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domenica 4 agosto 2013

Lo Sapevate Che: Gli Italiani Si Meritano Di Meglio...


Caro direttore, la politica non è una scienza. Per questo in politica accadono e si ripetono di continuo eventi davvero non comprensibili, e appartengono al quotidiano, al day-by-day. Ma un fenomeno si staglia su ogni altro in Europa e forse nel mondo libero: il fenomeno Silvio Berlusconi. In Germania – e, presumo, anche in Francia o nel Regno Unito per fare solo due esempi – un politico che acceca e inganna come lui sarebbe riuscito a restare nell’arena della vita politica per un tempo brevissimo, sempre ammesso che fosse riuscito ad entrarvi. Non lo dico per lodare la classe politica del mio Paese, perché anch’essa ha i suoi bizzarri. Ma mi chiedo, da inguaribile italofilo qui a Berlino: come è possibile che un Paese così ricco di tradizioni, così fiero e conscio del suo valore, stile e statura come l’Italia, da quasi vent’anni non sia riuscito a tener fuori Berlusconi dalla scena politica?
Ero sicuro che la sentenza della Corte di Cassazione avrebbe sancito la fine politica del Cavaliere. Eppure, sebbene egli sia stato condannato in modo definitivo per la prima volta, gli è stata ancora lasciata aperta una scappatoia, la possibilità di rientrare da una porta di servizio. Il verdetto non ha definitivamente bandito Berlusconi dalla sfera politica. E Berlusconi stesso – anche dagli arresti domiciliari – utilizzerà questa chance. Ancora una volta, il Paese e l’Europa intera restano raggelati, chiedendosi quale sarà la prossima mossa di questo giocatore d’azzardo: che cosa farà? Forza Italia potrebbe divenire nuovamente una importante forza politica? Ma, prima di tutto, riuscirà il governo Letta, debole nonostante l’ampia maggioranza, a sopravvivere?
Guardando a voi amici italiani da Berlino, due pericoli pendono come una spada di Damocle sul governo. Il primo: in Berlusconi e nel suo Pdl è forte la tentazione di lasciar cadere l’attuale esecutivo. In fin dei conti Berlusconi ha già dato spesso prova – l’ultima volta nel suo aggressivo messaggio video dopo la sentenza – di quanto la respublica (la cosa pubblica. Il bene comune) gli sia indifferente. Il secondo pericolo: se, nonostante la condanna, Berlusconi resterà senatore, nel Pd potrebbe conquistare la maggioranza dei consensi chi vuole rompere la coalizione col politico-bancarottiero Berlusconi. Entrambi gli scenari sarebbero catastrofici,, proprio come la prosecuzione di un governo che è destinato a sopravvivere grazie all’appoggio di Berlusconi.
Se nemmeno la Corte di Cassazione riesce a mandare in pensione Berlusconi, il compito torna al mondo politico e alla società. L’Europa versa in una situazione difficile, e in Europa – anche, tra l’altro, tra Germania e Italia – si confrontano idee e posizioni differenti su come l’euro possa essere salvato, ma prima ancora su come tutti gli Stati della Ue possano riuscire a ritrovar uno slancio comune. Su questi temi cruciali dobbiamo discutere e confrontarci anche duramente, dobbiamo parlar chiaro sui pro e i contro della politica di austerità. Dobbiamo discutere con passione su cosa possiamo fare per avere più crescita, e su come c’immaginiamo la crescita, che non è una concessione octroyée dalla Germania o dal Nord. Tutte le  parti in campo hanno buoni argomenti, che vanno confrontati e messi insieme nell’armonia d’un compromesso efficace. Soltanto così l’eurozona potrà essere salvata, soltanto così l’euro e la Ue potranno tornare attraenti per i cittadini di tutti gli Stati membri dell’Unione. Ma sarebbe o sarà fatale, se in questo dibattito – confronto tra europei un uomo come Berlusconi fosse qualcosa di più di una quantité négligeable. L’Italia e l’Europa intera non possono più permettersi il lusso delle situazioni comico-grottesche delle scelte politiche di questo irresponsabile.
L’uomo ha 76 anni, e il suo partito è sempre stato uno one-man-show. Guardando all’Italia dalla Germania, è molto difficile capire perché gli ambienti che lo hanno appoggiato sostenuto e sopportato, finora, non siano stati capaci di creare una vera formazione conservatrice borghese di destra europea, che vada avanti senza uno Zampanò come Berlusconi. E’ davanti agli occhi di tutti: presto il suo tempo finirà, dunque lo schieramento politico della destra borghese deve fare adesso di tutto per creare un partito che meriti questo nome. L’altra faccia della medaglia della miseria è che anche il Pd non è in buona salute. Sebbene, a fronte della fallita politica di Berlusconi, avesse tutte le chance di ispirare il Paese a una nuova politica, si è lacerato in sciocche querelle, degne solo di alte tradizioni comuniste. Non dovrebbe forse emergere una forte volontà che unisca il partito, lo spinga a unirsi per inaugurare finalmente l’era post-Berlusconi?
Lo ammetto, sono sconcertato e confuso. Su Berlusconi è stato detto tutto, ed egli è ancora là. Io, da europeo che non rinuncia ad amare l’Italia, possono solo permettermi di esprimere da Berlino un umile auspicio: liberatevi finalmente di lui! Meritate di meglio che non tornare a essere ostaggi di un egocentrico. Auguri.
L’autore è direttore del quotidiano tedesco Die Welt
Thomas Schmid – La Repubblica – 03-8-13


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