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lunedì 23 marzo 2015

Lo Sapevate Che: Così le donne conquistano il potere....



(…).
Eguaglianza e liberazione unite insieme. Eguaglianza era la condizione preliminare per consentire alle donne di liberarsi. Da che cosa? Dai valori maschili affermando valori propri. E quali erano quei valori? La pace, la maternità, la dignità del lavoro domestico ed anche esterno alla famiglia, la libertà dell’amore. Non era chiaro se quel tipo di femminismo prendesse in considerazione la famiglia come istituzione stabile e volesse in quella sede affermare i propri valori maternali, oppure se il libero amore portasse ad una sorta di famiglia aperta che non fosse in alcun modo sacramentata ma durasse solo quanto durava l’amore e l’innato desiderio di procreazione e poi finisse lì. Questo femminismo transitò in Francia negli anni Quaranta confondendosi con l’esistenzialismo di Sartre e di gran parte d’una sinistra non comunista. La compagna di Sartre, Simone de Beauvoir, lo sostenne dichiarando la convivenza dell’amore delle donne per l’uomo e contemporaneamente anche per un’altra donna. Il lesbismo che era stato volutamente ignorato ebbe così una manifestazione pubblica e molto autorevole. Quanto alla libertà politica e religiosa, queste erano questioni di libera scelta individuale. Riguardo al lavoro il femminismo rifiutava il modello maschile e rivendicava la differenza dei generi.(…). In Italia La Nuova Ondata di femminismo nacque insieme al movimento studentesco del “Sessantotto”; agli inizi confuso con esso, se ne distaccò dopo pochi mesi non perché fosse contro ma per riaffermare la differenza dei generi. Così proseguirono in parallelo, studenti e studentesse erano di sinistra non comunista ma libertaria; le femministe erano egualmente libertarie ma con propri circoli e propri dibattiti. Non permettevano ai maschi di partecipare ai loro lavori. A questo punto venne alla luce sempre più l’amore lesbico che per una lunga fase fu uno dei caratteri distintivi di quel femminismo. Ma la questione di gran lunga preminente era il lavoro: le donne volevano scalare i livelli delle aziende in cui lavoravano, essere in grado di conquistare il potere e a quel punto gestirlo in modo femminile e non maschile.(…). Nel Frattempo Però un fatto nuovo stava avvenendo: l’eguaglianza dei generi aveva fatto molta strada, le donne più audaci e volitive che avevano scalato il potere nella pubblica amministrazione, nelle banche, nelle imprese, avevano assorbito, forse senza rendersene pienamente conto, i valori maschili e in particolare o il più diffuso tra gli uomini: l’esercizio del potere. E poiché le donne hanno un’intuizione, una sensibilità, una spiccata capacitò di rapporto con gli altri, questi elementi positivi hanno reso più facile la loro ascesa e supremazia. (..). I valori femminili stanno declinando  e con essi, purtroppo, anche il livello demografico; tra i nuovi nati predomina comunque il figlio unico, la cui sindrome è molto più complessa. Declina dunque anche la fratellanza di consanguinei. Nella popolazione mondiale questo fenomeno accade soprattutto nei Paesi ricchi, mentre in quelli poveri il livello delle nascite è enormemente maggiore con la conseguenza del movimento inarrestabile delle grandi migrazioni verso i continenti più ricchi. Tramonta un’epoca e un'altra è all’orizzonte.
Eugenio Scalfari – Il vetro soffiato www.lespresso.it – 19 marzo 2015

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