Il Triste Destino Dell’Italia In Balia
Di Un Avventuriero
Di Cui Non Riesce A Disfarsi
Caro Serra, persino Chicco Mentana su la
7 accredita il fatto che a seguito d’una eventuale condanna di B. il Governo
debba sopportare drammatiche conseguenze. E’ incredibile! In qualsiasi
democrazia avanzata del mondo il popolo
s’indignerebbe al solo ipotizzarsi di una tale vergogna. Noi no, noi ci siamo
assuefatti persino a questo, e gli stessi cronisti liberal danno tali notizie
senza neppure rimarcare l’improponibilità costituzionale o giuridica
dell’ipotesi di crisi legata alla condanna di uno o più politici regolarmente
processati.
A
questo ci ha portato la telecrazia senza regole se non quella dello strapotere
del denaro. A questo ci ha condotto lo smarrimento delle coscienze comprate
come una qualsiasi merce. Il Pd intanto guarda smarrito: come sempre: Per chi è
di sinistra come me è sempre più difficile individuare un barlume di logica in
quello che sta avvenendo, e da vecchio militante posso solo augurarmi che i
giovani si facciano finalmente largo per garantirsi un futuro che la politica
infingarda tenta ogni giorno di negargli.
Piero
Turconi
Caro
Turconi, quando questa lettera (in rappresentanza di decine di altre, di tenore
assai simile) sarà in edicola, sapremo che conseguenze politiche ha avuto, nel
frattempo, l’ennesima svolta processuale del cittadino B. Ma quali esse siano,
e quali saranno in futuro (altre sentenze aspettano il nostro), sono d’accordo
nel definire “incredibile” la nostra progressiva assuefazione al mostruoso
legame che si è creato tra il destino di una sola persona e quello di un Paese.
Basterebbe la sola lettura quantitativa della frase precedente (il destino di
sessanta milioni di cittadini appeso a quello di uno solo) per farci capire che
non siamo una vera democrazia. Mi dispiace doverlo dire così brutalmente e
anche così banalmente, ma questo è il punto: destra e sinistra imprigionate,
per loro scellerata insipienza, nella stessa assurda trappola, manovrata da un
uomo che è per giunta in totale declino politico, in fondo agli indici di
popolarità e di zero prestigio internazionale. Altri Paesi (vedi la Francia con
Bernard Tapie) si sono velocemente liberate, dal punto di vista politico, dei
loro avventurieri. Noi, del nostro non riusciamo proprio a disfarcene.
Michele
Serra – Venerdì di Repubblica 9-8-13
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