Sono interattive, vogliono fare le evolute e le trasgressive
ma le ragazze dai 18-25 anni sanno poco o niente di contraccezione. Tutto il
contrario delle loro mamme, che hanno sempre rivendicato il diritto di vivere
la loro sessualità liberamente. Corsi e ricorsi storici, si direbbe. Passando
ai dati, è l’immaturità a far da padrona. Il 42 per cento delle under 25 non
utilizza alcun metodo anticoncezionale, l’età del primo rapporto si continua ad
abbassare ma solo lo 0,3 è informato correttamente, mentre il 70 per cento
delle infezioni da papilloma virus si manifesta in questa fascia d’età e le
gravidanze tra le teenagers sono in continuo aumento, con un primato che dalla
Sicilia è passato alla Lombardia. A queste ragazze si rivolge la campagna
d’informazione promossa da Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia)
“Love it! Sesso consapevole” che parla di contraccezione
usando strumenti molto vicini ai più giovani. Un servizio di consulenza
gratuita online gestito da undici ginecologhe ( chiamato Love Band), un
bracciale-simbolico da indossare per manifestare l’indipendenza in ambito
contraccettivo e Baby K, la rapper-testimonial della campagna, che denuncia
nelle sue canzoni l’importanza di scegliere in prima persona, sono i
protagonisti dell’iniziativa che vuole creare un movimento di opinione per
promuovere il valore della consapevolezza sessuale (tutte le informazioni della
campagna sono disponibili sul sito www.lapillolasenzapillola.it).
Un’informazione non imposta dall’alto ma scambiata per passaparola in cui le
giovanissime diventano loro stesse protagoniste. “La contraccezione è
fondamentale per affrontare la sessualità in modo responsabile:
venti-trent’anni fa sembrare un concetto scontato, oggi non è più così”, dice
Rossella Nappi, professore associato di Ostetricia e Ginecologia presso
L’Università degli Studi di Pavia: “Le ragazze conoscono poco i metodi
anticoncezionali, non vogliono prendere la pillola, perché hanno paura di
dimenticarla e di ingrassare. Solo il 15 per cento la utilizza, rispetto al 50
delle inglesi o al 35-40 delle francesi. E non sanno che esistono nuove formulazioni
ormonali come l’anello vaginale a bassissimo dosaggio che presenta pochissimi
effetti collaterali e libera dall’assunzione quotidiana per bocca”. Peggio il
rischio di un po’ di cellulite che quello di una gravidanza indesiderata o di
una malattia sessuale che può compromettere la fertilità. Non c’è da stupirsi:
la societa dell’immagine non fa sconti.
Carla Tinagli – L’Espresso – 3 aprile 2014
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