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martedì 20 agosto 2013

Lo Sapevate Che: Il Piccolo Klondike delle Alpi...


Sull’Elvo i mondiali dei cercatori d’oro

Non sarà il Klondike, ma sulle rive del torrente Elvo, alle porte di Biella, da domani scatterà una piccola corsa ll’oro. Per il campionato mondiale dei cercatori del prezioso minerale, la trentasettesima edizione, sono attesi a Mongrando più di 500 partecipanti da  tutto il mondo, che fino a domenica prossima si contenderanno il titolo di setacciature pù veloce del mondo.
Ogni cercatore avrà una sua pisci netta d’acqua e venti chili di sabbia, che conterrà da un minimo di cinque a un massimo di dodici pagliuzze d’oro. Avranno un quarto d’ora di tempo al massimo per passarla al setaccio. “A un bravo cercatore basta un minuto e mezzo”, spiega Arturo Ramella, presidente della World Goldpanning Association, , l’organizzazione internazionale dei cercatori d’oro, nonché responsabile dell’associazione locale biellese. “Per poter creare una classifica uniforme – chiarisce – vengono create artificialmente le condizioni di una ricerca vera. Chi viene non rinuncia comunque a cercare nell’Elvo”. E’ la seconda volta che qui si disputa il campionato mondiale. L’anno scorso si erano tenute in Sudafrica, la prossima edizione si disputerà in Svezia. Compresi gli accompagnator, sono attere 1500 persone, dalla Finlandia, dove sono nati i campionati, ma anche da Stati Uniti, Germania, Inghilterra, e Sud Africa.
Una tradizione antica quella della ricerca dell’oro nel Biellese. “Furono i romani a trovare la Bessa, una miniera a cielo aperto che adesso è diventata un parco naturale – racconta Ramella – Fino agli anni 80 cercare l’oro era un buon modo per arrotondare; poi, prima che la tradizione andasse perduta, abbiamo creato l’associazione per farla rifiorrre, non più per mestiere ma come hobby”. Trovare l’oro, infatti ormai è diventata più una fatica che un’impresa economicamente redditizia. “I vecchi che ce l’hanno insegnato – chiarisce il presidente dei cercatori d’oro biellesi – ci raccontavano che negli anni 50 era possibile tirare su anche 20 grammi al giorno, una bella quantità.
Con il tempo l’oro è poi andato esaurendosi e negli anni 80 si era già passati a due grammi. Adesso siamo intorno a un grammo al giorno.
Per la raccolta ci vuole un’autorizzazione speciale, l’iscrizione nel registro regionale dei raccoglitori. “L’oro trovato è “res nullius, cosa di nessuno – precisa Ramella – quindi può essere tenuto. Ma ormai è poca cosa. Anche se negli ultimi tempi, complice la crisi, capita di vedere qualche disoccupato che con grande fatica ha ripreso a cercare l’oro nei torrenti della zona non per sport. A Zubiana, poco sopra l’Elvo, i cercatori d’oro biellesi hanno anche realizzato il villaggio “Victimula”, capitale della ricerca dell’oro alluvionale in Italia, in frazione Vermogno, dove si può visitare anche il museo dell’oro.
Gabriele Guccione – La Repubblica 18-8-13


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