Etichette

lunedì 3 febbraio 2014

Lo Sapevapte Che: Satira Preventiva...


L’Inter Ora Farà La Coppa Davis

Sempre più riccastri stranieri si interessano alle nostre squadre di calcio. Thohir vuole iscrivere i nerazzurri alla competizione tennistica. Cicikov invece vuole tutto il campionato e farlo disputare a casa sua

Per uscire dal momento difficile il neoproprietario dell’Inter Thohir ha regalato ai giocatori delle nuove mazze, molto pregiate, in legno di palissandro. La squadra ha ringraziato, ma ha spiegato a Thohir che il calcio non richiede l’uso di mazze. Dopo avere sorriso del divertente equivoco, il presidente ha confermato di essere un tifoso appassionato dell’Inter e si è detto convinto che presto saranno raggiunti i risultati sperati. “Forse non siamo ancora pronti per la coppa Davis”, ha spiegato, “ma con un poco di pazienza e molto lavoro sono sicuro che ci arriveremo.
Magnati I dubbi sulla competenza tecnica del nuovo padrone dei neroazzurri passano in second’ordine di fronte al grande contributo economico che un magnate come lui è in grado di offrire. I tifosi più esigenti, insospettiti dal fatto che Thohir ha messo in vendita, oltre a quasi tutti i giocatori, anche la sede della società e la casa di Massimo Moratti, fanno notare che la qualifica di “magnate” viene concessa, sulla stampa italiana, a una gamma molto ampia di uomini d’affari, senza approfondire troppo. Thohir, per quanto se ne sa, potrebbe essere proprietario della Chase Manhattan Bank o avere un negozio di scarpe a Bangkok: per i giornali sarebbe comunque un magnate thailandese. Per chiarire ha distribuito ai giornalisti il suo biglietto da visita: c’è scritto, effettivamente, “magnate thailandese”, e i dubbi si sono subito diradati. La sua popolarità è in costante aumento. Nel nuovo film dei Vanzina ci sarà un cammeo di Francesco Totti con la battuta “voi magnate thailandese, io continuo a magnà alla romana”.
Altri Magnati Non si contano i magnati stranieri interessati al calcio italiano. Oltre agli Agnelli, una ricchissima famiglia svizzero-americana che ha rilevato la Juventus e guarda con molta simpatia all’Italia pur avendo i suoi interessi economici altrove, si sono fatti avanti altri facoltosi imprenditori di ogni continente. Si va dal petroliere arabo Abu al Baruk, che ha offerto cinque miliardi di euro per rilevare il Napoli, con la clausola di fargli disputare il campionato yemenita; al miliardario cinese Wu Hu, che nei suoi stabilimenti di Shanghai ha realizzato a bassissimo costo una copia quasi perfetta del Milan, che al suo ingresso in Italia ha passato con successo tutte le visite mediche ma è stata sequestrata dai Carabinieri perché alcune parti dei calciatori potevano staccarsi ed essere ingerite dai bambini.
Ancora Magnati Desta molta curiosità l’arrivo in Italia del miliardario italoamericano Joe Cutrufio, che sostiene di essere proprietario della catena di supermercati Cutrufio’s. Cercando sul Web il marchio non compare, e Cutrufio risulta essere appena uscito dal carcere per truffa aggravata e chiamarsi, in realtà, Slim Colangelo. Ma tutto questo – ha detto Colangelo, molto adirato, in una conferenza stampa all’hotel Ritz – non ha niente a che fare con la sua volontà di acquistare la Lazio, il Bologna e il Bari. Secondo indiscrezioni, Colangelo sarebbe anche riuscito a vendere la Fontana di Trevi al sindaco Ignazio Marino. A giorni dovrebbe approdare in Italia anche Vladimir Cicikov, detto “il doppio Abramovich” perché possiede un catamarano lungo 160 metri, formato da due panfili accoppiati identici a quelli di Abramovic. Cicikov, non accontentandosi di una sola squadra, intende rilevare l’intera serie A e far disputare il prossimo campionato a casa sua, sulle rive del mar Caspio, per far piacere alla fidanzata Jolanka. Amico personale di Putin, Cicikov deve la sua fortuna al fatto che, dopo la caduta dell’Urss, si è intestato un centinaio di pozzi di petrolio dopo una breve sparatoria. Rappresenta una decisa evoluzione della vecchia figura del miliardario russo mafioso e cafone che si accende il sigaro con una banconota. Lui fuma direttamente la banconota.

Michele Serra – L’Espresso – 6 febbraio 2014

Nessun commento:

Posta un commento