Mi riferisco alla
lettera di quella ragazza che, con parole
appropriate, segnalava “quel correre dei giovani, quel saltare i passaggi”.
Impazienti a quell’età lo si è stati tutti, poi il piacere di vivere lo si
ritrova in altra maniera, quando si finisce di correre, Ho settant’anni e cerco
di capire i giovani a cui tocca vivere questo momento. Ho un piccolo teatro
privato. Da un po' di tempo stiamo notando un calo nei testi, nella
drammaturgia, nella cura di un lavoro preparato da giovani, e, oltre questo,
anche ragazzi arroganti che si credono già arrivati. Abbiamo istituito un bando
per giovani compagnie, ci siamo recati in altre città per premi a compagnie
emergenti. Mi creda, non c’è niente di buono, di concreto: parlano di ciò che i
giornali e la tv ci danno in pasto. Non c’è approfondimento, ricerca, non c’è
umiltà. Una volta c’era la gavetta, ora c’è fretta, il bisogno ossessivo di
essere connessi, con il soldo come obiettivo finale. Maria Maria.atteo@tiscali.it
Vediamo un po' da vicino queste
caratteristiche negative che lei elenca a proposito dei giovani d’oggi.
Innanzitutto la fretta. Hanno fretta di arrivare, hanno fretta di guadagnare,
hanno fretta di essere riconosciuti. Questo è un effetto dell’assidua
frequentazione di Internet, a partire dalla più tenera età, dove schiacci un
testo e hai la risposta. Nessuna capacità di soffermarsi sulla domanda, di
interrogarsi su ciò che quella domanda propriamente chiede, di promuovere una
ricerca con gli strumenti che la cultura offre. Con Internet hai subito la
risposta che tacita la domanda, e con essa l’inquietudine che ogni domanda
genera e la fatica che comporta trovare la soluzione. Questo intervallo tra
domanda e risposta, abitando il quale l’umanità ha prodotto da sempre le sue
conoscenze, oggi è abolito. La stessa cosa può dirsi dell’intervallo tra il
desiderio e la sua soddisfazione che, a sentire Freud ma non solo lui, è la
casa di psiche, il luogo dove si forma e dove si elaborano le strategie, sia
per prevenire alla soddisfazione del desiderio, sia per accettare la
frustrazione del mancato raggiungimento. Ma allora i giovani non hanno più
capacità riflessive o addirittura non hanno più psiche? Non è il caso di trarre
una conclusione così categorica, ma che ci sia una tendenza in questa direzione
è indiscutibile. E questo spiega perché lei constata che le compagnie teatrali
emergenti, composte da giovani, le sottopongono temi e testi che non vanno oltre
quelli quotidianamente proposti dai giornali e dalla televisione, come se il
mondo fosse tutto raccolto, espresso e interpretato nel recinto dei media, dopo
che questi ci hanno insegnato che non è più necessario far esperienza nel
mondo, perché c’è chi la fa per noi. A noi basta tornare a casa e accendere la
televisione e Internet per non perdere neppure un frammento di mondo risolto in
immagine. (..). E allora l’arroganza è solo il sintomo della loro insicurezza,
anche perché i modelli che oggi vengono loro proposti sono quelli di chi ha un
mento squadrato e una mascella pronunciata, indice di carattere. E loro, che
grazie a Dio non hanno né l’uno né l’altro, vogliono comunque apparire così. Il
denaro fa parte di questa affannosa ricerca di riconoscimento. Per loro non ha
un valore economico, ma un valore di stima. Quando li dovesse ancora
incontrare, lei faccia scuola a questi ragazzi. Insegni loro che fare l’attore
significa dare voce alle personalità latenti e nascoste nell’inconscio, che
trovano espressione nei vari personaggi che interpretano. E che per dare loro
vita devono riconoscerli, devono, come dicevano i Greci “indagate profondamente
se stessi”. Allora e solo allora potranno essere attori, non perché avranno
trovato una novità espressiva su Internet ma perché, scoperti i personaggi che
ospitano nelle cantine della loro anima avranno deciso di farli vivere e fare
con loro amicizia. Ma per questo non bisogna avere fretta. La ricerca di sé,
che evita di vivere a propria insaputa, non la si trova su Internet e neppure
sullo smartphone.
umbertogalimberti@repubblica.it
- Donna di La Repubblica - 1
luglio 2017 -
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