Etichette

domenica 22 marzo 2015

Lo Sapevate Che: Riflessioni molto impopolari su elicotteri e dintorni...



Premessa: sto per prendere una posizione alquanto impopolare. Ma tant’è. Specie in questa stanza è giusto dire la verità, nel senso di tutto ciò che si pensa. Allora: sono d’accordo parola per parola con l’ultima risposta che Matteo Renzi ha dato su questo giornale  nell’intervista (bella e politicamente assai significativa) concessa la scorsa settimana a Marco Damilano: continuerò, ha detto in sostanza il premier, a usare l’elicottero per i miei spostamenti tutte le volte che sarà necessario. Ecco, l’ho scritto. E ora proverò a spiegare perché.  Conviene partire da qui: il presidente Obama va e viene dalla Casa Bianca in elicottero con tanto di cani, moglie e figlie al seguito e nessuno ha da ridire, anzi ecco fotografi e tv documentare quando parte e quando arriva. Perché? Immagino le risposte, e soprattutto le obiezioni. La più diffusa: laggiù scorte, elicotteri e Air Force One sono a disposizione di un uomo solo al comando, mentre nelle strade di Roma sfrecciano ogni giorno nugoli di auto blu, e non riconosci nemmeno chi ci sta seduto. Non solo a Roma: quando Roberto Formigoni lasciava il Pirellone sulla sua Audi 8 e attraversava Milano, altro che Obama, sembrava il corteo del papa minacciato dall’Isis. Anni di decentramento della politica, per tanti versi sacrosanto, hanno anche diffuso spese, sprechi, corruzione, e generato una pletora di ras di periferia ansiosi di potere e di sbrasate. Fino alla beffa, ben documentata da Fabrizio Gatti sull’”Espresso”, delle provincie che non ci sono più, ma ci sono ancora…Per il resto, basta navigare in rete e scorrere a caso un po’ di titoli (..). Non E’ Benaltrismo, intendo dire che la malattia è molto profonda, il virus ha attecchito e occorre una buona dose di maturità, serietà e discernimento per non alzare un indistinto polverone con il rischio di non colpire nessuno: tutti casta, nessuno casta. Secondo la stessa logica che cancella responsabilità, doveri e controlli per consentire in fondo che ciascuno si comporti alla maniera del mitico Renzi versione Crozza: fatti i cazzi tuoi. Ho naturalmente molto apprezzato lo spirito, dettato dalla sua vera indole, che ha spinto il presidente Sergio Mattarella a salire su un treno e poi su un tram; ma per farlo si è dovuto isolare un intero vagone, svuotare un tram e riempire l’uno e l’altro di personale d’ufficio al seguito e di agenti della sicurezza. (..). Concluscione. Per arrivarci provo a rovesciare il problema. Se vogliamo cancellare privilegi e sprechi è necessario, non appaia paradossale, consentirne alcuni che tali non appaiano e che in fondo non lo siano. Fissare magli strette permetterebbe di individuare i bersagli giusti, cancellare cattive abitudini, impedire andazzi ridicoli prima ancora che scandalosi. Altrimenti sono solo chiacchiere da bar. Si sta cambiando la Costituzione per ridimensionare il Senato, non si può pensare a un codice rigoroso che riduca auto blu, scorte, lampeggianti, inchini, tessere, ingressi gratuiti (ciascuno arricchisca l’elenco) e allo stesso tempo conceda prerogative a chi ne ha diritto? Ciò che serve non è la facile indignazione, né la generalizzazione, e nemmeno il “si fa così e basta” (sul quale pure concordo, e ancora di più se Renzi l’avesse detto prima che l’elicottero fosse costretto all’atterraggio di emergenza), ma avere il coraggio di decidere di dare a Cesare (uno, dieci, cento? Si facciano i nomi) ciò che è di Cesare, e di togliere ai cacicchi che si credono Cesare ciò che non è loro, ma nostro.
Bruno Manfellotto – Questa settimana – www.lespresso.it  - @bmanfellotto - 19 marzo 2015

Nessun commento:

Posta un commento