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domenica 25 agosto 2013

Lo Sapevate Che: Figuracce e Polemiche...

Figuracce E Polemiche Il Consueto Destino
Di Chi Tocca L’Economia

Qualcuno deve aver scagliato una maledizione sul ministero dell’Economia perché chiunque vi capiti, ormai da quasi vent’anni, riesce soltanto a rimediare pessime figure. Avevamo salutato in molti con un discreto
Sollievo la nomina di Fabrizio Saccomanni. Un grande esperto con il marchio di qualità di Bankitalia. Uno che aveva l’aria di poter compensare la tragica assenza di visione economica della politica italiana. Per quanto il Paese ne abbia un disperato bisogno, i grandi partiti italiani non hanno una politica economica.
Fallito il sogno liberista e l’idea di scopiazzare Reagna e la Thatcher, la destra berlusconiana ha sostituito la politica economica con qualche becero e furbissimo slogan elettorale. Il Pd che pure abbonda di presunti economisti, da anni si fa imporre l’agenda degli slogan berlusconiani. Infatti da tre mesi si parla soltanto di Imu. E’ piuttosto debole, per non dire ridicola, la politica economica del Movimento 5 Stelle, almeno da quanto si ricava dal programma ufficiale.
Le uniche forze politiche dotate di un programma economico, peraltro opposto, sono i montiani e Sel, che insieme non arrivano al dieci per cento.
In un simile vuoto, uno come Saccomanni avrebbe praterie davanti, ma finora non è stato in grado di decidere nulla. Sull’Imu, un’inerzia in confronto al resto, il ministro è arrivato al grottesco di proporre nove diverse soluzioni (a se medesimo), quasi fosse un consulente esterno del governo
Ma se uno che deve fronteggiare il problema di 2.075 miliardi di debito pubblico non è in grado di decidere neppure sul destino di tre o quattro miliardi di tasse, allora tanto vale sostituirlo con uno sportello automatico.
Al posto di visioni economiche, Saccomanni ci regala previsioni o miraggi. Nell’unica uscita pubblica di un certo rilievo, il ministro ha previsto che ci sarà la ripresa. Originale. Lo sentiamo ripetere da vent’anni. Quali siano i segnali non è dato sapere.
La disoccupazione è record, così come il crollo della produzione, il debito pubblico è fuori controllo, oltre il 130 per cento del Pil, ma ci sarà sempre la ripresa.
Forse c’è stato un volo di uccelli particolarmente favorevole su Palazzo Chigi  e gli aruspici consulenti ne hanno tratto le conseguenze. Chissà.
Forse anche Saccomanni ha visto i ristoranti pieni, come Berlusconi pria del disastro dello spread. Ma non si potrebbe rimanere su argomenti un po’ più razionali?
Curzio Maltese – Venerdì di Repubblica – 23 – 8 - 13


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