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mercoledì 29 febbraio 2012

Lo Sapevate Che: Gioachino Rossini


220° Anniversario della nascita del compositore Gioachino Rossini, oggi si aprono le celebrazioni.
Nato il 29 febbraio 1792 a Pesaro e morto il 13 novembre 1868 a Parigi.
Ricordato come uno dei più grandi operisti della storia.
Autore di spartiti famosi e celebrati come il Barbiere di Siviglia, il Guglielmo Tell.
La sua famiglia di semplici origini. Il padre fervente sostenitore della Rivoluzione francese. La madre nata a Urbino era una brava cantante. A causa delle idee politiche del padre, Rossini trascorre gli anni della giovinezza o presso la nonna o in viaggio fra diverse città.
Compose la sua prima opera a 14 anni. Poi vennero il precoce ed improvviso abbandono del teatro, la depressione ed il ritiro nella campagna parigina di Passy.
A Bologna, dopo aver appreso qualche rudimento dai fratelli  Malerbi a Lugo, si avvicina alla musica e allo studio del canto.
A 14 anni si iscrive al liceo Musicale bolognese, studia composizione, appassionandosi alle pagine di Haydn e di Mozart, Cimarosa.
Scrive la sua prima opera: Demetrio e Polibio.
Conosce Isabella, cantante lirica, che sposa nel 1822 e da cui si separa nel 1830.
Nel ventennio successivo Rossini compose una quarantina di opere.
Il Pubblico italiano gli riserverà accoglienze controverse. Da straordinari successi passò ad accoglienze più fredde e persino a  qualche insuccesso.
Dal 1823 Rossini si trasferì a Parigi, dove le sue opere furono accolte quasi sempre in modo trionfale.
Nel 1829 il Guglielmo Tell sarà il suo ultimo melodramma.
La vita di Rossini è come la narrazione di due vite diverse, la vita del trionfo veloce ed immediato, e la lunga vita appartata e oziosa. Negli ultimi anni compose pochi lavori, tra cui la memorabile Petite Messe Solennelle.

Opere Liriche

Demetrio e Polibio, la Cambiale di matrimonio, l’Equivoco stravagante, l’inganno felice, Ciro in Babilonia, la Scala di seta, la Pietra del paragone, l’Occasione fa il ladro ossia il Cambio della valigia, il Signor Bruschino ossia il Figlio per azzardo, Tancredi, l’Italiana in Algeri, Aureliano in Palmira, il Turco in Italia, Sigismondo, Elisabetta regina d’Inghilterra, Torvaldo e Dorliska, il Barbiere di Siviglia, Otello ossia il Moro di Venezia, la Cenerentola ossia la Bontà in trionfo, la Gazza ladra, Armida, Adelaide di Borgogna, Mosè in Egitto, Adina, Ricciardo e Zoraide, Ermione, Eduardo e Cristine, la Donna del lago, Bianca e Falliero, Matilde di Shabran, Zelmira, Semiramide, Ugo Re d’Italia, il Viaggio a Reims, Ivanhoé, la Siège de Connthe, la Comte Ory, Guglielmo Tell, Robert Bruce.
Compose musiche di scena, cantate, inni e cori (tra cui “Sorgi, Italia, venuta è già l’ora), musica sacra ( tra cui Messa di Gloria, Staber Mater, Miserere, Petite Messe Solennelle), musica vocale, musica strumentale.


Ricette di Cucina di Rossini

Rossini era amante della buona cucina.
Avrebbe fatto il chierichetto per poter bere qualche goccia del vino contenuto nelle ampolline della Messa!
Diceva: “l’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore. Non conosco – soleva aggiungere – un lavoro migliore del mangiare.
Ricercava sempre prodotti nuovi di ottima qualità.
La ricetta che amava di più è l’insalata composta da mostarda, limone, pepe, sale, olio d’oliva e tartufo.
Alla richiesta di un ammiratore se egli avesse mai pianto in vita sua rispose: “Sì, una sera in barca sul lago di Como, si stava per cenare e io maneggiavo uno stupendo tacchino farcito di tartufo. Quella volta ho pianto proprio di gusto: il Tacchino mi è sfuggito ed è caduto nel lago!”.















Coccoliamoci Un Pò.....


Cestini Di Meringa Con Crema Al Limone

Per 6 persone

Cestini di meringa: 4 albumi, un pizzico di sale, 240 gr di zucchero semolato

Curd al lime e lamponi: 250 gr di lamponi ridotti a purea, 40 gr di zucchero semolato, 30 gr di burro, il succo di 1 lime.

Crema al limone: 4 tuorli, 200 gr di zucchero semolato, il succo di 1 limone, 300 gr di panna montata.

Mandorle ricoperte di zucchero: 200 gr di mandorle a scaglie, 2 cucchiai di zucchero semolato.

Per servire: una manciata di lamponi.

Per preparare i gusci di meringa, preriscaldare il forno a 110°. Disegnare 6 cerchi del diametro di 8 cm su un foglio di carta da forno che possa ricoprire una teglia. Imburrare la teglia e appoggiarvi sopra la carta. Montare gli albumi a neve ferma, aggiungere gradualmente metà dello zucchero sino ad ottenere un composto lucido e consistente. Incorporare lo zucchero residuo e continuare a montare gli albumi per 2 minuti circa. Riempire con il composto una sacca da pasticciere, con una bocchetta liscia da 2 cm oppure a stella. Partendo dal centro di ciascun cerchio disegnato sul foglio di carta messo nella teglia, disporvi la meringa a spirale, finendo lungo il bordo esterno. Disporre un secondo strato di meringa sul bordo esterno, per formare una specie di cestino. Mettere nel forno preriscaldato per 1 ora e mezza (o meno nel caso iniziassero a prendere colore prima). Spegnere e lasciare raffreddare le meringhe in forno, poi metterle in un contenitore ermetico sino al momento di servirle.
Per preparare il curd: Montare tutti gli ingredienti in una ciotola di acciaio e metterla su una pentola di acqua in ebollizione, facendola cuocere per 20 minuti. Mescolando spesso, fino a quando il composto sia addensato. Fare raffreddare.
Per preparare la crema al limone: montare i tuorli con lo zucchero in una ciotola di acciaio .Mettere la ciotola su una pentola contenente acqua leggermente in ebollizione e continuare a lavorare con la frusta sino a quando il composto risulti gonfio e di colore chiaro. Aggiungere lentamente il succo di limone e continuare a montare la crema per 10 minuti e comunque sino che si sia addensata. Tenere da parte e fare raffreddare. Incorporare la crema di limone alla panna montata, coprirla e metterla in frigorifero sino al momento di utilizzarla.
Per preparare le mandorle ricoperte di zucchero: preriscaldare il forno a 180°. Mettere le mandorle, lo zucchero e un cucchiaio d’acqua in un sacchetto da freezer e agitare bene in modo che lo zucchero ricopra le scaglie. Disporre le mandorle su di una teglia foderata da carta da forno, in un solo strato, e cuocere per 10 minuti sino a quando siano ben dorate. Fare raffreddare e riporre in un contenitore ermetico sino al momento di servirle.
Per servire, versare il composto di limone nei cestini di meringa, poi ricoprire con una cucchiaiata di curd e decorare con qualche lampone e le mandorle.

Lo Sapevate Che: Lo Spazio

Ecco Il dispositivo che pulisce lo spazio dalla spazzatura.

Satelliti che si scontrano, detriti impazziti che precipitano verso la Terra dove tutte le comunicazioni sono interrotte: non è fantascienza, ma lo scenario che lo scienziato della Nasa Donald Kessler ha ipotizzato già trenta anni fa mettendo in guardia dall’eccessivo numero di satelliti in orbita. Per scongiurare una simile apocalisse, Luca Rossettini, ingegnere aerospaziale di 36 anni, ha messo a punto  D-Orbit, un dispositivo in grado di “ritirare “ i satelliti guasti o a fine vita. Il motore intelligente, con relativo software, è stato sviluppato assieme ad altri tre ingegneri: Renato Panesi, Thomas Panozzo e Giuseppe Tussiwand. D-Orbit, il cui prototipo sarà pronto entro giugno, sarà installato sul satellite prima del lancio e potrà essere attivato da terra. Quando si deciderà di “ rottamarlo”, si invierà al satellite un segnale che lo spingerà verso una traiettoria di rientro facendolo precipitare nell’Oceano Pacifico. “ Quelli più lontani, invece” spiega Rossettini verranno spinti verso un’orbita cimitero in attesa di una tecnologia che permetta di riciclarli direttamente nello spazio”. Secondo i calcoli di Rossettini “ il rischio di collisione è raddoppiato negli ultimi tre anni” e sono più di 300 milioni i detriti che orbitano attorno alla Terra. “ Oggi si spendono fino a 100 milioni di dollari per satellite per evitare collisioni e deorbitarli a fine vita. D-Orbit ridurrebbe il costo a 3 milioni”.

(f.d.)- Repubblica del 24 febbraio 2012

martedì 28 febbraio 2012

Martedì Di Magro


Nasello Alla Provenzale

Per 4 persone

4 fette di nasello di circa 150 gr l’una, ½ cipolla, ½ spicchio d’aglio, un cucchiaio di prezzemolo, 250 gr di pomodori pelati, 200 gr di funghi porcini surgelati, un bicchiere di vino bianco secco, 40 gr di burro, sale e pepe.

Tagliate i funghi a fettine sottili e fateli cuocere in 25 gr di burro. Ungete abbondantemente una pirofila con il burro, disponetevi le fette di nasello, salate e pepate. Cospargetele con un trito preparato con la cipolla, l’aglio e il prezzemolo. Unite i pomodori tritati, i funghi già cotti e il vino bianco secco. Mettete la pirofila in forno preriscaldato a 190° per 25 minuti circa. Servite subito.



Patate Al Cartoccio Alle Verdure

Cottura Al Cartoccio  

Le patate devono essere del peso di circa gr.200 l’una e prima di farcirle bisogna lavarle, asciugarle e avvolgerle in carta d’argento facendole cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti. Poi lasciarle intiepidire.

Patate Alle Verdure   

Per 4 persone

4 patate al cartoccio, un peperone rosso, uno verde, 2 pomodori, un uovo, un pizzico di noce moscata, gr.50 di formaggio grattugiato, un cucchiaino di timo, sale.
Svuotare le patate della polpa, lasciando solo il fondo . Passare la polpa al setaccio. Lavare i peperoni e i pomodori, tagliarli a pezzetti. In una ciotola sbattere bene il tuorlo, aggiungere la purea di patate, le verdure, la noce moscata, il timo, il formaggio, l’albume montato a neve, il sale e mescolate a lungo. Farcite le patate con questo composto. Fare gratinare in forno a calore medio per circa 10 minuti.


Ciambella Con Glassa Al Caffè

Per 6 persone

125 gr di farina, 45 gr di cacao amaro, 1 uovo, un albume, 45 gr di yogurt magro, mezzo cucchiaino di caffè solubile, un arancia non trattata, ½ bustina di vanillina, 150 gr di zucchero semolato, 60 gr di zucchero a velo, 1 cucchiaio di liquore al caffè, lievito in polvere, un pizzico di bicarbonato, burro, sale.

Riunire in una ciotola lo yogurt, il caffè solubile, 1 cucchiaio d’acqua tiepida, un pizzico di sale e la vanillina, mescolate bene finchè il caffè sarà sciolto completamente. In una ciotola montate a spuma con un cucchiaio di legno 45 gr di burro morbido a pezzettini, con lo zucchero semolato e ½ cucchiaino di buccia di arancia grattugiata, incorporate l’uovo, l’albume, la miscela di caffè preparata e la farina setacciata con il cacao, una punta di cucchiaino di bicarbonato. Versate il composto in uno stampo a ciambella, imburrato e infarinato e cuocete in forno a 180° per circa 40 minuti. Sformate il dolce e lasciatelo raffreddare. Sciogliete lo zucchero a velo con il liquore al caffè e versate la glassa sulla ciambella. Decorate con scorzette di arancia e servite.



 

Lo Sapevate Che: Il Lavoro


Lavorare molto non stanca,
Fa malissimo

Il Novecento ha scoperto la “società disciplinare”di tipo coercitivo teorizzata da Foucault e l’abbruttimento dell’animal laborans, che sacrifica la propria individualità sull’altare del lavoro, analizzato dalla Arendt. Quella che viviamo è la “società della prestazione”: dimmi quanto puoi e vuoi produrre e ti dirò chi sei. Arriverà mai quella della stanchezza? Lo auspica il filosofo sudcoreano Byung-Chul Han in questo saggio che ha avuto un buon successo in Germania, la sua seconda patria. Perché la stanchezza, qui, ha una connotazione tutta positiva: è la possibilità di ritrovare una dimensione contemplativa ormai smarrita. “ la noia profonda  cova l’uovo dell’esperienza”. Diceva Walter Benjamin, e Han si accoda. Insomma, l’uomo multitasking, concentrato in più attività e con molteplici schermi accesi (cellulare, pc, iPad) non rappresenta un’evoluzione. Anche gli animali si comportano così: sono costretti a suddividere la loro attenzione in più attività per evitare di essere divorati. L’essere umano, invece, si chiude in prigione da solo e la sua “libera costrizione” gli impone di massimizzare la prestazione.
Dario pappalardo – Venerdì di Repubblica del 24 – 02-12



lunedì 27 febbraio 2012

Lo Sapevate Che: L'email

L'email compie 40 anni
la migliore è sempre all'alba

Prima l'adozione da parte del marketing, poi la pratica del "cc". Oggi è un assedio: ne riceviamo 147 al giorno, la metà vengono cancellate in 5 minuti. "Ma per essere letti speditele di prima mattina" di RICCARDO LUNA

HA APPENA compiuto quarant'anni. Dal 2010 il suo simbolo, la chiocciolina , fa parte della collezione di un museo (il MoMA di New York). Non fa notizia come Facebook e Twitter, e quindi nessuno le attribuisce il merito di avere innescato una qualche rivoluzione. Eppure l'email non è mai stata così diffusa. Nel 2010 ne erano state mandate 107 triliardi.

Il numero 107 triliardi si fa fatica anche a visualizzare senza fare un confronto. E quindi prendiamo un minuto, un minuto qualunque nella vita del mondo: in quel minuto vengono scaricate oltre 13mila applicazioni per iPhone, scritti 100mila messaggi per Twitter, aggiornati 700mila status su Facebook. E inviate 170 milioni di email. Inviate è la parola giusta.

Perché se poi queste email verranno davvero lette è tutto un altro discorso. Aprirle e leggerle tutte probabilmente vorrebbe dire non fare altro per tutto il giorno. Quei messaggi che si accumulano nelle nostre inbox, non sono infatti una festa, sono un assedio. Al quale si risponde nell'unico modo possibile: eliminando la metà dei messaggi in attesa senza neanche aprirli. Premi "cancella": il cestino è il nostro unico alleato.

La seconda giovinezza dell'email (scritta senza trattino dopo la e, come ha solennemente stabilito lo scorso anno l'Associated Press Stylebook), sta diventando un problema sociale. O noi o lei. Inventata alla fine del 1971 dall'informatico Ray Tomlinson (prima di lui, il simbolo della chiocciola  non serviva a molto, e si potevano già mandare
messaggi elettronici ma soltanto agli utenti di uno stesso computer), l'email ha praticamente l'età di Internet ed è stata senza dubbio l'applicazione più popolare nei primi decenni della storia della rete.

Aprirsi una casella di posta elettronica, anzi spesso più di una, è sempre stato il primo atto di chiunque entri in rete per la prima volta. Il risultato sono gli oltre tre miliardi di profili email attivi nel mondo (uno e mezzo per ogni utente della rete).

Parliamo quindi di uno strumento semplicissimo, spesso utilissimo e già quasi antico rispetto alle meraviglie del web 2.0 come gli "hangout" di Google, i video ritrovi dove fino a nove persone possono vedersi, parlare e lavorare a distanza e contemporaneamente sugli stessi documenti. Eppure la vecchia email non solo resiste: cresce.
Data per spacciata infinite volte, addirittura sepolta con la nascita dei social network che offrono infiniti modi alternativi di scambiarsi pensieri e parole con le persone che conosciamo, l'email continua a intasare le nostre caselle postali elettroniche dove si accumulano senza sosta i "messaggi ancora da leggere". Quando il contatore del ritardo diventa a tre cifre, l'unica soluzione è attivare la funzione: "segna tutti i messaggi come letti", ma si tratta evidentemente di una scorciatoia che non elimina il senso di colpa. Ci saremo persi qualcosa di importante assieme a tanta spazzatura elettronica?

La spiegazione di questo boom tardivo è semplice: l'email è stata adottata dal marketing, è diventata lo strumento principale per mandarci offerte, proposte, richieste. In una parola: spam, dal nome di una scatoletta di carne che un cameriere continua a proporre ma nessuno vuole in un celebre sketch comico dei Monty Python. Lo spam è diventato un problema serio: riguarda il 70 per cento di tutto il traffico mondiale di email. E il paradosso è che spesso siamo noi ad aver prestato il consenso a ricevere informazioni su prodotti commerciali. Motivo per cui i filtri automatici antispam non funzionano: non possono fermare messaggi che noi abbiamo chiesto di ricevere...

A questo, che è un filone ormai consolidato con tanto di studi accademici, negli ultimi anni si è aggiunta la pratica aziendale del "cc": ovvero di mettere quanti più colleghi in "copia conoscenza" di un certo contenuto. Un modo per precostituirsi un alibi. Come a dire: lo sapevate tutti cosa stavo facendo. O almeno avreste dovuto saperlo se aveste aperto la mail che vi ho inviato in "cc". Naturalmente non finisce qui: perché a volte qualcuno inizia a rispondere a queste email con dentro decine di destinatari in "cc", generando altre email e altri "cc".

Risultato? Non abbiamo mai speso tanto tempo cercando di mettere ordine nelle nostre inbox, ha calcolato una recente ricerca firmata dalla società di servizi internet Boomerang. I numeri sono impressionanti. In media ogni giorno spendiamo due ore e mezzo per affrontare 147 email. Di queste la metà circa viene cancellata al primo colpo, solo guardando mittente e oggetto: di qui l'importanza di usare la parola giusta nell'oggetto (e quindi meglio "conferenza" "cancellazione" "pagamenti" e "opportunità"; rispetto a "partecipa", "sostieni", "invito" e "conferma").

Ma anche l'orario è decisivo: se non volete che la vostra email venga confusa con una proposta commerciale meglio inviarla alle sei del mattino. 
Repubblica 27-02-12

Pensieri: La Mamma



Amore Materno

L’amore materno è piuttosto come
acciaio duttile che come piume.

L’amore materno è più
meringa che pane integrale.

L’amore materno è il carburante che
permette a un normale essere
umano di fare l’impossibile.

Per amore materno la mamma
non necessita di tanto sonno
quanto gli altri.

All’amore materno non importa
Nulla del tuo aspetto.
Pensa che tu sia bello, comunque.

L’amore materno è la cosa più
elastica sulla faccia della terra: ma
Attenzione! Anche’esso non
può essere tirato troppo!

L’amore materno non entra in un
pacchetto come una tortina
Paradiso.

E’ una faccenda del tutto
individuale, è come un dolce
casereccio che a volte può
afflosciarsi un po’ nel mezzo,
altre volte essere un po’
croccante ai bordi.

L’amore materno è quella cosa
Che fa sì che una mamma scuota
il suo bambino come il gatto un
topo, quando ha appena rischiato
di finire sotto una macchina.

L’amore materno è come l’aria.
E’ una cosa così scontata che non
la si nota nemmeno.
Finché la riserva non è finita.

L’amore materno è il faro che
guida tutta la famiglia.

Bradley Trevor Greive

Addolciamo La Settimana


Torta Al Cioccolato Morbida

Per 8 persone

300 gr di cioccolato fondente, 150 gr di burro, 1 dl di latte, 80 gr di panna, 150 gr di zucchero semolato, 4 uova intere, una stecca di vaniglia, una grattugiata di noce moscata, un pizzico di zenzero in polvere.

Mettere in una casseruola la panna e il latte con le spezie, portare a ebollizione. Togliere dal fuoco e lasciare le spezie ancora per 5 minuti, poi filtrare il composto. Nel mentre fare ammorbidire il burro a cubetti a temperatura ambiente. Grattugiare il cioccolato e unirlo al composto filtrato, facendo fondere il cioccolato a bagnomaria, sempre mescolando e su fuoco dolce. Spegnere il fuoco, unire i cubetti di burro e lo zucchero. Mescolare bene sino ad ottenere un composto liscio. Mettere sul fuoco sin che il composto diventi morbido. Fuori dal fuoco, uno alla volta, aggiungere le uova, sempre mescolando. Rivestire una pirofila rotonda con carta da forno, prima bagnata e poi asciugata. Versarvi il composto preparato e fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 60 minuti. Sfornare la torta, lasciare intiepidire e poi sformarla completamente fredda, togliendo la carta, su un piatto da portata.


Tortine All'Arancia

Per 6 persone

Gr 160 di farina, gr 125 di zucchero, gr 100 di burro ammorbidito, 2 uova, un cucchiaino di lievito, ½ cucchiaino di scorza di limone grattugiata, 150 gr di scorza d’arancia candita, 2 pizzichi di cannella, burro per le formine.

Tagliate le scorze d’arancia candite a bastoncini. In una terrina mescolate il lievito e la cannella in polvere. In un’altra terrina lavorate il burro con lo zucchero per 2 minuti. Aggiungete 1 uovo, la metà della farina e mescolate bene, quindi unite il secondo uovo e il resto della farina, amalgamate sino ad ottenere un impasto morbido. Incorporatevi i canditi e la scorza di limone, senza lavorare troppo. Imburrate 6 formine e distribuitevi l’impasto. Mettete in forno preriscaldato a 180° e fate cuocere per 35 minuti. Sformate le tortine e lasciatele raffreddare.

domenica 26 febbraio 2012

Lo Sapevate Che: Meno Carne Rossa A Tavola


Secondo uno studio americano la mortalità è maggiore in chi ne mangia spesso.
A Tavola meglio non esagerare con la carne rossa e con quella “processata”.
Pare infatti che chi ne  mangia di più, a lungo andare, ci possa rimettere la salute e abbia più possibilità di morire per cause di tumori e malattie cardiovascolari.
Il rapporto tra malattie cardiovascolari e grassi alimentari è probabilmente uno degli argomenti più noti anche al grande pubblico.
Limitare la quantità di grassi nella dieta, è considerato importante ai fini della prevenzione di patologie quali obesità e ipercolesterolemia, di cui è stata dimostrata la connessione del sistema cardiocircolatorio.
Sembra che esistano delle relazioni  tra un elevato consumo di grassi e un aumento del rischio di alcuni tumori, in particolare i tumori del colon, della mammella e della prostata.
La carne e i prodotti carnei sono stati tuttora coinvolti nelle problematiche sopra accennate ed in particolare da tempo tali alimenti sono stati accusati di contenere troppi grassi, di cui troppi saturi e troppo colesterolo.
I grassi devono fornire non più del 30% dell’energia giornaliera. Considerando un fabbisogno energetico giornaliero di 2500 Kcal, i grassi dunque, non devono fornire più di 750 Kcal pari a 80 grammi di grasso.
Sarebbe invece più salutare mangiare più carne bianca.
La carne rossa e “processata” non va bandita dalla tavola: ancora una volta, però, vale la regola della moderazione e della varietà.
Si consiglia di alternare carne rossa e carne bianca e di non far mai mancare i legumi a tavola.
Buona regola è mangiare il pesce due o tre volte la settimana e non di più di 4 uova alla settimana, distribuite nei vari giorni.
(considerando che l'uovo è già contenuto in prodotti che si mangiano giornalmente).

Ancora Ricette Con Carne Bianca

Faraona In Carpione

Per 4 persone

1 faraona di 1,200 kg, 1 carota, 1 cipolla, 2 foglie di alloro, 2 foglie di salvia, 3 chiodi di garofano, 2 dl di vino bianco secco, ¼ di aceto di vino bianco, olio, sale e pepe in grani.

Pulire la faraona, privarla delle interiora, passarla sulla fiamma, lavarla e dividerla a piccoli pezzi. Spuntare e raschiare la carota. Lavarla e tagliarla a rondelle, metterla in una casseruola, unirvi ½ cipolla sbucciata e tagliata a pezzi, una foglia di alloro, 2 grani di pepe, 1 chiodo di garofano, un pizzico di sale e 3 cucchiai di aceto. Versare 1 dl di acqua e far bollire per 20 minuti. Unirvi i pezzi di faraona e continuare la cottura per 30 minuti. Scolare i pezzi di faraona e privarli della pelle. Tritare finemente la cipolla rimasta, farla appassire in un tegame con 3 cucchiai d’olio, la salvia e la foglia d’alloro rimasta, unirvi i pezzi di faraona e farli rosolare brevemente, versarvi ancora 3 cucchiai d’olio e l’aceto rimasto, il vino bianco e far bollire per qualche minuto. Scolare i pezzi di faraona, metterli in un recipiente che si possa coprire, ricoprirli con il carpione caldo. Lasciare riposare almeno un giorno, prima di servirla.



Filettini Di Tacchino Alla Salsa Di Miele 


Per 4 persone

12 filettini di tacchino, 3 cucchiai di miele di acacia, 1 confezione di cubetti di pancetta (non affumicata), 1 cucchiaio di erbe tritate ( rosmarino, timo, prezzemolo ), 4 cucchiai di aceto di mele, olio, sale, pepe.

Mettere il miele e l’aceto in un contenitore largo e basso, unire 3 cucchiai d’olio, il cucchiaio di erbe e un pizzico di sale e di pepe, mescolare bene e appoggiarvi i filettini di tacchino. Lasciarli marinare, al fresco, almeno per un ora, rigirandoli ogni tanto. In un padellino con 1 cucchiaio d’olio, far rosolare i cubetti di pancetta e mantenerla al caldo. Sgocciolare i filettini di tacchino e farli cuocere su una griglia caldissima, da entrambe le parti. Nel mentre mettere la marinata in un padellino con 2 cucchiai di olio e farla ridurre, a fuoco vivace, alla metà, unire i cubetti di pancetta. Appoggiare i filettini su un piatto di portata, condirli con la salsina e i cubetti di pancetta. Servire subito accompagnando con una insalatina stagionale o patate fritte.

Qualche Ricetta Con Carne Bianca


Pollo Al Curry Con Riso Pilaf

Per 4 persone

1 pollo di circa 1 kg e 200 gr, 2 cucchiai di curry, sale, gr 60 di burro, 2 cipolle, 3 mele, un cucchiaio di conserva di pomodoro, gr 30 di farina, ½ lt di brodo di pollo, un cucchiaino di succo di limone, un pizzico di zucchero; per il riso pilaf: gr 300 di riso, ½ cipolla, gr 100 di burro, ½ lt di brodo bollente, sale.

Sventrate il pollo, fiammeggiatelo, lavatelo, asciugatelo, tagliatelo a tocchetti, quindi spolverizzateli con il sale e metà del curry. Fate fondere il burro in una teglia, adagiatevi i pezzi di pollo e lasciateli rosolare circa 10 minuti, rigirandoli. Nel frattempo sbucciate le cipolle e le mele, tagliatele grossolanamente. Togliete il pollo dal tegame, tenetelo al caldo e mettete nel fondo di cottura il trito preparato. Dopo 15 minuti, aggiungete la conserva di pomodoro, spolverizzate con la farina e il curry rimasto, mescolate bene e allungate con il brodo bollente. Mettete nella teglia i pezzo di pollo, lasciateli cuocere ancora 35 minuti, con lo zucchero e il limone. Nel frattempo preparate il riso pilaf: fate rosolare la cipolla con il burro in una pirofila e unite il riso, mescolando bene, bagnatelo con il brodo e senza mescolare, salate, passate il recipiente in forno caldo, finchè il brodo sarà completamente assorbito e il riso sarà cotto al punto giusto ( circa 20 minuti ). Servite il riso con il pollo e il suo condimento ,decorando, se volete, con anelli di cipolla e di pomodoro, il piatto di portata . Adagiandovi sopra il pollo con il suo condimento e servite.



Petti Di Pollo Alla Cacciatora

Per 6 persone

2 petti di pollo di circa 700 gr ciascuno, ½ cipolla, 1 spicchio d’aglio, farina, 2 dl di vino, 100 gr di polpa di pomodoro, 350 gr di funghi porcini, olio, burro, sale.

Fate dorare in una padella con 3 cucchiai d’olio e 30 gr di burro i petti di pollo interi, prima lavati e ben asciugati. Unite la mezza cipolla e lo spicchio d’aglio tritati. Spolverate con un cucchiaio di farina, salate e versate il vino. Aggiungete la polpa del pomodoro tritata e cuocete a fuoco medio per 20 minuti, voltando spesso i pezzi di pollo. Unite i funghi, puliti accuratamente con un panno umido bianco, e affettati. Proseguite la cottura per altri 10 minuti. A fine cottura, tagliate i petti di pollo a fette, metteteli su un piatto da portata, ricoprendoli con il fondo di cottura e i funghi.

sabato 25 febbraio 2012

Pensieri: Proverbi 16:9

Il cuore dell'uomo
medita la sua via,
ma l'Eterno
dirige i suoi passi.

Antipasti Sfiziosi...


Piccoli Coni Di Salmone affumicato 

Per 6-8 persone

250 gr di salmone affumicato a fette, 50 gr di mascarpone, 4 cucchiai di panna, il succo di mezzo limone, un ciuffetto di prezzemolo, 2 cucchiai di gin, sale e pepe.

Tenere da parte 6-8 fette di salmone affumicato e tagliare quello rimasto a pezzetti. Metterli nel frullatore, aggiungere il succo di limone, il gin e frullare fino ad ottenere un composto omogeneo. Versarlo in una ciotola, aggiungere la panna, il mascarpone e un pizzico di sale e di pepe. Lavorare con un cucchiaio di legno finchè tutti gli ingredienti saranno bene amalgamati. Avvolgere a cono le fette di salmone affumicato, tenute da parte e riempirle con la spuma preparata. Conservare in frigorifero fino al momento di servire. Guarnite con foglioline di prezzemolo.



Carpione Di Pesciolini E Frutti Di Mare Nei Limoni

Per 6 persone

4 limoni, 700 gr tra pesciolini, moscardini, seppioline, code di gamberetti, cozze pulite e anelli di calamari, 2 cipollotti, 2 spicchi d’aglio, ½ lime, 1 arancia, erbette come basilico, erba cipollina, prezzemolo, timo, vino bianco secco, olio, aceto di vino bianco, sale e pepe.

Portare a ebollizione 3 dl di vino con 2,5 di aceto, 1 dl di olio e l’aglio. Abbassare la fiamma e lasciare sobbollire per 10 minuti. Tuffare le cozze e sgocciolarle con il mestolo forato non appena si aprono bene (eliminare quelle che non si sono aperte). Togliere i molluschi dalle valve. Aggiungere nella casseruola i moscardini, le seppioline, gli anelli di calamari e cuocere tutto nel liquido caldo per 4 minuti. Unire le code dei gamberetti e proseguire la cottura ancora per 3 minuti. Sgocciolare il pesce dalla casseruola, tuffare per qualche istante anche i pesciolini e scolarli con la paletta forata. Mescolare tutto il pesce in una ciotola e aggiungere le cozze. Pulire i cipollotti e affettarli, aggiungerli al pesce con il succo di 1 limone e del lime, una spolverizzata di erbette, la scorzetta dell’arancia, il sale, il pepe e qualche cucchiaio di olio. Mettere tutto al fresco, coperto, per almeno 6 ore. Per servire, riportare a temperatura ambiente e distribuire il preparato nei mezzi limoni svuotati.


Cappesante Profumate Alle Erbe E Limone

Per 4 persone

16 cappesante, 2 carote, 2 patate, 4 cuori di carciofo, 1 scalogno, 2 limoni non trattati, 1 ciuffo di erbe miste (timo, prezzemolo, aneto), 1 bicchiere di vino bianco dolce, burro, sale, pepe.

Pulire lo scalogno e tritarlo finemente. Pulire i cuori di carciofo, le carote e le patate, lavare le verdure e ridurle a cubettini. In una padella fare fondere 40 gr di burro, aggiungere lo scalogno e lasciare appassire a fuoco dolce. Aggiungere le verdure e qualche rametto di erbe aromatiche, ½ bicchiere di vino e il succo di ½ limone. Coprire la padella col coperchio e fare cuocere per 8 minuti. Nel mentre lavare accuratamente le conchiglie sotto l’acqua corrente. Preriscaldare il forno a 200°
Aprire le cappesante tenendo la conchiglia con un canovaccio e facendo leva con un coltellino tra le due valve. Staccare il mollusco, eliminare la parte frastagliata, separare la parte bianca ( le noci ) dalla parte arancione ( i coralli ). Sciacquare accuratamente sotto l’acqua corrente. Passarle in padella con 50 gr di burro per 3 minuti. Unire i coralli e bagnare con ½ bicchiere di vino, lasciare evaporare, salare e pepare. Mettere le conchiglie vuote nel forno preriscaldato e lasciarle nel forno spento. Scoprire la padella degli ortaggi, alzare il fuoco, fare addensare il sugo di cottura, salare e pepare. Distribuire qualche fettina sottile di limone nelle conchiglie calde, aggiungere, distribuendo bene in tutte le conchiglie, i cubettini di ortaggi con il loro sughetto e infine aggiungere le noci e i coralli delle cappesante. Rosolate. Spolverizzare con una macinata di pepe e un po’ di prezzemolo tritato. Servire subito.

Lo Sapevate Che: Rimedio Universale Cercasi


15,6 milioni di italiani soffrono di dolore cronico e ricorrono allo  stesso antidolorifico per tutto, dalla nevralgia al mal di schiena. E’ corretto?

No, ma

Se si soffre di dolore cronico, il ricorso ad analgesici è necessario, purché su consiglio medico e purché si scelga il medico giusto  per ciascun sintomo. Il 45% degli italiani sopporta varie forme di dolore per anni, senza sollievo, perché ricorre allo stesso analgesico, sebbene avverta dolori diversi: attenzione, gli antidolorifici non sono tutti uguali.

Fans
Farmaci antinfiammatori non steroidi. Hanno proprietà analgesiche, antipiretiche e, a dosi alte, antinfiammatorie. L’aspirina è il più utilizzato, va preso in caso di febbre  e dolore legato a sindromi influenzali. Se il dolore è di tipo muscolare meglio il diclofenac (voltaren) o il Ketoprofene (Oki, Fastum); per fastidi mestruali, dolori ai denti o alle vie urinarie e infiammazioni dell’apparato respiratorio, il nimesulide (Aulin, Mesulid); l’idroprofene (Brufen, Moment) per il trattamento sintomatico di mal di testa e nevralgie.

Paracetamolo
(Tachipirina, Efferalgan, Sanipirina). E’ la prima scelta in caso di dolori reumatologici, soprattutto per le patologie osteo-articolari, a cui frequentemente si associa un dolore cronico. Dà benefici anche in caso di mal di testa. Può essere usato dai bambini e in gravidanza.

Mix di principi attivi
Spesso si prescrivono combinazioni farmacologiche con a<ione multipla su vari aspetti delle sindromi dolorose, che associano gli analgesici a principi che ne potenziano l’azione: caffeina, vitamina C o antistaminici come clorfenamina (Zerinol) o pseudo efedrina (VicksFlu). Funzionano per sindromi influenzali, mal di testa e di schiena.


Sì, ma…

Spesso la pesante assunzione di analgesici non fa che mascherare il dolore, perché si agisce sui sintomi e non sulla causa del problema.
Finchè si può, meglio farne a meno. Attività come Tai Chi, Yoga o Pilates, per esempio aiutano perché migliorano la generazione delle endorfine, recettori del sistema nervoso che aiutano nel controllo del dolore. Ecco le principali controindicazioni di ogni antidolorifico.

Fans
Sono tutti gastrolesivi, alcuni hanno controindicazioni specifiche. L’aspirina, per esempio, è controindicata per chi ha un’ipersensibilità al principio attivo, è affetto da ulcera gastro-duodenale, malattie epatiche o renali croniche o soffre di scompenso cardiaco ed è in trattamento con anticoagulanti. In gravidanza, ibuprofene o diclofenac possono aumentare il rischio di aborto. Fans come il nimesulide non vanno usati se si soffre di dolore cronico, meglio ricorrere a una classe di farmaci più recente: i Cox2 inibitori (Celebrex, Vioxx), che hanno minori effetti collaterali a livello gastrico.


Paracetamolo
Vietato a chi ha problemi renali e al fegato o a chi soffre di grave anemia emolitica. La precauzione è di non superare le dosi massime consigliate. Può essere usato in combinazione con Fans e con analgesici oppiodi solo nel caso di dolori intensivi (come quello post operatorio oppure oncologico).


Mix di principi attivi
Attenzione perché si sommano i possibili effetti indesiderati dei principi attivi e, se si fa di testa propria con le pillole, si rischia di assumere lo stesso principio attivo più volte.

Di Irma D’Aria
Risponde Giustino Varrassi, direttore generale Asl di Teramo, ex presidemte Federazione europea delle Associazioni per lo studio del dolore.







venerdì 24 febbraio 2012

Godiamoci questa prelibatezza!


Pasta Per Involtini Primavera

Un  albume, 3 cucchiai di farina, sale, olio di arachidi.
Mescolare l’albume lavorato con una forchetta alla farina, unire un pizzico di sale, aggiungere acqua fino ad ottenere un impasto fluido e omogeneo. Scaldare una padellina antiaderente unta di olio, versare poco composto per volta in modo da ottenere sfoglie tipo crepe.
Potete riempirli a Vostro piacimento. Qui di seguito due esempi:

Involtini Primavera Delicati

Per 4 persone

8 sfoglie per involtini primavera (anche nei negozi di alimentazione etnica) oppure 1 albume, 3 cucchiai di farina, sale, olio di arachidi. Per il ripieno: 200gr di germogli di soia, 1 carota, 2 cipollotti, 2 cucchiai di vino di riso, 1 cucchiaio di aceto di vino bianco, 2 cucchiai di olio di arachidi, erba cipollina, sale.

Per preparare le sfoglie mescolare l’albume lavorato con una forchetta alla farina, unite un pizzico di sale, aggiungere acqua sino ad ottenere un composto fluido e omogeneo. Scaldare una padellina antiaderente con olio e versare poco composto per volta in modo da ottenere sfoglie tipo crepe, tenerle da parte. Mondare i germogli di soia, tagliare carota e cipollotti a julienne. Scaldare l’olio in una padella e fare saltare le verdure, regolare di sale irrorare con il vino e l’aceto. Farcire le sfoglie con queste verdure. Chiudere ad involtino le sfoglie ripiene e legarle con un filo di erba cipollina.





Involtini Primavera di Caprino e Mozzarella

Per 4 persone

150 gr di mozzarella di bufala, 130 gr di formaggio caprino fresco, 1 pizzico di sale, foglie di basilico, 250 gr di farina, 10 gr di sale, 8 gr di lievito istantaneo per pizze e torte salate, 25 gr di burro fuso, 1 dl di latte tiepido, 1 cucchiaio di aceto bianco, olio per friggere.

Tagliare a dadini la mozzarella di bufala e fare colare il siero in un colino. Mescolarla con il formaggio caprino, il sale, 6 foglie di basilico tagliate a julienne. Tenere il composto da parte. Versare la farina in una terrina, unire il sale, il lievito, il burro fuso, il dl di latte tiepido e il cucchiaio di aceto bianco. Impastare per 15 minuti e stendere il composto in una sfoglia dello spessore di 3 mm.; tagliatela a rettangoli di circa 7 cm per 10. Disponete al centro di ognuno un cucchiaio del composto di formaggi e ripiegate la pasta sul ripieno in modo da ottenere dei fagottini. Schiacciate i bordi della pasta per farli aderire bene e friggeteli in abbondante olio in ebollizione, finchè la pasta risulti dorata. Farli scolare su carta assorbente da cucina e servirli caldi con insalata stagionale.

Lo Sapevate Che: Test Per Sapere Il Sesso Alla Quinta Settimana


Con un semplice esame del sangue si potrà scoprire il sesso del nascituro già alla quinta settimana di gravidanza. A dirlo sono i ricercatori del Cheil General Hospital and Women’s Healtcare Center di Seul (Corea del Sud) che hanno sperimentato, fra  il 2008 e il 2009, su oltre 200 donne incinte, un test per determinare il sesso dei loro bambini, rivelatosi attendibile in più del 9° per cento dei casi. Il metodo, basato sull’analisi del Dna fetale presente nel plasma materno, consente di individuare il cromosoma sessuale Y (maschile), osservando il rapporto tra due enzimi (DYS14 e GAPDH), considerato dagli scienziati un efficace biomarcatore del sesso.
L’esame è importante perché, nel caso  che padre o madre siano portatori di malattie genetiche collegate a uno solo dei cromosomi sessuali, può aiutare a capire precocemente se il piccolo avrà patologie “scritte” nel Dna:
caludia nuzzarello – Repubblica del 17-02-12

giovedì 23 febbraio 2012

Pizze: Che Bontà Se Fatte Con Le Vostre Mani!

Pasta Per Pizza E Panzerotti

Per una placca da forno normale:

gr 350 di farina, 25 gr di lievito di birra, 2 cucchiai d’olio, un cucchiaino di zucchero, 2 cucchiaini di sale, 1 dl d’acqua tiepida.

Far fondere il lievito sbriciolandolo nell’acqua tiepida, aggiungendo lo zucchero e il sale. Versare il tutto nel centro della farina che avrete messo in una grossa terrina, e a cui avrete praticato un incavo centrale. Aggiungete 2 cucchiai d’olio e lavorate la pasta energicamente, fino a formare un panetto che lascerete nella stessa terrina. Con un coltello praticate una croce sulla sommità del panetto, coprite la terrina con un canovaccio e lasciate lievitare in luogo tiepido per un’ora. Con l’aiuto di un mattarello, stendete la pasta su un piano da lavoro infarinato. Sistemate la sfoglia sulla placca unta di olio o volendo, su forme individuali più piccole. Ricopritela con formaggio tipo mozzarella, scamorza, fontina, o robiola, tagliato in piccoli pezzi, pomodori pelati a pezzi e scolati dall’acqua di vegetazione ( o passata cruda di pomodoro ), una spolverata di origano, olio, sale e pepe a piacere. Infornate a forno preriscaldato a 180° per 20 minuti.  Togliere la teglia dal forno e a piacere, appena sfornata, aggiungere gli ingredienti desiderati: prosciutto cotto o crudo, bresaola, salame, würstel, sottaceti, verdure, olive, capperi, mitili o gamberetti. Rimettere in forno per 5, 6 minuti.


Attenzione !

Lievito Fatto In Casa

Potete preparare in casa il lievito per il pane e la pizza facendo bollire per un’ora, in mezzo litro d’acqua in cui avrete sciolto gr 50 di farina, gr 15 di zucchero e un pizzico di sale. Lasciate raffreddare l’impasto e utilizzarlo dopo qualche ora.

Consiglio Per La Lievitazione

Onde evitare di inibire il processo di lievitazione meglio non mettere il sale a diretto contatto con il lievito.


Pasta Per Una Vera Pizza In Forno A Legna 

Per 4 pizze

500 gr di farina, 250 ml di acqua tiepida, 2 cucchiai d’olio, 5 gr di lievito di birra, 2 mozzarelle, 250 ml di passata di pomodoro, 2 cucchiaini di sale.

Disporre la farina in una capiente terrina a fontana e nel centro sbriciolarvi il lievito e versarvi quasi tutta l’acqua tiepida. Aggiungere il sale e amalgamare con cura lavorando bene gli ingredienti per qualche minuto. L’impasto dovrà risultare omogeneo e morbido. Dividere l’impasto in 4 palline e lasciarle riposare separare e ricoperte da un telo, sulla spianatoia infarinata, per 2 ore. Poi stenderle fino a formare 4 dischi alti circa mezzo cm (si possono stendere con le mani o con l’aiuto di mattarello infarinato). Condire ciascuna pizza con la passata di pomodoro, le mozzarelle, prima tagliate a dadini e fatte scolare in un colino, l’origano e i 2 cucchiai d’olio. Una per volta raccogliere le pizze sulla speciale paletta da forno a legna, quindi infornare per 4 o 5 minuti. Durante la cottura aiutarsi con la paletta per ruotare la base della pizza su sé stessa in modo che non si bruci il fondo. Servire la preparazione calda.

Pensieri: La Mamma



Memorie D’Infanzia

Ricordo quando correvo a casa da scuola con le
Calze nere, dondolando la cartella, il giorno
Monotono dietro di me, davanti crostini e
Dolce di uva passa. Ricordo il profumo
Di casa – l’odore che tutti i bambini
Tengono nel naso, proprio come cagnolini.
Ti ricordo in cucina, avvolta nel grembiule
E in attesa di quanto ti avrei raccontato.
Ed ora eccoci qui, una signora anziana
E l’altra che ha superato gli “anta”,
sedute in una sala da tè, le borse della spesa
appoggiate per sicurezza alle caviglie,
a scambiarci le novità della settimana.
Per qualsiasi osservatore due teste bianche,
ma, per noi, due persone travestite.
Un’ombra spettrale di calze nere. Un
Grembiulino fantasma. Gli anni
Ci hanno cambiate – ma anche avvicinate.
Mamma e bambina – amiche per la vita.

Bradley Trevor Greive

Lo Sapevate Che: Così Il Cuore Ci Aiuta A Bruciare I grassi


Produce Ormoni Termogenetici

Il cuore produce due ormoni che bruciano i grassi in eccesso. Per attivarli, sport e sana alimentazione.

Roma.
Il nostro cuore è anche una “macchina brucia grassi”: produce infatti gli ormoni nutriuretici ANP e BNP, rivelatisi capaci di indurre la lipolisi, cioè di bruciare grassi per produrre calore corporeo
 (termogenesi). La scoperta è di uno studio del gruppo di Riccardo Sarzani della Clinica di Medicina Interna dell’Università Politecnica delle Marche in collaborazione con il Sanford-Burnham Medical Research Institute.

Con Sport e sana alimentazione
Condotto da Marica Bordicchia, lo studio mostra che ANP e BNP (anche noti come peptidi natriuretici atriale e ventricolare per le loro proprietà protettive per il cuore), hanno un’azione brucia grassi senza effetti collaterali per l’organismo rispetto a molecole con azione simile, le catecolamine. Inoltre i ricercatori hanno visto che ANP e BNP si attivano quando facciamo sport, soprattutto nuoto, proprio per garantire il mantenimento del calore corporeo necessario. Anche un regime alimentare moderato che non ecceda in calorie accende questi due pulsanti molecolari: quindi uno stile di vita sano (sport e sana alimentazione) porta a riduzione del grasso probabilmente anche grazie all’innesco di questi nuovi meccanismi identificati.
(CITY)









mercoledì 22 febbraio 2012

Lo Sapevate Che: Inizia La Quaresima

Mercoledì Delle Ceneri


Finisce Il Carnevale, Inizia La Quaresima

Proverbio Del Giorno

Gennaio ingenera, febbraio intenera, marzo imboccia.


Aforisma Del Giorno

Ama e tieni amico colui che, quando tutti se ne andranno, non ti abbandonerà, ne permetterà che, alla fine, tu abbia a perire. Che tu lo voglia oppure no, dovrai un giorno separarti da tutti; tienti dunque stretto, in vita e in morte, a Gesù, e affidati alla fedeltà di lui, che solo ti potrà aiutare allorchè gli altri ti verranno meno. (T. da Kempis)

Con l’espressione Mercoledì delle Ceneri ( o Giorno delle Ceneri), si intende il mercoledì precedente la prima domenica di Quaresima che, nelle chiese cattoliche di rito romano e in alcune comunità riformate, coincide con l’inizio stesso della quaresima, periodo in preparazione della Pasqua cristiana.
Nella giornata delle Ceneri, tutti i cattolici dei vari riti latini, sono tenuti a far penitenza ed a osservare il digiuno o astinenza dalle carni.


In questo giorno il rito cattolico consiste nello spargere un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli, per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all’impegno penitenziale della Quaresima. In questo rito si pronuncia una formula di ammonimento. Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai.










Menù Di Mercoledì Delle Ceneri



Menù di Mercoledì Delle Ceneri


Farinata Di Ceci

Per 4 persone

250 gr di farina di ceci, un pizzico di sale e di pepe, 2 cucchiai d’olio. Pangrattato e olio per la teglia. Olio, sale e pepe.

Mettere la farina in un ciotola, aggiungere un pizzico di sale e di pepe e 2 cucchiai d’olio. Versare dell’acqua a filo, mescolare con un cucchiaio di legno sino a quando la farina sia completamente sciolta e la densità della composizione abbastanza liquida. Lasciare riposare per un paio d’ore. Ungere la teglia del forno con fsfcfsabbondante olio e spolverare la sua superficie con del pangrattato. Preriscaldare il forno a 200°. Girare ancora un po’ la preparazione, e versarla nella teglia. Mettere nel forno preriscaldato per circa 20-25 minuti. Estrarre la teglia, lasciare qualche secondo in attesa. Tagliare a pezzi la farinata che ogni commensale condirà ancora con olio, sale e pepe, secondo il proprio gusto.





Bucatini gratinati Con Melanzane Fritte E Acciughe

Per 4 persone

400 gr di bucatini, 500 gr di acciughe, 6 foglie di salvia, uno spicchio d’aglio, 4 acciughe, ½ bicchiere di vino bianco, 2 melanzane lunghe, un pizzico di peperoncino, 2 cucchiai di pangrattato e 2 di pecorino grattugiato, olio q.b.

Pulite 500 gr di acciughe, sciacquarle e asciugatele con un foglio di carta assorbente da cucina. Scaldate in una larga padella ½ di olio con 6 foglioline di salvia spezzettate e uno spicchio d’aglio schiacciato, unite le acciughe, una presa di sale e mezzo bicchiere di vino bianco e cuocete per 5 – 6  minuti. Nel frattempo tagliate a fettine sottili le due melanzane lunghe, passatele nella farina e friggetele in abbondante olio, scolatele, salatele leggermente e tenetele al caldo. Cuocete 400 gr di bucatini, scolateli al dente e versateli nella padella delle acciughe, mescolate per un minuto, insaporite con un pizzico di peperoncino e spegnete. Disponete su un grosso piatto resistente al calore le fette di melanzane e sistematevi sopra i bucatini con le acciughe, distribuitevi due cucchiai di pangrattato e due di pecorino grattugiato e fate gratinare sotto il grill del forno per qualche minuto.




Pesce Baccalà Al Prezzemolo


Per 4 persone


2 filetti di baccalà già bagnato per circa 800 gr, 1 limone non trattato, un ciuffo di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, olio, sale. Patate lesse per contorno.

Togliere accuratamente le lische del pesce e ritagliare dei pezzi regolari e alti dai filetti. Tuffarli per 3 minuti in acqua bollente, scolarli e asciugarli. Adagiare i pezzi in una pirofila unta con olio, in un solo strato e versarvi sopra ancora 3 cucchiai d’olio. Cospargere la superficie con sale e coprire il tutto con carta di alluminio. Mettere in forno preriscaldato a 190° per 15 minuti. Poi togliere la carta di alluminio e lasciare ancora in forno per 10 minuti, irrorando ogni tanto con il fondo di cottura. Preparare il battuto con il prezzemolo mondato, un po’ di scorzetta del limone grattugiata e distribuire sopra i filetti di pesce. Servire subito con il limone tagliato a fettine sottili e contorno di patate lesse.



Dessert Al Latte

Per 4 persone

1 lt di latte intero fresco, 1 bustina di vanillina, 3 uova, 180 gr di zucchero semolato, il succo di ½ limone, 250 gr di amaretti duri tritati, burro per lo stampo.

In una casseruola portare a ebollizione il latte con la bustina di vanillina. Lasciare poi intiepidire il liquido. In una ciotola lavorare le uova con lo zucchero con una frusta, sino ad ottenere un composto spumoso e morbido, aggiungervi il latte a filo e lasciare riposare il composto per circa 2 ore, togliendo la schiuma che si formerà in superficie. Unite quindi il succo di limone e gli amaretti, amalgamando delicatamente il tutto. Imburrare uno stampo da budino e versarvi il composto. Fare cuocere a bagnomaria per 20 minuti in forno preriscaldato a 180°. Servire il dessert tiepido.


Diversamente, per questa giornata lasciamo riposare il nostro corpo e : Digiuniamo!