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sabato 26 maggio 2018

Lo Sapevate Che: Attenti a patate, pesce.Insomma, a tutto...


Dormiente Sul Tavolo di cucina, in agguato dietro arance, peperoni e pomodori, l’assassina attendeva sorniona di colpire. Se non avessi seguito le notizie quotidiane con l’attenzione professionale che ogni giornalista deve esercitare 24 ore al giorno festivi inclusi, mi avrebbe potuto colpire. Ma con coraggio e sprezzo del pericolo, tra le domande sbigottite della moglie che si chiedeva se fossi impazzito, l’ho neutralizzata, distruggendola nel tritarifiuti. Trattandosi di lattuga romana, non ha neppure opposto molta resistenza. L’insapore e a me poco gradito ortaggio era infatti diventato, alla fine di aprile, l’ultima micidiale minaccia alla nostra salute e il Cdc, il Centro per il controllo delle malattie, aveva emesso un bollettino urgente alla nazione per sospenderne il consumo, dopo che un’insalatina aveva mandato 68 persone in codice rosso all’ospedale e una al cimitero. La variante patogena dell’Escherichia Coli, il batterio generalmente inoffensive che può trasformarsi e diventare micidiale, si era diffusa ai campi di lattuga in Arizona e aveva raggiunto gli scaffali dei supermercati in tutti gli Stati Uniti. Superato lo shock e trovato il pretesto per respingere le insalate per qualche giorno, nel segno della “scusa, amore, non si sa mai, evitiamo per ora”.si è naturalmente scatenata sui media e Internet, in quei gioeni privi di altre £emergenze” e “Allarmi rossi” da montare, la caccia al peperone assassino, al rapanello tossico, alla ciliegia stregata. Tossicologi largamente ignorati per anni si sono vendicati, e alzati per illustrare la vertiginosa quantità di veleni che i prodotti di madre terra contengono, spesso per proteggere se stessi dai parassiti, anche quando perfettamente biologici. I comunissimi fagioli, dei quali si diffida temendone soltanto gli effetti gassosi, contengono una cosa dal nome terrificante, la fitoernoagglutinina, capace di scatenare, se i fagioli non sono ben cotti, tempeste gastrointestinali micidiali, Le patate (e cito sempre dai documenti ufficiali del governo), le stupidissime patate, nascondono soprattutto nella buccia i terribili glicoalcaloidi, anch’essi capaci di indurre ser disturbi e bruciori. I noccioli delle ciliegie – e chi non ne ha mai inghiottito involontariamente uno? – contengono come quelli di albicocche o di pesche, cianuro, fortunatamente passano ed escono senza produrre danni, essendo indigeribili. Senza arrivare al glutine divenuto, ben oltre la legittima celiachia, uno dei grandi nemici dell’alimentazione corretta detta “ortoressia”, un elenco dei nomi terrificanti di tossine prodotte naturalmente da frutta e verdura potrebbe, all’apparenza convertire anche il vegano più militante a una grigliata di pesce. Se non fosse che peschi e molluschi sono noti ricettacoli di batteri e microrganismi vari, oltre che di possibile mercurio. Le fobie alimentari sono ormai un fenomeno diffusi nelle nazioni dove c’è troppo da mangiare, e quindi ci si può permettere di essere molto schizzinosi, perché il periodico risveglio del fratello cattivo dell’E. Coli (presente nella sostanza fecali portate dall’acqua di irrigazione) possa davvero spaventare per più di qualche giorno. Tutto può essere mortale, come aveva avvertito il celebre medico alchimista e filosofo svizzero del 1500 Paracelso, spiegando che il veleno sta nella quantità e anche l’acqua più pura. Se ingerita a litri in poche ore, può provocare edemi cerebrali e uccidere. La lattuga assassina è facilmente disarmata lavandola per bene sotto l’acqua corrente senza mai fidarsi del “prelavato” nei sacchetti di plastica. Anche questa “emergenza” è passata. E mi sono ritrovato la lattuga nel piatto.
Vittorio Zucconi - Opinioni – Donna di La Repubblica – 19 maggio 2018 -

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