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venerdì 25 aprile 2014

Lo Sapevate Che: Il Rischio Eccitante....




La caffeina Nel caffè certo.
Ma anche nascosta in farmaci, bibite, cosmetici.
Con il risultato che ne assumiamo troppa.
E diventa droga

La caffeina andrebbe trattata al pari di fumo e alcool. A sostenerlo è Jack James, capo del dipartimento di psicologia dell’Università di Reykjavik e direttore del Journal of Caffeine Research. Sulla testata è appena apparsa una ricerca, firmata dagli studiosi dell’American University di Washington DC, che afferma l’esistenza di un vero disturbo da caffeina – definita la “droga più amata e socialmente accettata del mondo” dal giornalista Murray Carpenter nel suo nuovo libro Caffeinated (Hudson Street Press) – i cui effetti sono ampiamente sottovalutati. E lo “spaccio” non avviene solo attraverso la tazzina. In Italia uno studio effettuato alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Messina ha evidenziato un consumo di bevande energetiche, il cui  contenuto può arrivare fino a 200 milligrammi di caffeina, da parte del 57 per cento degli studenti. E in farmacia si possono trovare integratori di caffeina pura, in pillole o polveri mescolate alla vitamina B, che promettono di rinvigorire il corpo e la mente. Perché siamo tutti pazzi per lei? Spiega il professor Roberto Cavallaro, psichiatra e docente di psicofarmacologia delle funzioni cognitive dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano:”Amiamo la caffeina perché è uno stimolante: aumenta l’attenzione, ci rende più vigili: Naturalmente ognuno di noi ha una diversa sensibilità ai suoi effetti, sia positivi che negativi. Per esempio ci sono persone che hanno una predisposizione, verosimilmente genetica, agli effetti deleteri sul sonno o a sintomi di ansia. Altre, invece, non sono in alcun modo disturbate. Ovviamente molto dipende dalle quantità giornaliere assunte, poiché oltre certi livelli la predisposizione diventa secondaria rispetto agli effetti tossicologici diretti della sostanza”.

Attenti Al Guaranà E Agli Energy Drink
Per non superare i limiti, ci sono le app. Una delle più scaricate è “Up coffee”: inserendo la tipologia di bevanda consumata, il programma calcola non solo la quantità di caffeina ma anche se e quanto questa può influire sulla qualità del sonno. I sintomi dell’overdose (o dell’astinenza) sono simili a quelli indotti da altre sostanze stimolanti, e gli studi dimostrano che insorgono quando si superano i 400 milligrammi giornalieri. “I sintomi di un’intossicazione sono molteplici, fra cui ansia, agitazione, irrequietezza, insonnia e tachicardia”, spiega Annalisa Pinna, tossicologa e ricercatrice all’Istituto di neuroscienze di Cagliari del Consiglio nazionale delle ricerche. “Mentre quelli dell’astinenza, che si manifestano entro ventiquattr’ore, sono fra gli altri emicrania, sonnolenza, umore depresso, irritabilità, indolenzimento rado di favorire l’effetto analgesico"muscolare fino a nausea e vomito. Il problema non è della caffeina in sé, ma dell’iperdosaggio, che non è legato solo alla quantità di caffè ma anche all’azione sovrapposta di altri alimenti che contengono questa molecola. Per esempio: la cioccolata, il tè, le bevande a base di cola, gli Energy drink, gli integratori con guaranà e perfino alcuni farmaci antidolorifici, perché la caffeina è in grado di favorire l’effetto analgesico”.

La Sigaretta Accelera, La Pillola Rallenta
La sensibilità individuale è legata anche alla capacità del nostro corpo di metabolizzare, cioè “smontare” la caffeina, come rivela la dottoressa Pinna: “La sostanza viene assorbita abbastanza velocemente, e i suoi effetti si notano già dopo 20-40 minuti dall’assunzione. L’espulsione totale avviene dopo circa due ore e mezza, fino a quattro ore e mezza. In alcune condizioni però la caffeina può rimanere attiva per un periodo più breve o più lungo. Per esempio nei fumatori, la caffeina viene metabolizzata più velocemente, perché la nicotina interferisce con gli enzimi predisposti al suo “smontaggio”. Al contrario, nelle donne che assumono la pillola viene metabolizzata più lentamente. Infine: può essere molto pericoloso mescolare alcolici ed Energy drink: si ha l’illusione di essere più lucidi grazie alla caffeina, ma in realtà i riflessi sono rallentati per colpa dell’alcool, con una falsa percezione della reale condizione psico-fisica”.

Meglio La Tazzina Italiana Di Quella Usa
Per avere i benefici della caffeina e stare lontani dagli effetti negativi, basta avere buon senso e non esagerare nelle dosi, come fa notare il professor Alfredo Vanotti, responsabile del Centro di nutrizione clinica degli Istituti Clinici Zucchi di Monza: “ La Caffeina è la sostanza più studiata al mondo. Oltre 60mila  ricerche l’hanno esaminata sotto molteplici aspetti e nessuna ha mai trovato, per esempio, un legame con l’insorgere del tumore. Anzi, si è scoperto che chi ha bevuto per tutta la vita tre espressi al giorno, ha una maggiore probabilità di essere protetto dal tumore al fegato, dal morbo di Parkinson e dal diabete. Gli effetti devastanti denunciati dai medici americani sono quelli legati a un consumo che si aggira intorno ai 2000 milligrammi giornalieri, facilmente raggiungibili con il loro caffè, molto più carico, e la loro passione per le bevande gassate a base di cola”.
Monica Marelli – Donna di Repubblica – 19 Aprile 2014

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