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lunedì 21 aprile 2014

Lo Sapevate Che: Pillola Mia Non Ti Conosco....




Sono interattive, vogliono fare le evolute e le trasgressive ma le ragazze dai 18-25 anni sanno poco o niente di contraccezione. Tutto il contrario delle loro mamme, che hanno sempre rivendicato il diritto di vivere la loro sessualità liberamente. Corsi e ricorsi storici, si direbbe. Passando ai dati, è l’immaturità a far da padrona. Il 42 per cento delle under 25 non utilizza alcun metodo anticoncezionale, l’età del primo rapporto si continua ad abbassare ma solo lo 0,3 è informato correttamente, mentre il 70 per cento delle infezioni da papilloma virus si manifesta in questa fascia d’età e le gravidanze tra le teenagers sono in continuo aumento, con un primato che dalla Sicilia è passato alla Lombardia. A queste ragazze si rivolge la campagna d’informazione promossa da Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia)
“Love it! Sesso consapevole” che parla di contraccezione usando strumenti molto vicini ai più giovani. Un servizio di consulenza gratuita online gestito da undici ginecologhe ( chiamato Love Band), un bracciale-simbolico da indossare per manifestare l’indipendenza in ambito contraccettivo e Baby K, la rapper-testimonial della campagna, che denuncia nelle sue canzoni l’importanza di scegliere in prima persona, sono i protagonisti dell’iniziativa che vuole creare un movimento di opinione per promuovere il valore della consapevolezza sessuale (tutte le informazioni della campagna sono disponibili sul sito www.lapillolasenzapillola.it). Un’informazione non imposta dall’alto ma scambiata per passaparola in cui le giovanissime diventano loro stesse protagoniste. “La contraccezione è fondamentale per affrontare la sessualità in modo responsabile: venti-trent’anni fa sembrare un concetto scontato, oggi non è più così”, dice Rossella Nappi, professore associato di Ostetricia e Ginecologia presso L’Università degli Studi di Pavia: “Le ragazze conoscono poco i metodi anticoncezionali, non vogliono prendere la pillola, perché hanno paura di dimenticarla e di ingrassare. Solo il 15 per cento la utilizza, rispetto al 50 delle inglesi o al 35-40 delle francesi. E non sanno che esistono nuove formulazioni ormonali come l’anello vaginale a bassissimo dosaggio che presenta pochissimi effetti collaterali e libera dall’assunzione quotidiana per bocca”. Peggio il rischio di un po’ di cellulite che quello di una gravidanza indesiderata o di una malattia sessuale che può compromettere la fertilità. Non c’è da stupirsi: la societa dell’immagine non fa sconti.
Carla Tinagli – L’Espresso – 3 aprile 2014

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