Troppe Onorificenze:
Il Vaticano Archivia Medaglie e
“Patacche”
Dal giorno
della sua elezione, Papa Francesco non ha conferito alcuna onorificenza, né
civile né ecclesiastica. Non ha distribuito medaglie né permesso ad alcuno di cingere la fascia rossa da
“monsignore”. Benedetto XVI, nei sette anni e mezzo di pontificato, tra
“patacche” (vengono così amabilmente definite tra le sacre mura le
onorificenze) e tonache a colori ne ha elargite 5.000: 64 al mese, 768
all’anno. “Piccolo mondo antico” per eccellenza, lo Stato del Papa richiama
alla mente storie millenarie: la fascia rossa che cinge l’abito dei cappellani
d’onore, dei prelati d’onore e dei protonotari apostolici sopra numerati (i tre
gradi delle onorificenze) è simile al cingulum
militiae dei funzionari di Costantino. Oltre ai preti, e con lo stesso
significato, la cingono ancora gli ufficiali dell’esercito spagnolo, inglese e
statunitense.
Eppure, una diceria ben radicata vuole lo Stato della
Città del Vaticano eterna nutrice di tutti i “generoni” che via via hanno
animato la vita sociale dell’Urbe. In realtà, la Città Leonina è stata
“indoratrice” di blasoni per una breve stagione, dal 1920 al 1945. Da allora,
non ha più emesso brevetti di nobiltà neanche ai cardinali. Le carte araldiche
devono ai Papi solo due documenti: una costituzione di Benedetto XIV del 1746 e
un chirografo di Pio IX del 1855. In entrambi la “nobiltà nera” viene
riconosciuta soltanto a sessanta famiglie. Molte delle quali vantavano diritti
imperiali più o meno antichi e più o meno imposti ai Pontefici durante le lotte
della Roma papalina.
L’attuale Papa dispone di cinque ordini di cavalleria
rimaneggiati negli ultimi decenni: il più antico risale alla fine del XIX
secolo. Fino al 1939, il conferimento di un grado elevato dell’Ordine Supremo
del Cristo, l’Ordine dello Speron d’oro, l’Ordine Piano, l’Ordine di Gregorio
Magno e l’Ordine di San Silvestro attribuivano nobiltà ereditaria ( i primi tre
) e personale ( gli ultimi due). L’Ordine Supremo del Cristo, l’Ordine dello
Speron d’oro, l’Ordine Piano non vengono più conferiti dai tempi di Papa
Giovanni XXIII, anche se una recente diceria giornalistica li ha attribuiti ai
presidenti Cossiga, Scalfaro, Napolitano e persino all’ex ministro Maroni.
Quelli ancora in uso fino a Papa Francesco, l’Ordine di Gregorio Magno e
L’Ordine di San Silvestro hanno smesso di conferire nobiltà personale dal 1939,
per ordine di Pio XII, nel 1888, si deve poi l’Istituzione della croce Pro Ecclesia et Pontefice e della
medaglia “Benemerenti”, Decorazioni che
i dipendenti vaticani ricevono come souvenir per gli anni di servizio prestati
nei sacri palazzi.
Filippo Di Giacomo – Venerdì di Repubblica – 02-8-13
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