Giovane, Bella, Intelligente
Dalla vita ho avuto tutto
Ma perché non mi basta?
Sono una
ragazza di poco più di vent’anni, a detta di molti bella, intelligente,
arguta, altruista. Pretendo da me moltissimo, posso dire di aver ottenuto
tutto, o quasi: una famiglia che mi ama e mi sostiene, amici meravigliosi che
mi vogliono bene, posso contare su un
ottimo rendimento universitario e un lavoretto che mi permette di soddisfare
vizi e capricci, e sono riuscita a ritagliare anche il giusto spazio per
dedicarmi agli altri e all’ambiente, partecipando attivamente a diverse
associazioni di volontariato. Manca un tassello fondamentale, l’Amore. Ho
sempre avuto il timore di buttarmi in qualcosa di così totale, devastante,
irrazionale, e così oso dire di essermi davvero innamorata solo l’anno scorso. Dopo
sei mesi di felicità completa, la storia è tristemente naufragata, visto che
l’interesse da reciproco che era, risiedeva orai solo in me.
Ho
sofferto, sono stata male, poi il tempo è passato, le ferite “del cuore e
dell’anima” si sono rimarginate. Io sono una persona fieramente e felicemente
indipendente e per tanto tempo ho creduto di “bastarmi”, ma ora sono conscia
del fatto che non è così. Ho capito che per i miei amici incarno un ideale di
donna rappresentato da figure come la scienziata Rita Montacini e la filosofa
Ipazia, che per lucida e consapevole scelta, furono sole. Ma io non sono pronta
a un sacrificio del genere, ma temo di intimorire i ragazzi d’oggi.
L’insicurezza e la paura di non piacere agli altri, mi porta a essere molto
riservata, quasi altera. Come posso aver accumulato una serie di fallimenti in
campo amoroso, esseri scottata prima ancora di vivere appieno una storia? La
mia paura è di accontentarmi, pur di non rimanere sola. Potrei dire che basta
che un ragazzo che mi piace, mi sorrida tre volte e io sono già lì a preparare
la lista di nozze, nella mia testa. Ma mentre la mia mente viaggiava nella
realtà avevo una concretezza che non mi sembrava mai abbastanza.
Lettera firmata
Cosa le fa pensare che a vent’anni sia
Ipazia che Rita Montalcini non fossero amatissime? Che lei sia sin troppo
sapiente? E se davvero lei crede che i ragazzi si intimoriscano per la sua
perfezione, perché non cerca di mostrarsi un po’ difettosa? E ancora: se i
ragazzi non sono alla sua altezza, perché li vuole lo stesso, anzi addirittura
si immagina già un folle ed eterno amore con loro? In realtà, forse lei è una
ragazza molto insicura, che si racconta la favola delle sue virtù per darsi
forza, e che per piacere non si accorge di darsi inutili arie, raccontandosi
come un pozzo di scienza e meraviglia; il che potrebbe renderla molto noiosa e
far fuggire i suoi eventuali corteggiatori. Mi par di capire che dai ragazzi
lei non pretenda granché, tanto da aver paura di accontentarsi di uno
qualunque, pur di non essere sola. Cominci a non pretendere troppo da sé stessa
e invece di più dagli altri. E poi, si può essere gentilmente riservate, senza
per questo essere antipaticamente altere.
Questioni di Cuore – Natalia
Aspesi – Venerdì di Repubblica – 02-8-13
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