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giovedì 31 maggio 2012

Pensiero: No Parata!




Perchè il nostro Presidente non può fare anche lui la stessa cosa, e risparmiare soldi di cui abbiamo bisogno in questo difficile momento di crisi e conomica,a cui si agiunge il rovinoso terremoto che ancora non si ferma....

Pensiero: Saluto




Buona Giornata a tutti, che sia una giornata buona anche per tutta la popolazione che da giorni
è colpita da scosse sismiche. Auguro che torni la calma, la serenità e una vita senza ulteriori traumi.

Lo Sapevate Che: Un Partito Con Ideali Spenti...


Perché Un Partito Con Ideali Spenti Non Può Risorgere

I partiti, i partiti…non si parla d’altro, ormai. Si dice che sono corrotti, che sono inefficienti, che sono la causa di tutti i mali.

E tutti li esortano a ravvedersi, a mettere giudizio. Avremo le elezioni nel 2013, se non prima: presto, presto, ravvedersi subito, il tempo stringe. Ci riusciranno? Se lo chiedono tutti: e qualcuno chiede perfino a me, sebbene io non sia né sociologo né politologo, che cosa prevedo. Il mio mestiere è raccontare quel che succede e (quando ci riesco) perché succede : non è prevedere quel che succederà. Però una profezia oso farla: è impossibile che i partiti oggi esistenti siano in grado di ravvedersi.
Chiediamoci innanzi tutto, se vogliamo capire quel che succede, perché i partiti sono in crisi. Ed ecco una possibile risposta: sono in crisi perché non è più valida la ragione per cui sono nati. All’origine di ogni partito politico c’era infatti un grande ideale: la libertà dei cittadini, la fine dei privilegi, la giustizia, l’uguaglianza: Liberté, égalité, fraternité…Gli  uomini, quando credono in un ideale, mettono in seconda linea il tornaconto personale. Il che non significa che nei partiti di ieri fossero tutti santi: ma i capi carismatici davano un buon esempio, diffondevano il senso del dovere, lo spirito di sacrificio. Oggi le grandi ideologie, il liberalismo, il socialismo, il comunismo, sono decadute. E’ affievolito anche lo spirito religioso, che ispirava a sua volta un movimento politico. Gli ideali sono spenti. E’ per questo che primeggia l’interesse materiale: la tangente, la vacanza ai Caraibi, il conto in Svizzera. Gli uomini animati da un ideale sono capaci di grandi cose: senza ideali possono diventare meschini.
Su questo è vero, i partiti nati intorno agli ideali ormai dimenticati non possono risorgere. Ed ecco comparire sulla scena uomini la cui sola credenziale è la capacità di governo, per dare ai cittadini panem ed circenses. Ecco dunque il cesarismo, o populismo che dir si voglia.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica – 18-05-12                            

Oggi Specialità Con Melanzane...



Melanzane e Verdura Al Forno

Per 4 persone

2 melanzane lunghe di media grandezza, 2 scalogni, 3 carote, 1 scatola di piselli al naturale in scatola, 2 cucchiai di polpa di pomodoro, 1 cucchiaio di curry, 150 gr di crema di latte, prezzemolo, 1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato, olio, sale.

Lavare le melanzane, tagliarle a metà per il lungo e incidere la polpa con dei tagli. Farle cuocere a vapore con la parte tagliata rivolta verso il basso per 15 minuti. Toglierle, appoggiarle su un piano di lavoro e lasciarle intiepidire. Prelevare la polpa interna di ciascuna melanzana, facendo attenzione a non rovinare il fondo e le pareti del “guscio”. Pulire le carote e gli scalogni. Tagliare a rondelle fini le carote e a fettine sottili gli scalogni. Tritare anche parte della polpa tolta alle melanzane. In una padella con 3 cucchiai d’olio caldo, unire lo zenzero e il curry, tostare per qualche secondo, sempre mescolando. Unire le verdure preparate, i piselli scolati dal liquido la polpa delle melanzane e la polpa di pomodoro. Salare e far cuocere a fiamma bassa per 5 minuti, sempre mescolando. Versare la crema di latte, alzare la fiamma e dopo 2 minuti spegnere. Riempire le mezze melanzane con le verdure. Appoggiarle in una pirofila, versandovi il fondo di cottura. Al momento di servirle, preriscaldare il forno a 180° e infornarle per 5 minuti circa. Toglierle dal forno e distribuirvi in superficie il prezzemolo rotto grossolanamente con le mani.



Melanzane In Carrozza

Per 4 persone

1kg e mezzo di melanzane, 300 gr di mozzarella, 2 uova, un ciuffo di basilico, parmigiano grattugiato, olio, sale.

Lavate le melanzane, spuntatele, asciugatele e tagliatele a fette di ½ cm di spessore. Fatele friggere in una padella con 4 cucchiai d’olio bollente, cuocendole solo per metà cottura. Scolatele su carta assorbente da cucina. Affettate la mozzarella, pulite e lavate il basilico, lasciando le foglie intere. Prendete una fetta di melanzana, copritela con 1 fetta di mozzarella,(che dovrà essere più piccola della fetta di melanzana) 1 foglia di basilico e richiudete con un’altra fetta di melanzana. Sbattete 2 uova con un pizzico di sale. Passate le melanzane, pressandole bene con le mani, prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Friggetele nell’olio caldo, girandole delicatamente per farle ben dorare. Scolatele su carta assorbente da cucina, salatele e servitele calde.



Melanzane In Teglia

Per 4 persone

4 melanzane, 2 pomodori maturi, 1 spicchio d’aglio, 10 foglie di basilico, una manciata di prezzemolo, 6 cucchiai d’olio, sale, pepe.

Lavate le melanzane, tagliatele a metà per il lungo, salatele. Con un coltello praticate delle fessure nella polpa che riempirete con un trito di aglio , pomodoro, basilico e prezzemolo. Mettete le melanzane in una teglia oliata. Irroratele in superficie con olio, sale e pepe. Mettete la teglia in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Servirle sia calde che fredde.

mercoledì 30 maggio 2012

Pensiero: Saluto




E se siete tristi consolatevi con questa stupenda natura!

Pensieri: Saluto




Buongiorno amici, che sia una giornata migliore di ieri...

Lo Sapevate Che: Per Sfamare Il Pianeta...


Per Sfamare Il Pianeta Serve Una Rivoluzione Mediterranea

Contro i guasti dell’agricoltura estensiva e sprecona, un libro invoca il ritorno al cibo vegetale, di qualità, e alle piccole aziende, dal sud del mondo arrivano idee da copiare, ma il modello ci è molto familiare.

La sfida alimentare del futuro, nutrire fino a dieci miliardi di persone in un mondo alle prese con il cambiamento climatico, la scarsità di acqua dolce, di materie prime e di energia e l’erosione della biodiversità, non verrà vinta da ogm e monoculture, ma dall’integrazione di tecniche biologiche avanzate e antica sapienza contadina. Questa, in estrema sintesi, la ricetta che propone Eating Planet (Edizioni ambiente,pp.352,euro26), un saggio su cibo e agricoltura nato dalla collaborazione fra Barilla Center for Food & Nutrition e Worldwatch Institute, con interventi, fra gli altri, di Tony Allan, Raj Patel, Vandana Shiva e Carlo Petrini. Più che una riedizione della Rivoluzione verde degli anni Sessanta, fondata su un’agricoltura industriale dai forti consumi di energia, acqua e fertilizzanti, occorrerà puntare su un modello simile a quello tradizionale mediterraneo per avere cibo prevalentemente vegetale, di alta qualità e prodotto localmente da piccole o medie aziende.
“Per nutrire tutti e bene non serve aumentare la produzione agricola: i campi forniscono già oggi calorie sufficienti a sfamare 12 miliardi di persone” dice Beneditkt Haerlin, direttore della Fondazione per l’agricoltura del futuro e animatore della campagna Save Our Seeds, volta a evitare che i semi ogm si mescolino con quelli biologici.
“ Il problema vero è che gran parte di questo cibo finisce come mangime per animali o biocarburanti, viene sprecato per consumismo o problemi di conservazione ed è distribuito in modo ingiusto, lasciando un miliardo di persone affamate e rendendone obese un altro miliardo e mezzo”. Soluzioni innovative a questi problemi cominciano ad arrivare, ma non dai laboratori delle multinazionali, bensì, spesso, da ricercatori e agricoltori dei Paesi poveri. Come la “vaccinazione per raccolti” ideata dal nigeriano International Institute of Tropical Agricolture, che inocula un fungo innocuo nei cereali insilati, in modo che non possano essere attaccati da funghi pericolosi. O i Farm Market, dove i contadini vendono direttamente i loro prodotti. Così, per esempio, le indiane del sindacato femminile Sewa coltivano in modo biologico riso e ortaggi, li confezionano e li vendono in città, tenendo i prezzi bassi, pur moltiplicando il loro reddito.
Contro gli allevamenti estensivi, un progetto in Bangladesh ha introdotto invece nelle risaie pesci e anatre, che fanno strage di insetti ed erbacce e forniscono preziose proteine, aumentando le rese agricole del 20 per cento, e il reddito dei contadini dell’8° per cento. In Indonesia, Kenya e Malawi, i cereali e ortaggi vengono coltivati fra alberi “fertilizzanti”, come l’acacia o la tephrosia, che trattengono l’acqua, arricchiscono il terreno di azoto e prevengono l’erosione del suolo.
Quella che è in atto sembra davvero una nuova rivoluzione, non più verde-petrolio ma “sempreverde” e più lontana da quella degli anni Sessanta non potrebbe essere.
Alex Saragosa – Venerdì di Repubblica 16-05-12











Speciali Sformati E Piatti Con Formaggi E Uova



Tortino Di Uova, Nishoku Tamago, Ricetta Giapponese

Per 4 persone

6 uova sode, 2 cucchiai di zucchero, sale. Per accompagnare cipollotti tritati.

Tagliare a metà le uova sode separando il tuorlo dall’albume. Frullare l’albume con 1 cucchiaio di zucchero e ¼ di cucchiaino di sale. Fare lo stesso con i tuorli. Sul fondo di una teglia di cm 15 di diametro, foderare con la carta da forno, e distribuire l’impasto di albumi pressandolo un poco, poi distribuirvi sopra l’impasto dei tuorli. Prendere una pentola che possa contenere comodamente la teglia, mettervi la quantità sufficiente per fare cuocere a bagnomaria e portare l’acqua a ebollizione. Mettere la teglia nel bagnomaria, coprendola con un telo e appoggiandovi sopra un piatto. Fare cuocere per 5 minuti a fuoco medio. Togliere la teglia dal bagnomaria, lasciare intiepidire. Dividere il tortino in 8 porzioni e servirne 2 per piatto, accompagnando con i cipollini tritati finemente.


Rotolo Di Formaggio E Erbette

Per 4 persone

6 uova, 300 gr di farina, gr 150 di erbette, gr 250 di emmental grattugiato, gr 200 di spek, un albume, olio, sale.

Lavare, scottare, tritare finemente le erbette, metterle in una terrina, mescolarle a 3 uova, 200 gr di emmental grattugiato e allo spek a dadini. Salare, mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Impastare la farina con le uova rimaste e sale, una sfoglia, stenderla con il mattarello, ad una altezza di 3 mm., disporvi sopra l’impasto di erbe. Arrotolare la sfoglia, sigillando bene i lati. Spennellare il rotolo con l’albume, avvolgerlo in un canovaccio bianco e cuocerlo in acqua, a bagno maria, per un’ora circa. Levare il canovaccio e lasciare raffreddare. Prima di servire, ungerlo con un po’ di olio e cospargerlo con l’emmental rimasto. Tagliare a fette e metterlo su un piatto da portata.


Polpettone Di Formaggio E Verdure

Per 4 persone

1 kg di coste, 4 uova sbattute, etto di crostini abbrustoliti nel forno con pepe, 50 gr di semi di girasole, 200 gr di formaggio provolone o caprino a cubetti, 100 gr di panna, parmigiano grattugiato, maggiorana, burro, olio, sale. Per servire salsa al cren.

Lavare e scottare le coste in acqua salata in ebollizione. Scolarle e tagliarle pezzi di 2 cm. Mescolarle con tutti gli altri ingredienti, aggiungere le spezie, il parmigiano grattugiato e il sale. Versare l’impasto ottenuto in uno stampo da plum cake, precedentemente foderato con carta da forno, unta con il burro. Fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. Servire con una salsina al cren.

martedì 29 maggio 2012

Pensieri: In Onore di Ferruccio Parri


La Lezione Viene Dal Passato

Ferruccio Parri fu il primo Presidente del Consiglio alla guida di un governo di unità nazionale, in un’Italia ridotta in macerie dalla grande guerra.  Di Ferruccio Parri (1890-1981) il grande giornalista Indro Montanelli raccontò che da presidente del Consiglio dormiva su una branda da campo nella stanza vicina al suo studio; per i suoi pasti si accontentava di panini al salame; non voleva scorte, tanto meno auto blu di rappresentanza. Ogni sera andava a comprare i francobolli per la sua posta privata. Anche quando, nel 1963, fu nominato senatore a vita, viaggiava di notte per risparmiare i soldi dell’albergo…..
Questa è l’Italia che piace. Questa è l’Italia da far conoscere ai giovani per dire che non hanno tutti i torti coloro che sostengono che per fare passi avanti, sovente bisogna fare passi indietro, per non fare passi falsi
Maggio 2012 – Bollettino Salesiano

Pensieri: Saluto






La natura, il sole, la vita, che meraviglioso scorcio di giornata! Buongiorno a tutti!

Lo Sapevate Che: Finanziare Idee e Imprese


Finanziare Idee e Imprese? Con La Rete Basta Poco

La disoccupazione giovanile continua a crescere in
Eurolandia,
10,9, per cento alla fine del primo trimestre del 2012. Per trovare un’occupazione i giovani devono inventarsi un lavoro, molti infatti si sono lanciati nelle start-up, imprese nuove. Ma dove trovare i soldi per trasformare idee in iniziative private e far decollare le nuove società? I  governi non hanno le risorse e il modello classico di venture capital è in crisi.
Secondo il Dow Jones Venture Source, un indice che misura questo tipo di investimenti, i venture capital nel 2009 sono scesi del 36 per cento negli Stati Uniti e del 51 a livello mondiale. La Kauffman Foundation ha calcolato che dall’inizio della crisi questa “industria” si è dimezzata.
In America è nato un nuovo modello che si sta diffondendo nel villaggio globale, il crowdfunding: i fondi destinati alle start-up provengono dalla “folla”, e cioè da persone comuni che investono piccole cifre, dieci o cento euro, in progetti che ritengono meritevoli di essere realizzati. Naturalmente la forza del modello è il web dove si raccolgono gli investimenti. Su Kickstarter, un sito dove trovare capitali per finanziare nuovi progetti, Eric Migicovsky, un ingegnere che voleva sviluppare una linea di orologi da polso virtuali, ha raccolto sette milioni di dollari in una settimana. Dal 2011 la quantità di denaro iniettata in società di crowdfunding è aumentata del 259 per cento. Per i giovani creativi c’è speranza.
Lorella Napoleoni – Venerdì di Repubblica 11-05-12

Specialità Con Zucchine...



Polpette Di Zucchine

Per 4 persone

1 kg di zucchine, 80 gr di parmigiano grattugiato, una grattugiata di noce moscata, 4 uova, pangrattato, 250 gr di mozzarella, olio, sale.

Lavate le zucchine, tagliatele a rondelle e fatele cuocere a vapore per 8 minuti. Tritatele finemente. Mettete il trito in una padella e fatelo asciugare a fiamma moderata, per 4 minuti, salate e pepate, unite il parmigiano, una grattugiata di noce moscata, 2 uova e 50 gr di pangrattato. Mescolate e fate raffreddare. Tagliate a cubetti non troppo piccoli la mozzarella. Formate con il composto delle polpette e inseritevi al centro un cubetto di mozzarella. Continuate fino ad esaurimento degli ingredienti. Sbattete in un piatto le due uova, immergetevi le polpette e poi rotolatele nel pangrattato. Friggetele in una padella con abbondante olio caldo e mettetele poi su carta da cucina per far assorbire il grasso in eccesso. Servitele calde.



Sorpresa Alle Zucchine

Per 4 persone

Gr 300 di zucchine, gr 200 di ricotta, 3 uova, gr 120 di gruviera, prezzemolo, burro, sale e pepe.

Pulite, lavate e tagliate a rondelle le zucchine. Imburrate una pirofila rotonda e rivestitene il fondo e le pareti con le zucchine. In una ciotola, sbattete 2 uova, unite la ricotta, prima ammorbidita con un cucchiaio di legno. Amalgamate, mescolando bene, aggiungete il gruviera grattugiato e un cucchiaio di prezzemolo tritato, salate e pepate, mescolate ancora. Versate il composto sulle zucchine nella pirofila e ricopritelo con altre zucchine. Spolverizzate la superficie col sale, mettete qua e là qualche fiocchetto di burro. Coprite la pirofila con carta d’argento. Passate in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. Rassodate l’uovo rimasto, tritate il tuorlo e prima di servire, cospargetelo sulla superficie dello sformato, usando anche la parte bianca, come decorazione.



Zucchine In Scapece Di Nonna Linda

Per 4 persone

500 gr di zucchine medie, 12 foglie di salvia, 1 spicchio di aglio, aceto bianco, olio, sale.

Spuntare, lavare e asciugare con un panno le zucchine. Affettarle ad un altezza di circa 3 mm. Appoggiarle su un canovaccio e lasciarle per ben distese, esposte al sole per una giornata, per farle asciugare; oppure farle essiccare in forno preriscaldato a 50° per circa un’ora. Mettere abbondante olio in una larga padella e farle friggere. Scolarle con un mestolo forato e fare asciugare su carta assorbente per perdere l’olio in eccesso. Pulire, lavare e asciugare le foglie di salvia e triturarle finemente in una ciotola con l’aiuto delle forbici. Tritare finemente lo spicchio d’aglio e unirlo alla salvia. Unire un pizzico di sale, 4 cucchiai d’aceto, 6 cucchiai d’olio e sbattere bene con una forchetta tutti gli ingredienti. Sistemare a strati in un contenitore le zucchine e coprirle con la salsina preparata. Prima di servire, attendere almeno mezza giornata. Mescolare qualche volta la preparazione.

lunedì 28 maggio 2012

Pensieri: Un sogno




La casa dei miei sogni!

Pensieri: saluto




Una giornata positiva e allegra per tutti!

Lo Sapevate Che: Parliamo di Rose...meravigliose rose






Giuppi, Il Nome Della Rosa Che Tutti Vorremmo Avere

Rose, se non ora quando?
Ormai sono tutte
In fiore, dal Nord al Sud,
in vaso e in terra piena,
all’ombra e al sole. E anche se cerchiamo di resistere alla tentazione, una rosa che desideriamo esiste sempre. Se poi è un ibrido di nuovissima creazione, realizzato da Nicola Cavina, fiorentino, rosaista raffinato (www.lerosedinicolacavina.it),    non ci sono dubbi: non l’abbiamo, ma la vorremmo.
L’invito a conoscere e apprezzare Giuppi, questo nome della rosa, viene dall’Orto botanico di Roma, in collaborazione con La conserva della neve, l’associazione che fa capo a Lusi Nesbitt e Maria Cristina Leonardi, specializzata in eventi culturali di botanica giardiniera. Giuppi viene battezzata venerdì 18 maggio, all’interno della manifestazione Era di maggio, quest’anno dedicata ai bonsai. E’ una rampicante nata da un frutto della Alberic Barbier, una meraviglia a fiore bianco crema con una sfumatura limone, grande e semidoppio, della quale i cataloghi dicono “robusta, una delle migliori sarmentose, spettacolare tra gli alberi, ripete qualche isolata corolla in autunno”. “Anche la mia Giuppa” spiega Nicola Cavina “produce grappoli di fiori di media grandezza, doppi, giallo chiaro, profumati. La fioritura è continua fino all’autunno. L’ho dedicata a Giuppi Pietromarchi Sgaravatti in omaggio al suo talento e alla sua passione di giardiniera”. Un omaggio meritato, come si può vedere visitando, quando apre al pubblico, il giardino creato alla Ferriera di Capolbio dove Giuppi risiede (www.giardiniaperti.it).
Quanto alle rose non dimenticate tre appuntamenti: la visita, fino alla fine di giugno, del Roseto Fineschi di Cavriglia (Arezzo), info@rosetofineschi.it); la manifestazione Una Rosa è una Rosa, fino alla fine del mese nel Serrone di Villa Reale, a Monza.
Rossella Sleiter – Venerdì di Repubblica 18-05-12

Oggi Zuppe, zuppe speciali!...



Zuppa Pavese

Per 4 persone

8 fette di pane casereccio, 4 uova, 50 gr. di parmigiano, 60 gr. di burro, sale. Per il brodo: 1,5 lt. di acqua, 2 ossa di manzo da brodo, 1 ala e 1 coscia di pollo, 1 gambo di sedano, 1 cipolla, 1 carota, sale.

Preparate il brodo, lessando in acqua per un’ora le ossa, il pollo e le verdure. Mettete il brodo in frigo e lasciatelo per 1 ora, quindi dopo aver tolto il grasso, che si sarà solidificato in superficie, filtratelo e salatelo. Fate fondere il burro e quando sarà spumeggiante, rosolatevi le fette di pane, facendo attenzione a non romperle girandole. Mettete due fette di pane in ciascun piatto individuale e rompetevi sopra 1 uovo crudo che dovrà rimanere intero. Nel frattempo portate a ebollizione il brodo. Spolverizzate il pane e l’uovo con il parmigiano grattugiato, versate il brodo bollente e salate leggermente. Scaldate il forno a 150° e passatevi per 5 minuti i piatti con la zuppa e servite.



Zuppa Alla Catalana, Ricetta Spagnola

Per 4 persone

300 gr di carne di vitello, 1 lt di brodo di pollo, 2 bustine di zafferano, 40 gr di nocciole e 40 gr di mandorle sgusciate, 2 spicchi d’aglio, cannella, prezzemolo, 8 fette di pane casereccio, 1 cucchiaio di sherry secco, maizena, olio, sale.

Tritare il prezzemolo e mescolarlo alla carne tritata, unire una presa di sale e mescolare bene gli ingredienti. Formare delle piccole polpettine della grandezza di una nocciola. Infarinarle nella maizena e farle friggere in una padella con 3 cucchiai di olio caldo, per 5 minuti, girandole da tutte le parti. Appoggiarle su carta assorbente da cucina a perdere il grasso in eccesso. Mettere nel mixer le mandorle e le nocciole, gli spicchi d’aglio, una presa di sale, un cucchiaio di prezzemolo preventivamente tritato e un pizzico di cannella col un cucchiaio di sherry. Azionare l’apparecchio sino ad ottenere una crema omogenea. Grigliare le fette di pane da entrambi i lati. Mettere 2 fette di pane in ciascun piatto di portata. Portare a bollore il brodo e unirvi le polpettine preparate e il composto di frutta secca. Lasciare riposare 1 minuto, versare nei singoli piatti, sulle fette di pane grigliato.

domenica 27 maggio 2012

Pensiero: saluto




Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto




Buona Domenica a tutti!

Lo Sapevate Che: Passato e Futuro




Un Piede Nel Passato E Uno Nel Futuro

La Cina giovane vive ai ritmi dell’Occidente ma gli antichi costumi sono ancora la regola.

La Cina è oggi un universo indeciso tra la nostalgia per la grandezza passata e l’orgoglio per le conquiste del presente. A ogni passo le tradizioni si scontrano con le novità. La vita degli anziani è totalmente estranea a quella dei giovani. A Pechino milioni di persone conservano le abitudini di un mondo tramontato.
Al mattino escono di casa e vanno nei parchi a ballare, a esercitarsi nelle arti marziali e a concentrarsi con lo yoga. Molti camminano per le strade in pigiama e si infilano la verdura sotto il braccio, senza confezione. Le rive dei laghi a nord della città proibita si animano prima che sorga il sole. Gli uomini pescano con lunghe canne di bambù. Vanno in canoa a raccogliere i fiori di loto, provano con il tamburo il giusto ritmo per le sfide con le barche del drago. Nei luoghi più tranquilli portano a spasso i propri uccelli, affinché si irrobustiscano le zampe e le ali, oscillando dentro le gabbie di legno. Quando incontrano altri proprietari di merli, di canarini o di dracule religiose, si fermano e danno vita a poetici concerti. Portare a spasso gli uccelli in Cina è un’usanza secolare. Serve a restituire un po’ di felicità ad animali tenuti in gabbia, come accade ai grilli in estate. E’ però salutare anche per le persone, costrette a rafforzare polsi e mani, e a trascorrere un po’ di tempo ascoltando gorgheggi prodigiosi. Mentre cani, uccelli e grilli prendono una boccata d’aria, i loro padroni
Giocano a ping pong, o esercitano la precisione camminando sopra sassi sporgenti e colpendo un bersaglio con la spada.
I cinesi conservano il piacere di giocare insieme e all’aperto per tutta la vita, come se restassero per sempre bambini pieni di amici. Gli abitanti di Pechino, imbattendosi negli operai immigrati dalle campagne, si fermano e li sfidano a mahjong, oppure a dama, o in giochi di carte. Aprono la scacchiera portatile su un mattone e non dimostrano alcuna fretta di terminare la partita. Altra gente mangia insetti, molluschi e frattaglie allo spiedo, o succhia frutti caramellati.
Quando il sole è già alto si spogliano e fanno il bagno nei laghi. Nuotare nell’acqua fredda mantiene giovani. Per gli abitanti degli ultimi hutong, i vicoli con le vecchie case ad un piano, è prima di tutto il solo sistema per lavarsi. Infilano il costume dietro un cespuglio fiorito, si immergono lentamente e appena giunti al largo si strofinano con spugna e sapone. Un passante occasionale attende i bagnanti sulla riva con una tanica di acqua tiepida che si trasforma nella doccia. Il bagno si consuma al suono di una cetra, o nel corso di un concerto di flauto, diffuso da una cassa montata dentro un risciò elettrico. Nelle vicinanze dei parchi e laghi operano i barbieri di strada, abilissimi in tagli e rasature con strumenti d’epoca. I cinesi amano leggere nei giardini, mentre un garzone spalma le guance di schiuma, lima le unghie e accorcia i peli delle orecchie. Le donne indugiano nelle sale del massaggio. In Occidente è un piacere sospetto. In Cina fa parte della quotidianità e viene considerato una scienza alla portata di tutti. Si ritiene che un buon massaggio curi gli organi interni, allontani i malanni dell’età, spazzi la mente dai pensieri negativi e prepari alla cerimonia del tè. L’infuso caldo di foglie fresche è un’irrinunciabile medicina collettiva, che precede la cena da consumare nel tardo pomeriggio, prima di tornare a giocare, a ballare e a camminare all’aperto.
Questa Cina antica, fondata sull’armonia e su un’idea essenziale delle necessità individuali, resta una realtà dominante. Le si contrappone però oggi il mondo dei giovani, sempre più uguale a quello che si estende oltre la Grande Muraglia. I giovani cinesi vivono come i loro coetanei del resto del mondo globalizzato, sospesi tra computer, telefoni, fast-food e centri commerciali. Adulti e anziani sognano un ritorno alla grandezza della Cina imperiale. I loro figli cercano di assomigliare alle star americane e sperano di andare a vivere lontano, in Europa o negli Usa. Coesistono oggi due Cine, estranee e distanti, diverse e incapaci di comprendersi. Prevarrà quella creata dai ragazzi, se pure fino ad oggi non abbia creato alcuna novità. L’estinzione di quella vecchia, così meravigliosa, è però una perdita che addolora e regala tristezza,
Giampaolo Visetti – Donna di Repubblica – 12-05-12

Piccolo Menù Domenicale


Bruschetta Con Zucchini E Mozzarella

Per 4 persone

8 fette di pane casereccio, 2 zucchine grosse, 150 gr di mozzarella, rosmarino, olio, sale.

Fare abbrustolire le fette di pane sotto il grill. Togliere le due estremità alle zucchine e affettarle. Grigliare le fette su una griglia caldissima, dove per una volta sola avrete salato leggermente la griglia. Tagliare la mozzarella a dadini e condirla con sale e olio, dopo che i dadini avranno perso l’acqua di vegetazione appoggiati su un colino. Mettere in una scodella 3 cucchiai d’olio, sale e rosmarino tritato e intingervi e zucchine grigliate. Distribuire la verdura e il formaggio in parti eque sulle fette di pane grigliate.


Farfalle Al Cartoccio

Per 4 persone

400 gr di farfalle, 1 scalogno, 1 zucchino, 1 melanzana piccola, 1 peperone dolce rosso, qualche fiore di zucchino, 1 bustina di zafferano, un ciuffetto di basilico, 80 gr di parmigiano grattugiato, olio, sale, pepe. Carta di alluminio per i cartocci.

Pulire le verdure, lavarle e tagliarle a julienne. Farle soffriggere in una padella con 3 cucchiai d’olio caldi, mescolare ogni tanto, salare e pepare e aggiungere il basilico tritato finemente. Lasciare raffreddare. Preparare il forno a 200°. In una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione, fare cuocere molto al dente le farfalle. Scolare bene la pasta e condirla col sugo preparato. Aggiungere la bustina di zafferano e mescolare accuratamente. Tagliare 4 fogli di carta di alluminio di circa 30 cm per 30 di lato. Mettere al centro di ognuno un po’ di pasta condita e cospargerla con il parmigiano. Procedere in modo uguale per tutte le porzioni. Mettere al forno caldo i cartocci per 10 minuti circa. Servirli nel loro cartoccio, appoggiato sul piatto di portata.


Petti Di Pollo Alla Cacciatora

Per 6 persone

2 petti di pollo di circa 700 gr ciascuno, ½ cipolla, 1 spicchio d’aglio, farina, 2 dl di vino, 100 gr di polpa di pomodoro, 350 gr di funghi porcini, olio, burro, sale.

Fate dorare in una padella con 3 cucchiai d’olio e 30 gr di burro i petti di pollo interi, prima lavati e ben asciugati. Unite la mezza cipolla e lo spicchio d’aglio tritati. Spolverate con un cucchiaio di farina, salate e versate il vino. Aggiungete la polpa del pomodoro tritata e cuocete a fuoco medio per 20 minuti, voltando spesso i pezzi di pollo. Unite i funghi, puliti accuratamente con un panno umido bianco, e affettati. Proseguite la cottura per altri 10 minuti. A fine cottura, tagliate i petti di pollo a fette, metteteli su un piatto da portata, ricoprendoli con il fondo di cottura e i funghi.

Zucchine Ai Capperi, Aglio E Prezzemolo

Per 4 persone

4 zucchine, aceto balsamico, 3 cucchiaini di capperi sott’aceto, 1 spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, 100 gr di farina, sale, olio.

Tagliate a metà 4 zucchine medie, poi tagliatele ancora in4 parti nel senso della lunghezza, trasferitele in un contenitore basso, spruzzatele con due cucchiai di aceto balsamico e lasciatele marinare per un’ora. Versate in una ciotola, 3 cucchiai d’olio, 3 cucchiaini di capperi sott’aceto, ben sciacquati e tritati, 1 spicchio d’aglio e un ciuffo di prezzemolo pure tritati, mescolate bene. Scolate le zucchine, mettetele in un sacchetto di nylon dove avrete messo 100 gr di farina. Chiudete l’apertura del sacchetto con una mano, scuotete bene, poi versate tutto in un setaccio e fate in modo di eliminare la farina in eccesso. Friggete le zucchine in olio bollente, per 4 minuti, finchè saranno dorate. Scolateli su carta assorbente da cucina. Salatele e distribuitevi
sopra il trito preparato.

Mousse Gelata di Yogurt E Panna

Per 6 persone

300 gr di yogurt intero cremoso, 150 gr di panna fresca, 1 albume, 5 cucchiai di zucchero, 1 limone, sale.

Mettere lo yogurt in una terrina, aggiungere il cucchiaio di succo di limone e mescolare bene i due ingredienti. Montare la panna, tolta dal frigorifero, aggiungere lo zucchero verso la fine dell’operazione. Montare a neve in una scodella l’albume con un pizzico di sale. Versare nella terrina con lo yogurt la panna e l’albume preparati e mescolare con delicatezza gli ingredienti con l’aiuto di una frusta. Distribuire la mousse in bicchieri che possano essere messi in freezer e lasciarli a raffreddare per circa 2 ore. Al momento di servire, lasciare la preparazione per 15 minuti a temperatura ambiente. Coprire la superficie dei bicchieri con la scorza del limone, ridotta a sottili striscioline.

E Buon Appetito A Tutti! 
 

sabato 26 maggio 2012

Pensieri: Saluto




Felice giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: Si Fa Così....


Lo so, non si può. L’intimità è troppo preziosa, anzi inestimabile. Va protetta, non ostentata. Però rivedo 9 Songs, film davvero “one of his own” che mescola squarci di rock band dal vivo con una fulminea storia d’amore mostrata attraverso tanto sesso esplicito, e leggo Caitlin Moran, che da femminista proclama che ci vorrebbe non meno ma più porno, non meccanico, ma gioioso. E allora mi viene da pensare che sarebbe illuminante e istruttivo se un film con sesso vero lo facessero coppie che hanno una relazione forte e appassionante, tra di loro e con la vita. Non credo che nessuno si sognerebbe di farlo, fra quanti mi vengono in mente. Però così sprechiamo un’occasione: perché una cosa come questa sarebbe spettacolarmente contagiosa, e molto altro che non trasgressione o esigenza fisiologica o semplice piacere o quelle altre cose lì, restrittive e mediocrizzanti. Un mosaico di fiammeggianti feste dei centri vitali. Dovremmo davvero trovare il coraggio.
Franco Bolelli – Donna di Repubblica – 28-04-12

Torte Salate, Che Bontà....



Torta Di Zucchine E Pollo

Per 6 persone

Due paste sfoglie rotonde fresche, 4 zucchine di media grandezza, 1 etto di bacon, 1 petto di pollo di circa 400 gr, 50 gr di caciotta, 2 cucchiai di pinoli, un ciuffo di prezzemolo, rosmarino, salvia, ½ bicchiere di vino bianco, burro, farina, olio, sale, pepe.

Rosolate il petto di pollo con olio, rosmarino, salvia. Dopo 8 minuti bagnate con il vino, salate, pepate e fate cuocere ancora per 10 minuti. Una volta raffreddato tagliatelo a striscioline. Lavate e spuntate le zucchine. Grattugiatele con la grattugia a fori larghi. Fatele rosolare  in 3 cucchiai d’olio. Unite il bacon a striscioline, rosolate per 1 minuto,  salate, unite i pinoli e il prezzemolo tritato. Togliete dal fuoco, unite le striscioline di pollo e la caciotta affettata finemente. Rivestite una teglia rotonda imburrata e infarinata con una pasta sfoglia forando il fondo con i rebbi di una forchetta. Versatevi il composto, livellatelo. Copritelo con l’altra sfoglia, sigillate il bordo, aiutandovi con le mani inumidite. Forate la superficie con i rebbi di una forchetta. Infornatela a forno preriscaldato a 180° per 25 minuti. Servite calda o tiepida.


Torta Rustica Di Olive E Acciughe


Per 6 persone

400 gr. di farina, 20 gr. di lievito di birra, 1 cucchiaio di olio, sale.
Per il ripieno: 100 gr di olive verdi pugliesi in salamoia, 1 etto di filetti di acciughe, 3 cucchiai di olio, pepe nero.

Versare la farina a fontana, diluire con acqua tiepida il lievito, un pizzico di sale e 1 cucchiaio d’olio: Lavorare la pasta fino ad ottenere un impasto morbido. Stendere una sfoglia sottile di forma quadrata e lasciarla lievitare 30 minuti. Preparare il ripieno, snocciolando , lavando e spezzettando le olive e a pezzi i filetti di acciuga. Bagnare con olio e spolverizzare con pepe. Con il ripieno, coprire la pasta, formando una striscia tubolare al centro e lasciare liberi i bordi.
Avvolgere la pasta su se stessa, formando un cilindro, che salderete bene ai bordi, avvolgendoli a forma di spirale, per non far uscire il ripieno.
Ungere la teglia con olio, appoggiarvi la pasta ripiena, appiattendola leggermente e versare un filo d’olio su tutta la superficie. Scaldare il forno a 18°° e cuocere per 40 minuti.

venerdì 25 maggio 2012

Pensiero: Saluto




Buon Venerdì a tutti!

Lo Sapevate Che: Il Silenzio


Bisognerebbe istituire una giornata mondiale senza parole.
Stare zitti, tutti, per 24 ore.
Non per meditare, ma per vivere

Qualche volta, di mattina, vedo una signora pettinata come Rita Levi Montalcini che passeggia dentro la fontana davanti al Castello Sforzesco di Milano. Si toglie le scarpe e le calze sul bordo, arrotola i pantaloni fino al ginocchio ed entra nell’acqua. Cammina guardando in alto verso il cielo, oppure si perde dentro i rami degli alberi. Sembra che non esista più niente per lei. Un giorno mi sono fermato a parlarle. Quando mi ha visto ha sorriso. Le ho chiesto se l’acqua era fredda, ma lei si è portata l’indice alle labbra per farmi segno di star zitto.
Conosco una bambina che da piccola, quando si chiedeva com’erano nate le parole, immaginava una specie di parallelepipedo di cristallo alto alto e molto stretto. In cima c’era un tavolo su cui era posato un grande libro pesante. Sul libro c’erano le figure di tutte le cose del mondo. Due signori in giacca e cravatta ne sfogliavano le pagine e indicavano i disegni, discutendo animatamente tra loro. “E questa cosa qui come la chiamiamo?” “Non so, “armadio” ti piace?” “Armadio….Fantastico! E’ il nome perfetto”. “Allora siamo d’accordo: questo qui è l’armadio”. La bambina immaginava che la scena si ripetesse per ogni cosa – il pomodoro, il girasole, l’aspirapolvere e il fiume, per il gatto, la cimice, l’ombelico e l’aquilone – pagina dopo pagina, disegno dopo disegno, fino a dare un nome all’intero universo. Una volta le ho chiesto come mai nelle altre lingue le parole fossero diverse. Ha risposto: “Perché in ogni Paese ci sono due signori che danno i nomi alle cose”.
Niente è più meraviglioso dello spettacolo di un bambino che impara a parlare. E’ come se, associando suoni e contorsioni della bocca a quello che vede, lanciasse sulle cose parole come piccole reti per impossessarsi del mondo. Attraverso la lingua la vista si fa sguardo. Il mondo di ogni uomo viene alla luce, incomincia a esistere con le parole, perché la parola separa l’indifferenziato e crea le cose che nomina. Ogni bambino ripete la Genesi – “ e Dio disse: “Luce”. E luce fu” – un miliardo di volte. Una per ogni parola che impara e che dice. Ma la parola sbuccia le cose. Il linguaggio è anche  una rete, una gabbia, una mappa che si distende sul mondo fino a coprirlo. Mostra e nasconde. Distingue le cose l’una dall’altra, le rende visibili, ma offusca la vista. Illude che se si può nominare si può dominare.
La signora pettinata come Rita Montalcini non ha voluto
parlare perché, forse, voleva continuare a guardare.
Nessun suono poteva riassumere l’acqua fredda sulle gambe, le nuvole in cielo, le foglie sugli alberi. Nessuna parola poteva prolungare il suo sguardo o spiegare il momento. Il mondo è sempre più grande della bocca degli uomini.
Bisognerebbe istituire una giornata mondiale senza parole. E stare zitti, tutti, per 24 ore. Smettere di leggere e scrivere, usare telefonini e computer. Non per meditare, tutt’altro. Per vivere Per esistere accanto agli altri senza proteggersi, chiedere, rispondere. Al modo degli animali e degli alberi. Guardare il mondo sotto la crosta del linguaggio insegnerebbe a ogni uomo, donna e bambino che prima di tutto si esiste in mezzo ad altre cose, e che tra le cose che esistono c’è anche ciò che si prova. Il silenzio ci insegnerebbe che cose come lo stupore, la paura e l’amore sono concrete e reali quanto uno struzzo, una banana o un’aringa. Tacere ci illuminerebbe per un giorno la vita, senza spiegarla. Scrisse Junichiro Kawasaki, il poeta: “La luna illumina una rosa. E non si vedono parole”.
Giacomo Papi – Donna di Repubblica – 12-05-12



Oggi Frittelle!....



Frittole Di Fiori Di Acacia

Per 6 persone

15-20 grappoli di fiori di acacia, 2 uova, latte, farina, zucchero semolato, zucchero vanigliato, sale, un pizzico di lievito in polvere, un pizzico di bicarbonato di soda, olio per friggere. ( si possono fare anche col sale e senza zucchero ).

Pulire i fiori di acacia con un canovaccio umido, con molta delicatezza. Staccarli dal raspo dell’acacia. In una terrina, preparare una pastella morbida sbattendo le uova con un po’ di latte, un pizzico di sale e di zucchero ,un pizzico di lievito in polvere, un pizzico di bicarbonato e la farina necessaria. Immergervi i fiorellini di acacia, amalgamare bene e lasciare riposare per un’ora in luogo tiepido e terrina coperta. Friggere a cucchiaiate in una padella con olio in ebollizione. Prelevare le frittole con un mestolo forato e farle asciugare su carta assorbente da cucina. Posarle su un piatto da portata e spolverizzare con zucchero vanigliato.

Variante        

Volendo, dal grappolo originale di acacia, si possono ricavare due o tre grappoli minori e friggerli senza staccare i fiori.

Primi Piatti Con Pesce


Branzino Nel Risotto

Per 4 persone

2 branzini da 700 gr puliti, 2 cipolle, 1 carota, 1 costa di sedano, 300 gr di riso, brodo vegetale, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 caprino, olio, sale.

Diliscare i branzini e tenere le teste e lische da parte. In una casseruola con un filo d’olio, fare rosolare per 3 minuti le teste e le lische. Unire 1 cipolla, la carota e il gambo di sedano, rosolare ancora per 3 minuti, coprire a filo d’acqua e cuocere per 40 minuti. Scolare schiacciando bene nel colino le teste. In una casseruola scaldare 1 filo d’olio, unire la cipolla a fette e 1 bicchierino di brodo e fare stufare per 15 minuti. Poi frullare. Scaldare la casseruola a fuoco allegro e gettarvi il riso lavato e scolato, farlo tostare mescolandolo con un cucchiaio di legno per 3 minuti. Spegnere il fuoco, unire 2 mestoli di brodo e la cipolla soffritta e portare a cottura, unendo il brodo, mestolo dopo mestolo. Un minuto prima che sia pronto, unire i branzini tagliati a dadini e regolare di sale. Mantecare alla fine con olio, prezzemolo e un caprino.


Paella De Mariscos, Ricetta Spagnola

Per 8 persone

400 gr di riso, 500 gr di gamberi, 500 gr di calamari puliti, 1 kg di cozze, ½ pollo, 8 scampi, 100 gr di salame piccante, 300 gr di lonza di maiale, 2 peperoni, 5 pomodori, 200 gr di pisellini sgusciati, 1 cipolla, 3 spicchi d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, 1 foglia di alloro, 2 bustine di zafferano, 1 lt di brodo di pesce, olio, sale e pepe.

Lasciate a bagno per 2 ore le cozze in acqua salata, cambiandola due volte, raschiatele e privatele delle barbe. Fatele aprire in una padella, a fuoco vivace, coperte, con prezzemolo e aglio. Scolatele conservando e filtrando in un colino con una garza, il fondo di cottura. Sgusciatene la metà. Abbrustolite i peperoni a forno preriscaldato a 180° per 20 minuti, lasciateli intiepidire in un sacchetto di carta, spellateli, togliete semi e coste bianche e riduceteli a falde. Fate ad anelli i calamari, sgusciate i gamberi. Sbollentate i pomodori, spellateli e tritateli. Tagliate e rosolate in una padella nell’olio il pollo e la lonza. Tritate la cipolla e uno spicchio d’aglio e fateli appassire; unite i calamari e fateli cuocere per 15 minuti. Poi aggiungete la lonza a pezzetti, il salame a fette, il pollo e, dopo qualche istante, i pisellini, i pomodori, l’alloro e il fondo di cottura delle cozze filtrato. Proseguite la cottura per 15 minuti. Fate cuocere i gamberi in olio e aglio per 4 minuti, poi metteteli da parte e nella stessa padella rosolate gli scampi per 6 minuti. Fate un risotto con lo zafferano, usando il brodo di pesce e poi incorporatevi tutti gli ingredienti. Pepate e servite.

giovedì 24 maggio 2012

Pensiero: Considerazione..


Giusta considerazione....

Pensiero: Saluto




Giornata serena e positiva in tutti i sensi!

Lo Sapevate che: Si Fa Così


In un molto illuminante saggio intitolato Come nascono le buone idee, Steven Johnson ci racconta che “esistono le buone idee, e poi ci sono buone idee che favoriscono la nascita di altre buone idee”. Ecco, questa cosa proporrei di eleggerla a modello paradigmatico. Perché è proprio così: i progetti, le opere e anche le persone più appassionanti non sono quelle che accendono su di sé le luci facendo il buio intorno, e che vedono gli altri come pubblico, audience, elettori, consumatori. E’ quando un fenomeno è capace di accendere e di sollecitare il senso di sé degli altri, che attrae; di moltiplicare le loro energie e i loro slanci, che esprime un valore davvero superiore. Vale per un libro, per un progetto, per un prodotto (“non vendete prodotti, arricchite vite”, esortava Steve Jobs), per il giocatore di una squadra, per il leader di un qualunque gruppo. Alla fine noi celebriamo – giustamente – chi crea una grande opera: bene, credo che altrettanto e ancora di più dovremmo celebrare quegli esseri umani che arricchiscono e fanno stare meglio altri esseri intorno a sé.
Franco Bolelli – Donna di Repubblica 12-5-12

Delizia Gelata Alle Fragole



Punch Gelato Alle fragole

Per 2 persone

300 gr di gelato di fragola, maraschino, vino bianco secco gelato.

Distribuite in bicchieri a calice o da punch il gelato alla fragola che dovrà riempire il bicchiere per 1/3 circa. Versate sopra il maraschino e il vino bianco in parti uguali, fino a riempire quasi il bicchiere.


Per Fare il Gelato alle Fragole:
Occorre una gelatiera:

Per 6 persone

300 gr di fragole, 400 gr di zucchero, ½ lt d’acqua.

Fare bollire per 5 minuti l’acqua con lo zucchero, poi lasciarlo raffreddare. Fate con le fragole una purea, versatela nello sciroppo di zucchero. Potete aromatizzare con scorzetta di limone grattugiata. Fatelo riposare ½ ora e versatelo nella gelatiera.


Pollo....meraviglioso Pollo!



Pollo In Salsa Di Senape E Panna

Per 4 persone

1 pollo, 2 scalogni, 1 cucchiaino colmo di senape forte, 1 bicchiere di vino bianco, 1 rametto di timo, qualche foglia di salvia, 1 dl di panna da cucina, burro, sale e pepe.

Ridurre il pollo a pezzi e spellarli. Sbucciare gli scalogni e sminuzzarli finemente. In una casseruola fondere 40 gr di burro, dove scalderete le erbe con gli scalogni. Unire i pezzi di pollo e lasciarli dorare da tutte le parti, avendo cura di non bruciare gli scalogni. Rosolare il pollo e, quando è di un bel colore dorato, bagnarlo con il vino, alzare la fiamma fin che sia evaporato. Salare, pepare e lasciare cuocere coperto per 45 minuti. A fine cottura togliere il pollo dalla casseruola e tenerlo in caldo in un piatto. Eliminare gli aromi dalla casseruola e versare la panna. A fiamma dolce, diluire la senape nella panna, mescolare e spegnere il fuoco. Nappare ( ricoprire ) il pollo con la salsa e panna e servire.


Petti Di Pollo In Cartoccio Ai Funghi

Per 4 persone

2 petti di pollo, 4 fette di prosciutto crudo, 2 funghi porcini, 1 spicchio d’aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, olio, sale e pepe.

Dividete i petti di pollo ricavandone 4 fette. Tagliatele a metà nel senso dello spessore. Mettete i pezzi, uno alla volta, tra due fogli di carta oleata o di pellicola e poi allargateli con il batticarne. In una padella con 2 cucchiai d’olio, fatevi rosolare i filetti da entrambi i lati per 5 minuti. Regolate di sale e pepe. In una padella con un cucchiaio d’olio, fate insaporire il prosciutto tagliato a listerelle. Pulite i funghi aiutandovi con un panno inumidito, senza lavarli. Tagliateli a fette e cuoceteli per 5 minuti in una padella con 2 cucchiai d’olio, l’aglio tritato, sale e pepe. Disponete su un piano da lavoro 4 quadrati di carta da forno e ungeteli distribuendovi, i funghi, il prosciutto. Chiudeteli. Passate i cartocci, appoggiati in una pirofila, in forno preriscaldato a 200° per circa 10 minuti. Serviteli caldi.


Polpette Di Pollo All'Acciuga

Per 4 persone

600 gr di petto di pollo, 1 bicchiere di vino bianco, ½ tazza di latte, 2 fette di pancarrè, 4 filetti di acciuga sott’olio, una manciata di prezzemolo, 2 uova, pangrattato, olio, sale e pepe.

In una padella con 4 cucchiai d’olio, rosolate il petto di pollo, bagnate con un bicchiere di vino bianco, cuocete per 15 minuti. Mettete a bagno in ½ tazza di latte, 2 fette di pancarrè, senza crosta. Tritate finemente i filetti di acciuga. Tritate la polpa di pollo. Mettetela in una terrina e unitevi il pane strizzato e spezzettato, le acciughe, 2 cucchiai di pangrattato, 1 uovo, una manciata di prezzemolo tritato, salate e pepate. Amalgamate bene l’impasto e formate con le mani delle piccole polpettine. Passatele in un uovo sbattuto con un po’ di sale e poi nel pangrattato. In una padella con abbondante olio caldo, friggete le polpettine e fate scolare l’olio in eccesso su carta assorbente da cucina. Servitele calde.

mercoledì 23 maggio 2012

Pensieri: Saluto





E buona giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: Grande Crisi Economica


Piccole-Grandi Rivoluzioni Nel Modo Di Lavorare

“Il ruolo  delle imprese è quello di domare il drago, trasformando un problema sociale in capacità produttiva, competenza,umana e ricchezza”, Peter Ferdinand Drucker, economista e saggista.

Affrontare il  ben-essere in una fase di Grande Crisi economica non è affatto fuori luogo, come testimoniato da una ricerca appena pubblicata dal National Institute di Economic and Social Research. I lavoratori coinvolti nei processi gestionali hanno una percezione nettamente migliore delle loro condizioni di vita, minori tassi di malattia e incidenti rispetto a chi non è partecipe. Sono le principali conclusioni dei ricercatori Petri Bockerman, Alex Bryson e Pekka Llmakunna, che hanno esaminato decine di studi in diversi paesi sulla qualità e soddisfazione sul lavoro, adottando in particolare il modello finlandese sulla qualità del contesto occupazionale. Le conclusioni sono nette: laddove si registra un elevato coinvolgimento di tutti i dipendenti nei processi di gestione manageriale, il tasso di assenza per malattie brevi è nettamente più basso, e le performance delle aziende sono mediamente migliori.
Un risultato che trova riscontro nella ricerca People First della Fondazione per la diffusione della responsabilità sociale delle imprese. Ha analizzato i 35 migliori posti di lavoro in Italia e 45 organizzazioni che si sono distinte per l’interesse verso il tema e per le iniziative a favore dei propri collaboratori. L’analisi conferma che anche nelle piccole e medie imprese questo approccio funziona. Flessibilità nei tempi e nei luoghi di lavoro, politiche e supporto di maternità e paternità, formazione e comunicazione interna sono identificate dal 55% delle organizzazioni un asset strategico delle attività. Dato ancor più rilevante se si considera che sono soprattutto le Pmi (32%) a sottolineare questo vantaggio.
Andrea Di Stefano – Donna di Repubblica – 12-05-12

Le "Fiorentine" Per Il TE'


Per 6 persone

160 gr di panna liquida, 150 gr di zucchero, 50 gr di miele, 100 gr di scorza d’arancia candita, 100 gr di mandorle a scaglie, 200 gr di cioccolato fondente, 2 cucchiai di burro.

Tagliate la scorza a piccoli pezzi. Imburrate la teglia del forno, oppure foderatela con carta da forno. In un tegamino fare un miscuglio, di panna liquida, miele e zucchero. Lasciare cuocere 3 minuti, mescolando. Incorporate la scorza dell’arancia e le mandorle spezzettate. Disponete l’impasto a cucchiaiate un po’ distanti una dall’altra, sulla piastra o carta. Fare cuocere in forno preriscaldato a 170° per 10 minuti. Preparate poi la copertura: fate fondere il cioccolato spezzettato o con il burro o con una tazzina di latte. Ottenuta una crema densa, spalmatela sulle fiorentine che sistemerete su carta di alluminio, per farle asciugare. Conservatele in una scatola di metallo ben chiuse.

Oggi Scaloppine in tutte le maniere...






Scaloppine Di Vitello Al Limone, Alla Pizzaiola, Alla Panna e Funghi, Con Salsa Piccante

Per 4 persone

                  
AL LIMONE

4 fettine di vitello di circa 100 gr. ciascuna, una cucchiaiata di farina, gr 40 di burro, il succo di 2 limoni, sale, pepe e prezzemolo.
Fate sciogliere il burro in una padella, infarinate le fettine e immergetele nel burro. Friggetele 3 o 4 minuti per parte. Tritate finemente un pugnetto di prezzemolo. Salate, pepate la carne, irrorate con il succo dei limoni, cospargetela col prezzemolo e servite.

                  
ALLA PIZZAIOLA

4 fettine di vitello di circa 100 gr. ciascuna, 2 spicchi d’aglio , 3 cucchiai d’olio, 4 pomodori freschi, maturi, (o una scatola di pelati), origano abbondante , sale e pepe.
Fate rosolare 2 spicchi d’aglio schiacciato o a fettine, in 3 cucchiaiate d’olio, poi unitevi le fettine di carne e fate cuocere 2 minuti per parte. Unite i pomodori (se freschi pelati), tagliati a pezzetti, origano abbondante , sale e pepe. Lasciate al fuoco 5 minuti, mescolando spesso , rivoltando la carne e servite.

                  
ALLA PANNA E FUNGHI

4 fettine di vitello, di circa 100 gr l’una, 50 gr. di funghi porcini o champignon, 40 gr. di burro, una tazzina di panna liquida, sale e pepe.
Mondate i funghi, affettateli e fateli rosolare per 5 minuti in gr. 40 di burro, unite la carne e fatela soffriggere da entrambi i lati, insieme ai funghi, poi aggiungete una tazzina di panna liquida. Salate, pepate, fate restringere e servite.

                  
CON SALSA PICCANTE

2 spicchi d’aglio, una cucchiaiata di capperi, 3 acciughe sotto sale, 3 cucchiai d’olio, un bicchierino di bianco secco, sale e pepe.
Preparate un trito finissimo con 2 spicchi d’aglio, una cucchiaiata di capperi e tre acciughe sotto sale (lavate e diliscate). Versare il tutto in una padella, dove avrete fatto scaldare 3 cucchiai d’olio. Lasciate insaporire per 2 o 3 minuti, quindi unite le fettine di carne, che farete insaporire da entrambi le parti. Irrorate con un bicchierino di vino bianco secco, che farete evaporare a fuoco vivo. Assaggiate di sale, aggiungete il pepe macinato al momento. Servite subito.