuoi occhi: l’odore di “ammoniaca” non si può mascherare!”
50% i Campioni di Tonno Trattati con Monossido si Carbonio
Giorgio Donegani e Roberta Piazza – Starbene – febbraio 2014


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