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giovedì 1 agosto 2013

Lo Sapevate Che: Madri Single!....


Gisella, Madre Single: “La Mia Famiglia Siamo Noi”

Gisella ha i capelli castani e gli occhi blu, fa l’architetta e la ricercatrice sociale. E’ diretta, come chi non si perde in chiacchiere, determinata come chi sa quello che vuole, ruvida come chi, quello che voleva, se lo è conquistato da sola. La sua scorza  dura mi intimidisce e mi seduce, perché è questo l’effetto che a volte fanno le armature: fascinazione e incoercibile desiderio di scovare le crepe.
“Dodici anni fa rimasi incinta. A metà della gravidanza il padre decise, che non era pronto e se ne andò”. Così nacque Matilde, dentro una famiglia piccola. Due  donne – una madre e una figlia – una famiglia monogenitoriale, come ce ne sono tante, sempre di più, circa il 10 per cento del totale. Di queste quasi l’85 per cento è composto da una madre con figli, i padri soli sono una netta minoranza.
“Un amico, che capì il mio spaesamento, fece un gesto simbolico: mi portò a conoscere una sua collega che aveva, da sola, una bambina di quattro anni. Abitava al quarto piano senza ascensore, come me. Lei poteva essere io, quattro anni dopo. Quell’incontro mi fece capire che potevo farcela anche io”.
Gisella racconta dei primi tempi durissimi, dell’isolamento, della responsabilità che ti schiaccia, di una rete di amici che diventano famiglia e di un’idea fissa: “Da subito pensai che, appena possibile, avrei dovuto fare qualcosa per chi si trovava nella mia stessa situazione.
Matilde sta crescendo, gli spazi di libertà di Gisella, piano piano, stanno riemergendo. Così, insieme a Erika, che vive con una bambina piccola e ha un compagno altrove (“Li chiamano pendolari della famiglia”) e a Michele, padre di due figli, avuti da due donne diverse, ha creato Smallfamilies (www.smallfamilies.it), un progetto nato per favorire e sostenere la qualità della vita e il benessere delle famiglie monogenitoriali: per offrire loro informazioni, servizi, ascolto, sostegno, condivisione.
“Si è genitori single per motivi diversi: una separazione, un divorzio, la perdita del coniuge, il rifiuto del partner a essere coinvolto in un progetto genitoriale, oppure l’assenza prolungata di uno dei genitori”, spiega Gisella.  Quali sono le difficoltà di un capofamiglia di un nucleo monocratico?
Ci sono problemi legati alla solitudine, al sentirsi diversi dalla famiglia tradizionale, al peso dell’indispensabilità, alla paura della propria fragilità. Ci sono problemi di natura culturale per cui, spiega Gisella, una cosiddetta “ragazza madre” è talvolta percepita come una minaccia.
“A scuola può succedere che la maestra scheda di disegnare il proprio papà può creare difficoltà  al bambino ma anche all’insegnante. Perché troppo spesso le anomalie, le differenze, le eccezioni all’interno delle comunità sono considerate problemi e non ricchezze.
Ci sono poi le difficoltà economiche che riguardano la quotidianità di famiglie monoreddito, spesso più bisognose di aiuti esterni. Possono esserci problemi anche nell’organizzazione delle vacanze. “Sapevi che negli alberghi le tariffe agevolate per famiglie con bambini non si applicano se non si sono almeno due adulti? Così i piccoli pagano come i grandi”. Gisella insiste sull’importanza di raccogliere  dati sulle forme delle famiglie monogenitoriali in Italia, attraverso un sondaggio, elaborato da Smalfamilies, che aiuti a capire meglio questo variegato fenomeno ancora poco studiato. “Avere informazioni consente di cogliere quello che succede all’interno delle nostre famiglie. E fornisce strumenti fondamentali per aiutarle e non lasciarle sole”.
Siamo sedute ai tavolini di un bar all’aperto. Comincia a piovere. Ci alsiamo. Gisella mi sembra improvvisamente altissima. Sorride, per un momento disarmata. “E un compagno? Ce l’hai? Ti piacerebbe?”, le chiede impudente. “Non ho tempo, non ho spazio per un partner nella mia vita, ora. Un domani, forse. Quando Matilde e io saremo più grandi, chi lo sa?”.
elasti@repubblica.it – Donna di Repubblica 27-7-13


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