La politica non può
correggere l’economia
Più di quanto la Chiesa
possa correggere la religione
Guai se passa il
concetto che le tasse possano essere reversibili, tutt’al più si
Abbassano un po’ quando
tira vento forte e poi si raddrizzano, come le betulle, più elastiche e più
forti che pria. E quando l’economia tira, in genere da una parte precisa, in parecchi pensano che
forse converrebbe tirare dall’altra. D’altronde
economia e religione hanno in comune non soltanto la quaresima, ma una
serie di rituali che fanno la gioia degli studiosi. Ora che ci avviamo verso un
periodo di crescita, soprattutto della quantità di gente che calca il mondo, le
affinità si affinano, gli obiettivi obiettano e il giorno verrà. Le soluzioni
sono molte, ma poche quelle di cui si può parlare senza un leggero brivido.
Come diceva il grande Fukuyama, la storia è finita. Probabilmente perché è
sempre la stessa.
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– Venerdì di Repubblica – 4 aprile 2014
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