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venerdì 6 luglio 2012

Lo Sapevate Che: Da Pizza, A Pazza. A Pezza, A Pozza....


Questione di Trasformabilità

Al lettore Vincenzo Calamia piacciono sia i giochi matematici, sia i giochi con le parole e prova a mettere assieme le due cose. Così ha inventato un gioco che richiede, come accade spesso nelle esposizioni matematiche, la definizione rigorosa di alcuni termini. “Per semplicità definisco trasformabile una parola partendo dalla quale, con la sostituzione di un solo carattere alla volta al posto di un carattere originario, si ottiene un’altra parola di senso compiuto o di uso comune e coefficiente di trasformabilità il rapporto tra il numero di parole ottenute di senso compiuto (compresa la parola originale) e il numero di caratteri della parola”. Tutto questo per semplicità! Vi direte voi: e se avesse voluto complicare? Ma invece è davvero una cosa semplice. Prendiamo la parola pizza. E’ trasformabile perché otteniamo parole diverse se al posto della P possiamo mettere la A, la B, la L, la N,…(aizza, bizza, lizza, Nizza…); se al posto della I mettiamo la A, la E, la O o la U (pazza, pezza…) e così via.
In una tabella che mi fornisce Calamia, pizza ottiene un coefficiente di trasformabilità di 17/5 pari a 3,4.17 sono le parole che si possono ottenere partendo da pizza e cinque sono le lettere che la compongono. Partendo da vela si ottengono sedici parole (vela, bela, cela, gela…vola…) per quattro lettere, quindi un coefficiente 16/4. Partendo dalle tre lettere di ara si ottiene ancora una cifra tonda: diciotto parole (ara, bra, cra, era, fra, ira, ora, tra, ada, afa, aga….) per tre lettere, 18/3 = 6.
Naturalmente il gioco consiste nel trovare la parola con il maggior coefficiente di trasformabilità: Mi scrive ancora Calamia: “ Se facciamo riferimento ad un alfabeto con 26 lettere, il limite massimo teorico sarebbe poco più di 25 (25,50 per una parola di due lettere, 25,33 per una di tre, 25,25 per una di 4 ecc.) ma questo risultato credo sia impossibile”.
E quella è utopia: un mondo in cui tutte le permutazioni di lettere possibili siano esistenti e fornite di senso. Comporre cruciverba sarebbe una vera barzelletta.
Stefano Bartezzaghi – Venerdì di Repubblica 22-6-12


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