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domenica 30 giugno 2013

Pensieri: Saluto


Il Senso Della Vita

Buoa serata a tutti!

Pensieri: Saluto


Sulle Strade Del Cuore - Leo Felice Buscaglia
Troppo spesso sottovalutiamo il potere di un tocco, di un sorriso, di una parola gentile, di un po' di simpatia, di un complimento sincero o del più piccolo gesto d'amore, tutte cose che potrebbero trasformare radicalmente la vita di qualcuno. 

[Leo Felice Buscaglia]

Buona Giornata A Tutti!

Lo Sapevate Che: La Riforma Giudiziaria....


Articolo Primo Della Prossima Riforma Giudiziaria
Nessuno E’ Colpevole Finché Nega

Come diceva un imputato:” Ho corrotto, sì, ma sono disposto a pagare”. E la lotta alla corruzione si impasta spesso con la corruzione della lotta. Il conflitto è fra i denti e il giudizio. Il giudice segue la legge, ma spesso si trova costretto
Ad aggirarsi in zone dove non avrebbe mai pensato di arrivare. Un progetto per risparmiare sulle carceri, mettere le inferriate sulle case di abitazione (meglio tutte), è naufragato perché negava il diritto costituzionale di cambiare domiciliari. E avrebbe abbassato in modo rilevante il valore degli immobili. La riforma giudiziaria terrà certamente sconto di tutto questo, e ci porrà di fronte a un Paese più giovane, più dinamico, dove la lenta e pesante giustizia pubblica lascerà finalmente il campo ai regolamenti di conti fra privati. Pagando, s’intende.
www.assimobucchi.com – Venerdì di Repubblica – 28-6-13


Sanità Digitale...


Sanità Digitale, Pregi E Difetti

In passato ero molto dubbioso sulla cosiddetta sanità digitale. Le perplessità non riguardavano l’uso della tecnologia – la telemedicina  ha rappresentato l’avanguardia del rinnovamento – ma la sua applicazione per i servizi alla persona. Autorevolezza e affidabilità delle fonti, qualità delle prestazioni, effettivo risparmio di denaro, scomparsa del rapporto umano, erano alcuni dei punti deboli. Con il passar degli anni larga parte dei dubbi è andata scemando perché, anche se graduale, il miglioramento è stato costante. E oggi in tanti – malati, amministratori, società, medici – usano il web per informarsi, spendere di meno, mettere in rete esperienze, guadagnare tempo, vendere prodotti. Le possibilità della sanità elettronica sono infinite, come sanno gli operatori del sistema: per loro usare internet è ormai imprescindibile. Ed è importante nei momenti di crisi e tagli, perché si abbattono i costi. Però così facendo la salute diventa sempre più una merce, da vendere e comprare sul mercato elettronico. Con un’aggravante: l’assenza totale di dialogo tra le persone. Perciò preferisco ancora parlare al telefono con il mio medico di base e andare a piedi in farmacia.


Parlando di Antipasti o contorni....


Cappesante In Conchiglia Con Funghi


Per 6 persone

6 porcini ( o altri funghi ) ,6 cappesante, il succo di 1 limone, 3 cucchiai di salsa Worcester, un mazzetto di erba cipollina, 3 tuorli, sale e pepe, 4 cucchiai di olio, foglie di sedano per decorare il piatto.
In una terrina mettete i funghi mondati e tagliati a fettine sottilissime, il succo del limone e la salsa Worcester, unite l’erba cipollina tritata, i tuorli, un cucchiaio di olio, salate, pepate, poi mescolatela e unite le cappesante, lasciando insaporire per dieci minuti. Riempite con questo composto le conchiglie delle cappesante e irrorate con l’olio rimasto. Passate in forno a 160° per 20 minuti. Decorate prima, di servire, con foglie di sedano.

Per pulire le cappesante:

 Lavate e raschiate bene le conchiglie delle cappesante e fatele aprire sul fuoco, in un tegame coperto. Apritele, staccate i molluschi, eliminando la membrana e le frange che le circondano e lavatele sotto l’acqua corrente.


TORSHI ( antipasto o contorno per piatti di carne e pesce) 

Ingredienti:

2 grosse melanzane
500 gr di cetrioli a dadini
500 gr di carote a dadini
2 patate grandi a dadini
8 spicchi d’aglio pelati
3 tazze di fiori di cavolfiore
500 gr di cipolle bianche pelate
250 gr di fagiolini
4 litri di aceto di vino bianco
4 tazze di erbette fresche tritate (prezzemolo, basilico, dragoncello, menta, foglie di coriandolo)
2 cucchiai di sale
2 cucchiaini di pepe nero macinato a di nigella
½ cucchiaino di pepe di Caienna
Spezie per torshi ( ½ cucchiaino di curcuma, 1 cucchiaio di cumino, 1 cucchiaio di zafferano, 1 cucchiaio di cardamomo, 1 cucchiaino di cannella, tutti macinati)

Lavate le verdure e asciugatele bene. Unite tutti gli ingredienti in una terrina capiente e poi versateli con un mestolo in barattoli sterilizzati. Lasciate i barattoli ben chiusi in un ambiente asciutto e fresco per almeno un mese.

(ricetta dal romanzo Caffè Babilonia – Marsha Mehran)



sabato 29 giugno 2013

Pensieri: Addio Margherita Hack





“Tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle; tutti gli elementi, dall’idrogeno all’uranio, sono stati fatti nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernove, cioè queste stelle molto più grosse del Sole che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultato di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno. Per cui noi siamo veramente figli delle stelle

“Ignoranza e superstizione. Sennò gli astrologi non farebbero tanta fortuna.”

“Io credo che uccidere qualsiasi creatura vivente, sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.” 

“Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.” 

Dubbi sul fatto che Dio possa esistere? Nessuno. Mai avuto grandi slanci verso la religione, di alcun tipo. Non ho mai creduto troppo a nulla, poi non ho creduto assolutamente più a nulla.” 

“Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.

“La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede.” 

“L'idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa ancora spiegare. Ma così è troppo comodo, troppo facile.

“Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà. Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società. E andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, non fare del male agli altri, la solidarietà. Ma, soprattutto, bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scettici.” 

“Penso che il cervello sia l'anima, non credo alla vita dopo la morte e tanto meno a un paradiso in versione condominiale, dove reincontrare amici, nemici, parenti, conoscenti.” 



Pensieri:saluto


Il Diario Dell'emozione

Un saluto a tutti i miei amici!


Lo Sapevate Che: I Primari Non Si Toccano


Forse i sindacati dei medici dipendenti del Servizio Sanitario nazionale hanno ragione nel voler proclamare uno sciopero nazionale a luglio, per protestare contro il blocco della contrattazione. Forse hanno torto quando si lamentano per difendere i privilegi della struttura dirigenziale ospedaliera. Chissà perché si possono abolire i posti letto ma non i primariati che, nel corso del tempo, sono aumentati quasi dappertutto, a dispetto dell’intera struttura nosocomiale che invece ha subito abbondanti tagli e riduzioni. Prendiamo il Lazio, dove sono stati eliminati 5mila posti letto, “scomparsi” o ridimensionati interi ospedali, chiusi tantissimi reparti. In molte situazioni questi interventi – più attenti al risparmio che alla nazionalizzazione – hanno causato notevoli disagi ai pazienti. Fatto è che i vertici dirigenziali sono rimasti quasi esenti dalla pesante “cura dimagrante”. Perfino in presenza di casi eclatanti, come quello dell’odontoiatrico Eastman dove si contano ben 16 primari per 17 posti letto: in pratica ogni malato ha il suo primario personale. Situazioni simili vanno cambiate? Sì, senza dubbio. Anche per non fare dire ai cittadini che “i medici sono una casta”.

g.pepe@repubblica.it – La Repubblica – 25-6-13

Lo Sapevate Che: Politici e Giornalisti....


Politici E Giornalisti:
Quelle Sceneggiate Indecorose

Ci sono immagini, quando accendo il televisore e guardo il
telegiornale, che profondamente
mi dispiacciono. Un uomo politico attraversa una piazza, si dirige verso il parlamento. E un drappello di persone lo circonda, lo segue passo passo, protende un microfono verso di lui, gli rivolge domande. Le reazioni dell’uomo politico variano, secondo le circostanze, e secondo il carattere. Ma se cerca di tirare diritto, le persone intorno a lui diventano sempre più aggressive. Si dirà: aggressioni del genere (aggressioni in senso figurato, ma solo fino a un certo punto) avvengono intorno a uomini politici di secondo piano, quelli davvero importanti arrivano in automobile e sono protetti. Ma questo non è del tutto vero: anche ministri in carica sono attorniati e presi di mira. Alcuni, invece di sottrarsi all’accerchiamento, stanno al gioco.
Ebbene: secondo me, scene di questo genere sono da terzo mondo, quel terzo mondo che sempre ci lambisce e ci perseguita, come un incubo: non riusciamo a sfuggirgli. I giornalisti e i telecronisti che partecipano alle sceneggiate (con il contorno di fotografi, nei casi più importanti: e per lo spirito di iniziativa sono imbattibili) fanno il loro mestiere, sono giustificati: se un collega si lancia all’inseguimento, col taccuino o col microfono alla mano, gli altri sono costretti a imitarlo. Fa parte del mestiere. E’ l’uomo politico che dovrebbe opporsi alla sceneggiata, a salvaguardia di quel po’ di prestigio, di quel po’ di immagine che ancora sia in grado di salvare, coi tempi che corrono. Deputati, senatori, ministri: un po’ di dignità!
Ma a pensarci: questi personaggi sono gli stessi che, nel parlamento, si scambiano insulti, magari si aggrediscono. Sono gli stessi che, in un  pubblico dibattito, non permettono all’interlocutore di pronunciare tre parole senza interromperlo e senza sopraffarlo. Sono gli stessi che litigano, chiassosi….
Forse, come si suol dire, il male è all’origine (è nel manico): non c’è niente da fare”.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica – 21-6-13


Delizia del Palato!...


Mousse di Melone

Per 4 persone

350 gr di polpa di melone, gr 200 di latte concentrato non zuccherato e parzialmente scremato, 3 cucchiaini di caffè d’orzo, 1 albume, 3 fogli di gelatina.

Ammorbidite la gelatina in acqua fredda per 3 minuti. Passate la polpa di melone al mixer con il caffè d’orzo e il latte concentrato. Lasciate riposare la purea ottenuta. Poi prendetene 4 cucchiai e scaldatela sul fuoco dolce in una casseruola, aggiungete la gelatina, ben strizzata e mescolate. Passate questo composto nel mixer per qualche secondo e poi versatelo nella purea di melone. Frullate di nuovo il tutto per 30 secondi. Montate l’albume e incorporatelo alla purea. Suddividete in coppe individuali e prima di servire ponetelo per un’ora e mezza in frigorifero o per 15 minuti in congelatore.


Specialità Con Carne Rossa..


Carne Trita al Forno, Al Kufta, ricetta Araba

Per 6 persone

1 kg di carne macinata (vitello o anche agnello), passata due volte nel tritacarne, 2 cipolle tritate (anche assieme alla carne), 500 gr di pomodori tagliati a fette di 1 cm, 200 gr di salsa di pomodoro già fatta, 2 cucchiaini di fulful bahar (miscela di spezie simile al curry più paprika), 2 cucchiaini di sale, 200 gr di prezzemolo fresco tritato, un rametto di coriandolo fresco, 500 gr di patate tagliate a fette di ½ cm di spessore, 1 cucchiaio di samna (o burro a fiocchetti ) 2 cucchiai di olio, 50 gr di pinoli, 1 limone spremuto. 0lio, sale.

Mescolare direttamente nella teglia per la cottura al forno la carne con il prezzemolo, il coriandolo, la cipolla, il sale, le spezie e l’olio. L’impasto ben amalgamato ai stende nella teglia con il palmo della mano fino ad ottenere uno spessore di 1 cm al massimo, lasciando un po’ di spazio tra la carne e il bordo della teglia. Fare cuocere in forno preriscaldato a 250°, con calore sopra e sotto, per 20 minuti. Nel mentre fare friggere le patate nell’olio. Fare scaldare la salsa pronta di pomodoro aggiungendo anche le fettine del pomodoro fresco, unire il succo di limone, il sale e le spezie rimanenti e mescolare bene. Togliere la teglia dal forno, coprire la carne con le patate fritte e i pomodori a fette con la salsa di pomodoro, in modo da coprire tutto lo strato di carne. Guarnire con i pinoli e infornare di nuovo per¼ d’ora a 200° , sempre con calore sotto e sopra, finché i pinoli e i pomodori a fette siano dorati. Servire appena sfornato e accompagnare con pane o riso.

Frittura di Bollito di Manzo con Rucola

Per 4 persone

350 gr di bollito di manzo, 6 fette di pancarré private dalla crosta, 2 uova, 4 pomodori maturi, un mazzetto di rucola già sfogliata e lavata, olio, sale, pepe.

Tagliare il bollito a fette sottili. Passare il pancarré al mixer in modo da sbriciolarlo. Battere le uova in una scodella con un pizzico di sale e pepe. Immergere singolarmente le fettine di carne prima nell’uovo e poi passarle nel pane. Ripetere fino ad esaurimento degli ingredienti. Lavare i pomodori, e ridurli a dadini, Fare friggere le fettine impanate in una padella con abbondante olio caldo in ebollizione. Quando sono dorate da entrambe le parti, sistemarle su carta assorbente in modo da perdere l’olio in eccesso. Condire i pomodori in una terrina con mezza rucola, tagliata a pezzetti corti, un pizzico di sale e un filo d’olio. Servire la frittura con la rucola tagliuzzata e l’insalata preparata.

venerdì 28 giugno 2013

Pensieri: Saluto

Sulle Strade Del Cuore



Nessuno ha amore più grande di colui che sa rispettare la libertà dell’altro. 
(Simone Weil)

Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto


Ottimista sempre

Il nuovo giorno è tuo, t’appartiene, nessuno te lo può portare via... Puoi farne ciò che vuoi... Puoi farne un capolavoro o un fiasco... Perché sei Tu il soggettista… Perché sei Tu il regista… Perché sei Tu il protagonista... La vita è fatta di tanti nuovi giorni: tutti da inventare, tutti da vivere,tutti da godere... Alzati dalla poltrona di prima fila!... e sali sul palcoscenico della tua vita!!!

Buona Giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: Macchie sulla Pelle...


Macchie Sulla Pelle, Ultimo Avviso
Trattamenti Prima Dell’Abbronzatura

L’Idea della tintarella abbinata bisogno di vedersi (e sentirsi) in perfetta forma, suona quasi pleonastica. Perché implicito nello stesso esporsi al sole il desiderio di esibire (ovviamente, per i più attenti al proprio aspetto) una pelle fresca, liscia e priva di antiestetiche macchie. E, in egual misura di mostrare un corpo il più possibile tonico, con glutei antigravitazionali, pancia piatta, gambe scolpite. Considerata la corsa contro il tempo,  le “armi” più efficaci sono i trattamenti o i piccoli interventi estetici che prevedano tempi di recupero rapidi, così da non interferire con l’imminente esposizione agli UV. Tra gli step base: prima dell’abbronzatura, l’obiettivo è, paradossalmente, restituire candore alla pelle, schiarendo le macchie ereditate dalle precedenti esposizioni al sole (anche della scorsa estate), o a causa di una gravidanza (cloasma) o dell’aging.
“In ambulatorio medico si può ricorrere al foto peeling con il laser ad alexandrite o con il Q/Switchet oppure con il laser frazionale. In media occorrono 2 sedute. In alternativa ci sono i peeling leviganti e “antimacchia” con acidi come il glicolico, l’azelaico, il fitico, il cogico o a base di vitamina C. In tutti i casi però, è necessario concludere il ciclo di sedute almeno un mese prima della tintarella”, spiega la dermatologa Marcella Ribuffo, dirigente medico dell’Istituto Dermapatico dell’Immacolata di Roma. Se manca poco alle vacanze o ai primi weekend al mare, o le macchie sono lievi, si può ricorrere ai cosmetici che però danno risultati modesti nell’immediato, come le creme a base di vitamina C o di corbezzolo, da applicare mattino e sera.
Per chi invece, vuole “rinfrescare” il viso, attenuando i segni dell’età (rilassamenti, rughe) l’alternativa soft al lifting chirurgico (da rinviare a estate conclusa, per i lunghi tempi di recupero) sono i fili di sospensione. Per un semplice refresching, quando l’invecchiamento è meno evidente, le alternative sono i filler e la biostimolazione con acido iauronico e/o di cocktail di vitamine e aminoacidi, oppure con il proprio plasma re iniettato), che richiedono come unico accorgimento quello di non esporsi  il giorno successivo al trattamento o fino a riassorbimento degli eventuali ematomi (circa 4-5 giorni)
Sul fronte corpo, per rimodellare e snellire la “pancetta” maschile e le adiposità su fianchi, pancia, gambe femminili, si può ricorrere a tecniche che prevedono, per esempio, l’inserimento sottocute di un ago che contiene una fibra laser, per rompere le membrane delle cellule di grasso, che sono successivamente metabolizzate dal fegato.
“Sono trattamenti di chirurgia soft che permettono di esporsi al sole dopo un mese circa, ma che sono adatti solo per adiposità localizzate non troppo pronunciate. Per queste ultime è indicata la liposuzione classica, un intervento però piuttosto importante e come tale da programmare dopo l’estate”, conclude Rosati.

Claudia Bortolato – La Repubblica – 11-6-13

Lo Sapevate Che: La Grande Depressione

Nella Grande Depressione E’ La Borsa Che Fa La Differenza

Senza saperlo o volerlo, chi stampa soldi per combattere
La grande recessione, e cioè Stati Uniti, Gran Bretagna e ora anche in Giappone, contribuisce alla sperequazione dei redditi tra i super manager e il resto della forza lavoro. E’ quello che risulta da un’analisi condotta sul guadagno medio dei Ceo- i vertici manageriali – delle imprese quotate nel Ftse 100, l’indice di borsa londinese. Nel 2012, il reddito generato dal pacchetto azionario che fa parte delle loro retribuzioni è aumentato dell’8 per cento. A regalare questo bonus è stata, nel mezzo della grande recessione, l’impennata degli indici di borsa anglosassoni, una forza che, inaspettatamente, rema a favore della sperequazione dei redditi.
Da quando è iniziata la guerra ai buoni di produzione miliardari degli anni ruggenti, ai top manager vengono offerti, quale compensazione, pacchetti azionari cospicui il cui valore sale quando salgono le quotazioni in borsa. Senza volerlo, si è creato un nuovo fattore di sperequazione dei redditi tra i Ceo e il resto dei manager, e infatti questi ultimi lo scorso anno hanno avuto un incremento di reddito sei volte più basso. Gli analisti concordano che a monte c’è una verità scomoda: il fiume di denaro che si stampa non finisce nell’economia reale ma in borsa, e viene usato per acquistare in primis titoli azionari. Ciò spiegherebbe l’aumento del Ftse 100 nel 2012, anno di dura recessione anche in Gran Bretagna. E’ però vero che il nuovo contante non basta a far gravitare i titoli, nel medio e lungo periodo c’è bisogno di una forte domanda che esiste ancora grazie agli ottimi tassi di crescita dei Paesi emergenti.
La globalizzazione continua così a stupirci con le sue molteplici forme canaglia.

Loretta Napoleoni – Venerdì di Repubblica – 21-6-13

Venerdì: Speciale Pesce...



Zuppa di Cozze e Peperoni

Per 4 persone

2 kg di cozze, 2 pomodori maturi, un peperone verde, 2 spicchi d’aglio, uno scalogno, un ciuffo di prezzemolo, vino bianco, olio, sale e pepe.


Lavate accuratamente le cozze, spazzolandole a lungo sotto l’acqua corrente ed eliminate anche le barbette. Sbollentati i pomodori, sbucciateli, tagliateli a dadini e lasciateli a perdere in un colino, l’acqua di vegetazione. Sbucciate l’aglio e lo scalogno e tritateli. Lavate il peperone e privatelo dei semi e dei filamenti bianchi interni, tagliatelo a dadini piccoli. In una padella capiente, versatevi 2 cucchiai d’olio e fatevi appassire a fuoco dolce il trito di scalogno e aglio, unitevi le cozze, coprite e fatele aprire portando il fuoco a fiamma vivace. Togliete il coperchio, bagnate con ½ bicchiere di vino bianco e unite una macinata di pepe. Fate attenzione a che tutti i mitili si siano aperti, diversamente eliminate quelli rimasti chiusi. Mettete le cozze, prelevandole con un mestolo bucato, su un grande piatto di portata e cospargetele con la dadolata di pomodori e peperoni, che avrete preventivamente riunito in una ciotola e condito con il fondo di cottura delle cozze che avrete filtrato da un colino coperto da una garza, riscaldato al fuoco e leggermente salato. Cospargete di prezzemolo tritato e accompagnate con crostoni di pane casereccio abbrustoliti sotto il grill. 


Torta di Acciughe Farcite

Per 6 persone

800 gr di acciughe, farina, 2 cipolle, pane grattugiato, prezzemolo, 3 spicchi d’aglio, olio, sale, pepe.

Spinate 800 gr di acciughe, apritele a libro, sciacquatele, asciugatele e passatele nella farina. Sbucciate 2 cipolle, tritatele finemente, e mescolatele con 90 gr di pane grattugiato, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 3 spicchi d’aglio pelati e spremuti, una presa di sale e una macinata di pepe. Scaldate in una padella antiaderente 2 cucchiai d’olio, fate uno strato di acciughe, coprite con metà del trito preparato, fate un altro strato di acciughe con quelle rimaste e ricoprite col residuo trito di verdure. Cuocete per 5 minuti a fiamma media. Girate il tutto con l’aiuto di un piatto o di un coperchio, cuocete ancora 5 minuti e servite.


Crocchette di Merluzzo

Per 6 persone

600 gr di filetti di merluzzo, 600 gr di patate, 1 tuorlo d’uovo, 1 uovo intero, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, un pizzico di noce moscata, olio, sale e pepe.


Fate lessare in acqua i filetti per pochi minuti, finchè diventano teneri. Fate bollire per 20 minuti le patate con la buccia, pelatele mentre sono ancora calde. Mettete la polpa delle patate in una terrina, schiacciatela e incorporatevi il tuorlo d’uovo e l’uovo intero, assieme al merluzzo sfilettato e sminuzzato. Insaporite con prezzemolo tritato, noce moscata e pepe macinato. Aggiustate di sale. Mescolate bene e formate delle polpette che poi appiattirete con il palmo della mano. Fate scaldare abbondante olio in una padella e fatevi friggere le crocchette, che dovranno risultare ben dorate da tutte e due le parti. Fate assorbire l’olio in eccesso posandole su carta assorbente da cucina. Servite subito calde. 

giovedì 27 giugno 2013

Pensieri: Saluto


Foto Liana -


"Niente e' piu' forte del legame che unisce madre-figlia. Unione di abbracci stretti, come corde annodate, legate, per tutta la vita, ed oltre"...liana

Buona serata a tutti!




Pensieri: Saluto


Roberto Tona - Foto di Raggio di Sole

Buona Giornata a Tutti!

Lo Sapevate Che: Cancro Da Sesso Orale...

Cancro da Sesso Orale
Caccia al Virus Mutante

Hpv
Dal summit mondiale le novità sul tumore che ha colpito l’attore Michael Douglas
L’oncologo Airoldi: prevenzione e cure

Chicago. “Ho avuto un cancro della bocca grave, ma sono guarito. Mi è venuto facendo sesso orale”. La confessione del premio Oscar Michael Douglas, giunge a Chicago nel corso del recente summit degli oncologi americani (Asco), con 30 mila specialisti da tutto il mondo. La notizia è accolta con grande favore perché interventi di questo tipo stimolano sia la diffusione di informazioni utili alla prevenzione che il finanziamento delle ricerche. L’incidenza del tumore orofaringeo da Hpv (lo stesso virus che causa il rumore del collo dell’utero) negli Usa, secondo varie ricerche presentate anche qui all’Asco, è in drastico aumento: tra il 1988 e il 2004 l’incremento è stato del 225%, salendo da 0,8 a 2,6 casi per 100.000 residenti. Se non si ostacola la tendenza, tra pochi anni i casi di tumore dell’orofaringe supereranno quelli del collo dell’utero. “ E di corretta informazione e di ricerca ce n’è molto bisogno”, commenta Mario Airoldi, direttore dell’Oncologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, presente a Chicago.
Qual è la situazione in Italia?
“Mancano ancora dati precisi, ma vediamo un notevole aumento dei casi. Ci aspettiamo nei prossimi anni che l’incidenza dei tumori orofaringei da Hpv salga dal 15% degli anni 80 al 70% nei prossimi anni come è stato già in Svezia”.
La causa di questa ondata epidemica?
“Alla base vi è l’Hpv, in particolare il ceppo 16, lo stesso virus causa del cancro della cervice uterina. Oltre che sulle mucose sessuali, è presente anche sulla pelle circostante e da l’ passa da soggetto a soggetto. Il profilattico infatti, limita ma non annulla il rischio di contagio. Da sempre è diffuso in tutta la popolazione, che in genere lo elimina in pochi anni con l’immunità. Innesca un tumore solo in alcuni soggetti predisposti, per costituzione genetica e/o per crollo immunitario da stress”.
S’è parlato di modificazioni dei comportamenti sessuali.
“Più probabile invece che si sia verificata una mutazione degli Hpv, ceppo 16 in particolare, che li ha resi più capaci di  innescare il cancro. E’ insorta in Svezia. Da lì l’aumento del tumore virus-indotto è passato negli Usa e poi in Europa, dove vi è ora l’incremento dei casi”.
Sono curabili?
“Per fortuna l’85% dei malati guarisce con cure mediche e radioterapia. Solo nel 15% recidiva e richiede l’asportazione, con mutilazioni spesso invalidanti perché queste strutture anatomiche sono determinanti per parlare, inghiottire e bere. Proprio per questo è importante distinguere i tumori dell’orofaringe da Hpv, dagli altri, che richiedono sempre l’asportazione, perché insensibili alle cure mediche. Si rischia di rendere invalido grave un malato che poteva invece essere ben curato con le sole cure mediche”.
Prevenzione?
“Purtroppo il vaccino anti Hpv, che protegge proprio dai cappi 16 e 18, pur essendo da tempo gratuito per le ragazze, ha raggiunto una copertura insufficiente per essere un buon ostacolo alla diffusione dell’Hpv. Si sta valutando anche l’opportunità di vaccinare i maschi”.
Arnaldo D’Amico – La Repubblica – 11-6-13



Lo Sapevate che: Se Papa Francesco Tira Il Sasso e Nasconde La Mano


Papa Francesco il 12 giugno scorso ha esordito così: “San Pietro non aveva un conto in banca e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato
al mare a pescare un pesce e a trovare la moneta dentro al pesce, per pagare…Il Vangelo va annunciato con semplicità e gratuità…La testimonianza della povertà ci salva dal diventare organizzatori, imprenditori…Si devono portare avanti le opere della Chiesa, e alcune sono un po’ complesse…ma con cuore di povertà, non con cuore di investimento o di imprenditore”.
Qualche giorno prima, l’8 giugno, a Ginevra, nel suo intervento alla 23esima sessione ordinaria del Consiglio dei diritti dell’uomo, dedicata alla violenza contro i cristiani, il rappresentante della Santa Sede aveva ricordato alcuni dati relativi al servizio alla “famiglia umana” svolto nel mondo dalla Chiesa Cattolica: “ Nel campo educativo gestisce 70.544 asili con 6.478.627 alunni; 92.847 scuole primarie con 31.151.170 alunni; 43.591 scuole secondarie con 17.793.559 alunni. La Chiesa educa anche 2.304.171 allievi negli istituti superiori e 3.338.455 studenti universitari. I centri caritativi e sanitari della Chiesa nel mondo comprendono: 5.3°5 ospedali, 18.179 dispensari, 547 case di cura per malati di lebbra, 17.223 case per anziani, malati cronici o disabili, 9.882 orfanotrofi, 11.379 nidi, 15.327 consultori matrimoniali, 84.331 centri di riabilitazione sociale e 9.391 istituzioni caritative di diverso genere.
A questi dati bisogna poi aggiungere i servizi d’assistenza svolti nei campi profughi”. Se poi il sostantivo Chiesa viene esteso alle opere che tutte le altre confessioni cristiane intrattengono nei cinque continenti, le cifre lievitano vertiginosamente.
Forse è proprio per questa presenza nell’assistenza che, nella Chiesa senza aggettivi confessionali, ha proseguito il rappresentante della Santa Sede presso le organizzazioni Onu di Ginevra, “si stima che oltre centomila cristiani vengano uccisi per qualche motivo legato alla loro fede”; un morto ogni cinque minuti. D’altronde nel 2008, papa Benedetto, aveva detto: “Quando i cristiani sono veramente lievito, luce e sale della Terra, diventano anche loro, come avvenne per Gesù, oggetto di persecuzioni; come Lui sono “segno di contraddizione”. La convivenza fraterna, l’amore, la fede, le scelte in favore dei più piccoli e poveri, che segnano l’esistenza della Comunità cristiana, suscitano talvolta un’avversione violenta”. “La  Chiesa non si amministra con le Ave Maria” affermava l’arcivescovo Paul Marcinkus. La citazione è brutta, la sostanza resta: con chi ce l’ha papa Francesco? Può un Papa lanciare il sasso e poi nascondere la mano?
Filippo Di Giacomo – Venerdì di Repubblica – 21-6-13


Parlando di: Cous Cous...


Cous Cous al Pomodoro e Erbe Aromatiche, ricetta Araba

Per 4 persone

200 gr di cous cous precotto, 4 pomodorini maturi, 1 cipolla di Tropea, 1 spicchio d’aglio, semi di coriandolo, 100 gr di olivette liguri, succo di limone, 4 cucchiai di erbe aromatiche (menta, coriandolo, prezzemolo, erba cipollina), olio, sale.

In una casseruola portate a ebollizione 2 dl di acqua, salatela, toglietela dal fuoco, versatevi 200 gr di cous cous precotto. Lasciatelo gonfiare per circa 15 minuti e sgranatelo con la forchetta. Scottate per pochi minuti 4 pomodorini maturi in acqua bollente, quindi spellateli togliete i semini e fateli a dadini. Sbucciate una cipolla di Tropea e uno spicchio d’aglio e tritateli; fateli soffriggere in una padella antiaderente con 3 cucchiai d’olio, unite un cucchiaino di semi di coriandolo pestati e il cous cous, cuocete mescolando con un cucchiaio di legno per 2 minuti. Unite i pomodori, 100 gr. di olivette liguri, il succo di un limone e 4 cucchiai di erbe aromatiche (menta, coriandolo, prezzemolo, erba cipollina) e mescolatelo. Cuocete mescolando per 2-3 minuti. Servite tiepido.



Cous Cous Zora di Carne, ricetta Africana

Per 4 persone

6 etti di carne da spezzatino ( vitello, manzo, agnello, tacchino, coniglio ), un mazzetto di prezzemolo 1 porro, 1 cipolla, 2 pomodori maturi, 2 coste di sedano, 2 carote, ½ cavolo verza, 2 patate, piccole confezioni di legumi già cotti tipo piselli, ceci, fagioli, 300 gr di cous cous non precotto, olio, sale e pepe. Doppia casseruola da cous cous.

Nella casseruola (non forata), soffriggere in 3 cucchiai d’olio il porro a pezzi, la cipolla a fette, i pomodori pelati e ridotti a tocchettini, il prezzemolo sfogliato e tritato grossolanamente. Aggiungere acqua a ¾ della casseruola. Dopo 8 minuti aggiungere le coste di sedano e le carote a pezzi. Coprite e lasciar cuocere. Nel mentre in un recipiente grande mettete il cous cous e bagnatelo con acqua, poco alla volta, per ¼ d’ora. Mettete poi il cous cous nella parte superiore forata della casseruola. Cuocere per 20 minuti insieme alla verdura sottostante. Rimettere il cous cous nel recipiente di prima e ribagnare nuovamente con acqua, rigirandolo man mano. Rimetterlo a cuocere nella parte superiore forata. Aggiungere alla carne e verdura, il cavolo verza a filetti e le patate a tocchetti.  Quando le verdure saranno cotte, aggiungete i legumi già cotti scolati dalla loro acqua e sciacquati. Togliere il cous cous, rimetterlo nel recipiente grande, condire con olio e sale e rimetterlo a cuocere nella casseruola forata sulla verdura ancora per 1/4 d’ora. Servire nel piatto di ciascun commensale, del cous cous bagnato col brodo e accanto carne e verdura a piacere.


Cous Cous di Gamberi, ricetta di Tahiti

Per 6 persone

gr 300 di cous cous a cottura rapida, 120 gr di fagiolini, 150 gr di carote, 2 cipollotti, 300 gr di code di gambero, Tabasco, 100 gr di cocco fresco, olio, sale e pepe.

Versare il semolino in una ciotola capiente, irrorarlo con un bicchiere d’acqua e metà bicchiere di olio, mescolare e lasciare riposare per mezz’ora. Raschiare le carote, lavarle e tagliarle a pezzi. Pulire i cipollotti, eliminare le parti più dure e tagliarli a rondelle. Spuntare i fagiolini, togliere l’eventuale filo, lavarli e tagliarli a pezzetti. Tagliare il cocco, pulito dalla scorza, a lamelle sottili che dividerete a listerelle. Sgusciare le code di gambero, privarle del budellino intestinale nero e lavarle. Unire le verdure preparate al cous cous, insaporire con sale e pepe, mescolare gli ingredienti, versare il cous cous nella cuscussiera, ( oppure nel cestello a vapore, foderato con un canovaccio a trama larga inumidito ), e far cuocere scoperto per mezz’ora. Togliere il cous cous dal fuoco, versarlo nel piatto di portata, unire il cocco a listerelle, irrorarlo con 4 cucchiai d’olio, qualche goccia di Tabasco, mescolare, servire caldo o tiepido.

mercoledì 26 giugno 2013

Pensieri: Saluto


Sulle Strade Del Cuore

La vita umana è bellissima, ma molto breve. Breve come le gocce di rugiada che appaiono al calar della notte, scintillano all'alba e si dissipano con il calore del sole. Ciascuno di noi vive all'interno di una piccola parentesi di tempo. Ci lasciamo prendere da così tante attività, che perdiamo di vista il mistero che circonda l'esistenza. 
(Augusto Cury)

Buona Serata a tutti!

Pensieri: Saluto


Marilena Boscarino - Foto di Spazio Cultura


Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci deve essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.

BUONA GIORNATA A TUTTI!

Lo Sapevate Che: La Decrescita Felice...


(…)
Nella grave crisi ci rimane la nostra intelligenza, la
Creatività, la spiritualità, restando sempre vigilanti e militanti per il bene comune, che è tuttora limitato da una democrazia autoritaria.


Il bene comune: è una condizione fondamentale, l’unica strada per crescere, in cui qualunque cittadino è soprattutto persona, cioè soggetto di diritto, il diritto a partecipare per il bene comune.


Continua a prosperare in molti l’errata convinzione che la legge del più forte sia una verità intoccabile. La sovranità popolare viene prima del mercato, dei giochi in borsa, delle corruzioni a macchia d’olio.


(…)

Don Gallo Social Club – Breviario di Strada

Lo Sapevate Che: Un Figlio...


Un Figlio Vuol Dire Lasciarsi Cambiare La Vita

Scrive la psicoanalista Jeanne Van de Bousck: “Mentre l’educazione di un figlio richiede dai 15 ai 18 anni, l’educazione dei genitori può durare mezzo secolo e più”

Sono un infermiere in servizio presso un Pronto Soccorso pediatrico e talvolta mi chiedo: che cosa rappresenta per un genitore la salute del proprio figlio? Nei comportamenti, nello sguardo e nelle preoccupazioni dei neogenitori leggo tutto lo smarrimento, il senso d’impotenza e la mancanza di informazione di coppie che, a quanto pare, in 9 mesi di attesa non hanno ritenuto di doversi preparare all’accudimento del nascituro. Mamme che alle prime difficoltà rinunciano all’allattamento al seno privando il loro figlio di enormi benefici scientificamente dimostrati ed esponendolo a problemi di salute nell’età adulta. Bambini appena più grandi già considerati piccoli adulti, che vengono incolpati se s’ammalano e si pretende che riordino quale medicine stanno prendendo perché i loro genitori, magari separati, non si parlano, o i nonni, con cui passano gran parte del tempo, lo scordano. E’ vero che  il lavoro precario non prevede assenze per la malattia dei figli, ma noto che i genitori preferiscono venire da noi in orari impensabili, dopo che la mamma è tornata dalla palestra o il papà dallo stadio. Pare che molti genitori prima usino i figli per dare un senso alla propria vita, poi trascurino il compito basilare di preservare la loro salute.
Marco

Siccome per aver un figlio basta seguire le leggi di natura, molti genitori pensano che anche la sua nascita e la sua crescita siano un processo del tutto naturale. E invece così non è, perché la nascita di un figlio genera, in chi l’ha messo al mondo, la “genitorialità”. Una dimensione spesso sconosciuta ai genitori, che continuano a essere ciò che erano prima di mettere al mondo il figlio, senza la più pallida idea che quella nascita esige da loro una radicale trasformazione nel loro modo d’essere e di rapportarsi tra loro.
Persuasi che essere buoni genitori è sufficiente l’amore che provano per i figli (per giunta l’amore come lo intendono loro, e spesso non come i figli lo vorrebbero), molti genitori restano quel che sono, solo con un piccolo personaggio in più per casa, senza la minima consapevolezza che il sopraggiunto chiede una trasformazione radicale delle loro relazioni, Di questa inconsapevolezza, più delle madri, sono vittime i padri, il cui contributo fisiologico per mettere al mondo il figlio è stato così insignificante, rispetto ai nove mesi di gravidanza che impegnano la madre, da non richiedere alcuna trasformazione della loro personalità.
Incapaci di trasformarsi, sia i padri sia le madri si appoggiano a quegli schemi tradizionali che prevedono il padre come il soggetto che lavora e mantiene la famiglia e la madre come il soggetto che, lavori o non lavori fuori casa, deve in ogni caso prendersi cura della famiglia.
Assolti questi compiti, i due si sentono “buoni genitori”, mentre buoni non sono perché, anche se non sono bugiardi, infedeli, gelosi, viziosi, drogati, delinquenti, sadici, stremati o semplicemente assenti, con la nascita del figlio non sono minimamente cambiati. Pensano di doverlo crescere ed educare secondo la loro visione del mondo senza farsi interrogare dalle esigenze, dalle curiosità, dalle domande che il figlio pone e che si fanno palesi già dai primi giorni di vita, con grida che terrorizzano i genitori, diarree e vomiti per palesare il rifiuto di cibo, insonnie che implorano più attenzione.
E allora che fanno i genitori che si sono trovati tali nel giro di poche ore, subendo loro il “trauma  della nascita” senza essere stati minimamente preparati?  Corrono da lei e da quanti come lei lavorano nelle strutture sanitarie, per affidare ai medici la soluzione di problemi che non hanno saputo affrontare, mai sfiorati dall’idea che, se è vero che sono i genitori a generare un figlio, è altrettanto vero che il figlio genera i genitori.
Ma quando i padri e le madri che non si lasciano generare dal figlio, e io direi anche “educare”, come possono considerarsi buoni genitori, se sono incapaci persino di rinunciare al sogno che ritraeva un figlio secondo i loro desideri, senza guardare con attenzione, cura e amore chi quel figlio è per davvero, quale la sua indole, che non sempre coincide col sogno che i genitori, incapaci di cambiare, a suo tempo s’erano fatti di lui?
umbertogalimberti@repbblica.it – Donna di Repubblica – 22-6-13