Nell’Italia Globalizzata C’E’ il Voodoo Di Mergellina
Se il voodoo è in salsa partenopea, il lieto fine è assicurato. Una donna,
presumibilmente cubana, si “frusta” a lungo con un’anatra tenuta per le zampe, poi la butta a mare. E’ successo a Napoli sul lungomare di Mergellina. La vittima sacrificale però è sfuggita al suo destino. Grazie a Martina e Berta, due ragazze che alla vista dell’accaduto hanno impugnato i cellulari scatenando un tam tam su Facebook. E soprattutto agli scugnizzi che erano sugli scogli e si sono tuffati in acqua riportando a terra il pennuto sano e salvo.
A sancire l’happy end è arrivata la Lipu (Lega italiana protezione uccelli), allertata dal web.
Multiculturalismo e animalismo, solidarietà digitale e colore locale. Sono gli ingredienti che danno a questa storia un sapore nuovo e insieme antico. Da una parte la comunità degli scugnizzi stesi al sole e pronti a guizzare tra le onde come tritoni, proprio come li descriveva Goethe duecento anni fa. Dall’altra la community della rete mobilitata da due ragazzine che si godevano la passeggiata nella zona a traffico limitato. E ancora la lontananza del rito arcaico, con tanto di sacrificio animale, che, l’immigrazione ci porta sotto casa. E’ la globalizzazione che mescola abiti e abitudini, religioni e tradizioni.
Estremi della storia che una volta non si sarebbero nemmeno incontrati e che oggi convivono gomito a gomito. Il risultato è una nuova topografia sociale. Dove anche una Ztl diventa uno spazio multitasking. Sacro e solidale.
Marino Niola – Venerdì di Repubblica 22-6-12
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