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martedì 1 aprile 2014

Lo Sapevate Che: Questioni di Cuore....

  
Il fidanzato ideale?
Un uomo innamoratissimo, ma che viva in Australia

Ho 53 anni, un lavoro che non mi stimola più tanto, due convivenze alle spalle, una tormentata e profonda storia d’amore finita qualche mese fa, poche ma buone amicizie, uomini che mi girano attorno, ma almeno per il momento preferisco un buon libro. Sono sempre stata una formidabile ascoltatrice: lascio parlare l’interlocutore senza interrompere o quasi. Ascolto attivamente perché mi piace, mi fa crescere (non sempre. Però raramente all’interlocutore viene in mente di stare a sentire me. E’ pur vero che io mi annoio a parlare di me stessa, dopo un minuto già sbadiglio, ma ora comincia a mancarmi qualcuno che mi guardi e mi faccia scendere le scale al suo braccio. Insomma, sono in piena contraddizione: da una parte non mi piace parlare di me, dall’altra vorrei qualcuno che sappia ascoltarmi, anche solo per poco tempo.
“Ilpiù bello dei mari è quello che non navigammo”. Rubo questa bellissima frase a Nazim Hikmet perché meglio dipinge il mio stato d’animo in questo momento della mia vita. Voglio vivere da sola ma vorrei vedere oggetti maschili sparsi per casa, anche solo nel fine settimana. Esco insieme alle mie amiche e spesso non vedo l’ora di tornare a casa a finire quel libro che mi piace tanto, insomma quello di più bello che correi vivere deve ancora arrivare.
Rubo un’altra frase a uno scrittore che amo “La felicità esiste, ne ho sentito parlare”.

Per quel che riguarda il raccontarsi, mi trovo nella sua stessa situazione; un po’ perché sono gelosa di me e non mi sento un oggetto di conversazione, un po’, a parte le mie amiche più care, incontro solo gente che mi racconta tutti i trionfi della sua vita, senza mai dirmi, che so, e tu cosa fai?
Devo dire che la cosa mi diverte, perché ritengo queste chiacchierone (e chiacchieroni, ma meno frequenti) persone così insicure da dover sempre imporre agli altri la propria fortuna. Siamo però fortunate, perché un libro ci basta per sentirci serene. E le amiche, quelle vere, sono molto importanti e a loro si può chiedere conforto, perché se ci vogliono bene, sanno ascoltare come noi ascoltiamo loro.
Attualmente, data anche la mia età, non solo mi bastano, ma non sarei in grado di confidarmi con un uomo per timidezza e per orgoglio.
Credo nell’amicizia uomo-donna., entro certi limiti: ma del profondo di sé si può solo parlare con l’uomo amato e che ci ama, ammesso che non sia di quelli, e ce ne sono tanti, che pur amando, non vogliono accogliere o affrontare certi discorsi personali di coppia.
Mi perdoni il cattivo gusto: penso che il suo desiderio di cinquantenne con storie alle spalle, cioè di vivere sola pur avendo un compagno, potrebbe esaudirlo magari tralasciando il fine settimana, con un amante sposato, con cui passare bellissime ore ma non tutto il tempo. Lo pensavo già sui trent’anni: il mio ideale era di innamorarmi di un uomo che mi amasse moltissimo e vivesse però in Australia, potendoci incontrare quindi, meravigliosamente non più di tre volte l’anno.
Natalia Aspesi – Venerdì di Repubblica -  28 Marzo 2014


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