Il Parlamento chiude per qualche giorno,
il governo invece rischia di non andare in ferie. Un mese decisivo: fra Iva,
Imu, rimpasti. E fosche previsioni di Goffredo De Marchis
Giorgio
Napolitano ha mandato in vacanza il governo blindandolo. “Se cadesse”, ha detto
il Capo dello Stato, “contraccolpi sarebbero irrecuperabili”. Il marchio del
Quirinale è una fiducia piena, confermata per di più nei giorni difficili del
caso Shalabayeva. Ma sul futuro di Enrico Letta e della sua squadra pesano variabili
e incognite.
Ad
agosto ci si ferma. Le Camere
chiuderanno alla fine di questa settimana, il 9, e riapriranno i primi
giorni di settembre. Ma il governo, in realtà, non va in ferie. Letta vorrebbe
annullare solo il Consiglio dei ministri del 16 agosto, conformando le altre
date anche se il richiamo del mare sarà forte. Agosto anzi sarà cruciale, con
molti provvedimenti che toccano le tasche e la vita delle persone. Soffia un
vento di catastrofe per l’Italia e molti pronosticano la resa dei conti (pubblici) al ritorno dalle
spiagge. E una suggestione ci mette poco a diventare realtà.
Il
visionario Gianroberto Casaleggio, guru 5stelle, ha vaticinato il fallimento
dell’Italia e rivolte di piazza. Qualcuno lo ha preso in giro. Non tutti. Il ministro Graziano Delrio,
democratico, ha usato parole simili. Stefano Caldoro, governatore della
Campania, Pdl: “Ci saranno disordini e rivolte. E partiranno da qui, da Napoli
e dalla mia regione.
Profezie
nere, oroscopo da chiudersi in casa. Frutto di un clima pesante e di un autunno
che si prevede come il più difficile per l’emergenza economica.
Il
governo, quindi, lavorerà tutto agosto. Il 31 deve decidere, senza più
rinviare, come risolvere i nodi dell’Iva e dell’Imu. Ma la ripresa dopo le
vacanze sembra un passaggio-chiave, il momento della verità per l’Italia, l’ora
in cui o torna la fiducia o ci si avvita nella depressione (e nella
recessione).
Ecco
perché l’assurda polemica sul rimpasto di ministri, sulle poltrone da
scambiare, al ritorno dal mare (per chi può andarci) apparirà lunare. Gli
italiani non permetteranno più giochetti da Prima Repubblica.
Gobbredo
De Marchis – Donna di Repubblica – 03-8-13
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