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lunedì 12 agosto 2013

Lo Sapevate Che: Mamma Ripensaci...


 Dopo il pressing sullo studio gli psicologi cambiano idea: ai figli bisogna insegnare a fallire

Lezioni di mandarino, a 5 anni? Computer all’asilo?
Piuttosto insegnate ai figli ad allacciarsi le scarpe da soli, cucinare, salutare i vicini. Lezioni di vita insomma. Dopo l’ondata delle mamme tigri (dal bestseller Il ruggito della mamma tigre di Amy Chua) e il mito dell’educazione che spinge al massimo l’apprendimento scolastico ed extra come se la vita fosse una lunga sfilza di test il cui scopo è di entrare nell’Ivy League, in Usa è il momento dell’undersparenting. Basta con l’iperprotettivismo, ovvero il tentativo deviato di migliorare il successo accademico e personale presente e futuro spianando gli ostacoli, basta con i genitori-elicottero che monitorano le prestazioni dei figli come se fossero allenatori olimpionici, senza lasciarli respirare. Questo stile genitoriale che considera i figli dei progetti può essere controproducente. “Qualità come la perseveranza, la curiosità, la coscienziosità, l’ottimismo e i self control assicurano il successo nella vita più degli insegnamenti cognitivi”, dice Paul Tough, canadese, autore di How Children Succeed, presto pubblicato in Italia da Rizzoli. Di più ,secondo lui se non li lasciamo “fallire” – e questo significa accettare risultati scolastici non brillanti senza fare i compiti al posto loro o sconfitte sportive senza farsi venire crisi isteriche – i nostri figli non svilupperanno mai quella forza di carattere che gli permetterà di navigare nelle tempeste della vita senza perdere la bussola. Tough porta l’esempio di Elisabeth Spiegel, un’insegnante di Brooklyn, che ha portato i suoi alunni, tutti provenienti da background disagiati, a un successo nazionale nei campionati di scacchi. Come? Un po’ come accade nelle psicoterapie dove rivedi i tuoi errori, e soprattutto quelli che tendi a ripetere, per arrivare al motivo profondo per cui li fai. E cambiare il percorso. Sulla stessa linea si muove anche Madeline Levine, la psicologa autrice di Teach Your Children Well per cui la nostra maniera di intendere il successo è totalmente fallimentare. “La spinta a ottenere una performance a livelli irrealisticamente alti ha prodotto una generazione di ragazzini che assomiglia a vittime di traumi. Bambini che si preoccupano eccessivamente di errori fatti in passato o di mancare opportunità”.
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Evitare Il Troppo Amore
Forse bisognerebbe rieducare i genitori. “Più che altro vanno rassicurati nelle personali aspettative e fragilità. Rivedersi nei figli e attribuirgli robe nostre è la classica buccia di banana su cui scivolano molti. Gli errori però sono inevitabili, fanno parte del mestiere”, continua Conte. Come evitare l’overparenting? Secondo Levine: 1) Non fare per tuo figlio quello che può fare già da solo. Per esempio se conosce la matematica permettigli pure di fare degli errori di tanto in tanto senza supervisionare. 2) Non fare per tuo figlio ciò che può quasi fare e questo è un punto molto importante perché significa tollerare la sua frustrazione o infelicità: se sa quasi camminare fallo anche cadere senza intervenire, se sa quasi allacciarsi le scarpe non farlo tu per lui perché è in quella sona grigia che avviene il vero apprendimento e il fallimento è in realtà un successo. 3) Infine non fargli fare cose che partono dai tuoi bisogni invece che dai suoi. Tu vuoi che tuo figlio entri ad Harvard: è davvero anche il suo sogno o soltanto il tuo?”.
Mara Accettura – Donna di Repubblica – 10-8-13

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