L’Emilia “Resistente” Tra Filosofia E Osteria
Siamo un popolo resistente. Lo ha detto Michelina Borsari, anima del festival
Della Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, annunciando che dal 14 al 16 settembre, nonostante il terremoto, le piazze di quelle splendide città emiliane si riempiranno, anche quest’anno, di una bella umanità assetata di conoscenza e di intelligenza. La partecipazione come antidoto civile contro la rassegnazione.
Lo stesso antidoto che Giovanni Cuocci somministra da anni ai ragazzi di La Lucciola, una struttura di riabilitazione per giovani disabili che opera tra Stuffione di Ravarino e Bomporto, nella campagna modenese. La terapia è fatta di solidarietà e di lavoro in comune. Gli ospiti della comunità coltivano tipicità, gestiscono una deliziosa osteria, la Lanterna di Digione, e producono un pregiatissimo aceto balsamico.
Purtroppo il sisma ha gravemente danneggiato l’acetaia. Ma il popolo della Lucciola non ha fatto una piega. Ha stretto i denti ed è ripartito. Con uno slancio vitale più forte delle scosse.
“Siamo gente che non si fa abbattere facilmente” ha detto Cuocci facendo idealmente eco alla frase di Michelina Borsari. Lontani solo in apparenza, i due esempi rappresentano i fili forti di uno stesso tessuto comunitario. E’ l’Emilia generosa e fiduciosa, ospitale e solidale, che fa appello al cuore e alla mente di tutti noi.
E diventa il simbolo di un’Italia che resiste.
Marino Niola – Venerdì di Repubblica 6-.7 .-12
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