Credulità E Superstizione: L’unico Vero
Miracolo
E’ Ristabilire La Realtà
Caro Serra, ottocento milioni di euro. A
tanto ammonta la quantità di denaro che gli italiani ogni anno esportano, per
così dire, in altri paesi europei per la fecondazione assistita, eterologa e
non. La fonte è il bollettino che il ministero
della
sanità invia ai medici italiani. Compreso il ginecologo cui un mio amico e sua
moglie si sono rivolti per una ecografia in vista di un tentativo di
fecondazione all’estero. Che speranza
può avere un paese in cui accade ciò? In cui la ricerca sarà inevitabilmente
impoverita – e pensiamo alle eccellenze italiane nel campo della fecondazione –
in nome di leggi retrive, inutili, che vorrebbero tutelare la vita e invece non
fanno altro che impedirla? Un declino nemmeno lento ci attende
inevitabilmente se in nome di ideologie
ottocentesche e di ipocrisie e convenienze elettoralistiche si permette tutto
ciò (ultima perla, il rifiuto dell’aggravante dell’omofobia).
Se
non sul piano ideologico che almeno si rifletta sul danno economico. O almeno
la legge sia applicata come si deve e si proibisca a tante coppie di uscire dai
patri confini o a soubrette e attrici e personaggi o a soubrette e attrici e
personaggi famosi di andare in televisione a lodare ipotetici viaggi a
Medjugorje per gravidanze inaspettate in età proibitiva.
Pasquale
Farmaco
D’accordo
dalla prima all’ultima riga. Con una
piccola, triste chiosa: che considerare Medjugorjie (et similia) una terapia
sostitutiva è degno di un Paese così ignorante, così bigotto, da confondere la
fede con un ambulatorio. Anche io trovo disgustosa la frequenza con la quale le
varie reti nazionali (a volte anche quelle pubbliche) danno spazio a credulità
e superstizione, che sono i sottoprodotti degeneri delle religioni. Più si restringe
lo spazio per una ragionevole (e solidale) applicazione dei diritti, e della
dignità, e del rispetto della natura (anche quella umana), più dilagano i
surrogati venefici: Il solo vero miracolo sarebbe ristabilire il principio di
realtà.
Michele
Serra – Per Posta di Venerdì di Repubblica – 02-8-13
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