L’eroina è tornata a conquistare il
mondo. A dirlo non è solo l’ultimo Rapporto mondiale sulle droghe dell’Onu
(dati 2016), dove viene elevata al rango di epidemia per la prima volta dagli
anni ’70), con quasi trenta milioni di consumatori nel mondo, ma anche
l’Osservatorio europeo sulle droghe, che ha appena comunicato i risultati di un
monitoraggio sui decessi da eroina nei 28 Paesi Ue, più Turchia e Norvegia. Le
vittime di overdose sono aumentate per il terzo anno consecutivo. Anche in Asia
le cose non vanno meglio. La China’s National narcotics control commission ha
appena segnalato la diffusione nella Repubblica popolare di 118 nuove sostanze
sintetiche derivate dall’eroina, e un aumento del 17 per cento dei decessi da
overdose nel 2016. Una buona notizia viene dalla ricerca. Il team dei chimici
Paul Bremer e Kim Janda del rinomato centro californiano The Scripps Research
Institute ha appena annunciato sul Journal
of the American Chemical Society, gli esiti di test pre-clinici condotti su
primati (i primi nel mondo, altri erano stati condotti solo su topi di un
rimedio in grado di inibire gli effetti dell’eroina sull’organismo. I
ricercatori stessi lo definiscono un nuovo vaccino. Anche se chiamarlo solo
vaccino è improprio, perché l’eroina non è un virus “spiega Bremer. “Più
corretto definirlo un vaccino dinamico, nel quale sono stati legati alcuni
componenti (apteni) della molecola dell’eroina a una proteina, nota come Klh”.
Gli apteni sono piccole molecole che di per sé non inducono una risposta
immunologica. Se in vengono legati a una proteina trasportatrice, sono in grado
di stimolare la formazione di anticorpi specifici. “La sostanza così composta
avvia una produzione estremamente rapida e molto elevata di anticorpi che
intercettano e neutralizzano l’eroina, impedendole di arrivare al cervello e
inibendone così gli effetti sul soggetto”. In sostanza il tossicodipendente,
non ricevendo più nessun effetto dalla sostanza, smetterebbe di assumerla.
Entro fine anno è prevista la sperimentazione sull’uomo. La drammatica
espansione dell’eroina è legata in parte, secondo, secondo gli esperti, alla
legalizzazione del consumo di marijuana, a seguito del quale i trafficanti
“spingono” per imporre altre sostanze. Ma conta parecchio anche la crescita di
un mercato online fuori controllo, rendendo i consumatori assuefatti e molto
più suscettibili al consumo dell’eroina. L’eroina si ottiene facendo reagire
l’anidride acetica facendo reagire l’anidride acetica con la morfina,
componente principale dell’oppio, che si ricava da lattice del Papaversomniferum. Secondo il World Drug
Report Onu, il papavero essiccato ha raggiunto le settemila tonnellate nel
mondo.
Simona
Porrovecchio – Scienze – Il Venerdì di La Repubblica -30 giugno 2017-
Nessun commento:
Posta un commento