Tormentone di vita quotidiana e tante ricette culinarie italiane ed estere
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martedì 31 luglio 2012
Lo Sapevate Che. Che Strana Moda!
Va Di Moda Il Cookistar,
Anche Tra i Bambini
Basta con la musica. Con gli scacchi e con la matematica.
Adesso i bambini prodigio
Studiano da cookistar. Come Flynn McGarry, un tredicenne californiano rosso di capelli, delicato, sensibile. Una volta sarebbe stato un asso del pianoforte, un mago del violino, un draghetto dello scacco matto. Ma a lui interessa sola diventare un virtuoso dei fornelli.
E’ andato a perfezionarsi nelle cucine degli stellati d’America, come una volta i piccoli mostri di bravura andavano a perfezionarsi dai Benedetti Michelangeli, dai Menhuin, dai Kasparov.
Il new Yorker non ha usato mezzi termini e lo ha definito un fenomeno. Le tv gli dedicano servizi in cui lui spiega la sua filosofia gastronomica, dà consigli per fare la spesa e mostra orgoglioso la sua cameretta. Niente poster di rockstar, alle pareti, né campioni del football, ma solo pentole, casseruole e iatti. Una volta ci saremmo stupiti, ma oggi tutto questo è assolutamente comprensibile.
Il fatto è che la cucina è ormai un format dominante, i grandi cuochi sono dei divi e la gastronomia sta diventando gastromania. Passione e fissazione, sfizio e vizio, etica e politica, tutto passa per la tavola.
Sintomo del ripiegamento edonistico di una società in crisi di prospettive e di valori? Certo, ma c’è anche dell’altro. E cioè che l’alimentazione è un laboratorio dove si sperimentano ricette di futuro. E dove si cucinano i sogni e le aspirazioni dell’umanità a venire.
Marino Niola – Venerdì di Repubblica 13-7-12
Fantastico pesce!..che buono...
Polpi Alla Luciana
Per 4 persone
Pulite i polpi, togliete le interiora contenute nella sacca, gli occhi e il becco che trovate alla base dei tentacoli. Spellateli e lavateli sotto il rubinetto. Mescolate 150 gr di farina con 1,5 dl di acqua. Forate una pasta morbida, avvolgetela con della pellicola e tenetela da parte. Sbucciate l’aglio e fatelo rosolare in un tegame di coccio con 4 cucchiai d’olio. Unite i polpi, il pomodoro, un pizzico di sale e peperoncino a piacere. Lavorate la pasta di farina e acqua e modellatela in modo da ottenere un lungo cordone. Appoggiatelo sul bordo del tegame, posateci sopra il coperchio e premete in modo che la pasta lo sigilli perfettamente. Cuocete i polpi a fuoco bassissimo per circa un’ora. Spezzate il cordone di pasta che ha sigillato il tegame. In caso il fondo di cottura fosse abbondante, lasciatelo addensare a fuoco vivace per qualche minuto. Poi aggiungete il prezzemolo. Regolate di sale, coprite col coperchio e lasciate riposare i polpi per 10 minuti prima di servirli.
Brodetto All'Anconetana, ricetta di Ancona
Per 6 persone
1 chilo e mezzo di pesce vario: testola, pesce ragno, coda di rospo, palombo, rombo, razza, calamari, seppie, pannocchie, triglie, sogliole dell’adriatico, scampi, 1 chilo di pomodori pelati, 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di prezzemolo, ½ bicchiere di olio, ½ bicchiere di aceto, sale, pepe e peperoncino q.b., pane abbrustolito.
In una teglia (possibilmente di terracotta), fate appassire la cipolla nell’olio, quindi aggiungete aglio e prezzemolo tritati e fate soffriggere appena. Unite l’aceto e lasciate sfumare. Aggiungete i pomodori, tagliati a pezzetti, aggiustate di sale e aromatizzate di pepe e peperoncino e lasciate insaporire a fuoco lento. Unite i pesci, a partire da quelli che hanno bisogno di una cottura più lunga, ultimando con le triglie e le sogliole. Completare la cottura a pentola coperta a fuoco moderato, senza rimestare, aggiungendo se necessario un mestolino di brodo di pesce (fatto con le teste e le lische tolte). Servite accompagnando con fette di pane tostato.
Insalata di Cozze Patate
Per 6 persone
700 gr di patate, 1,5 kg di cozze, 2 spicchi d’aglio, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, una presa di peperoncino piccante, 1 bicchiere di vino bianco, 4 scalogni, 1 bustina di zafferano, aceto di riso, olio, sale.
Lessare le patate a metà cottura, in acqua salata con la buccia. Poi sbucciarle e ridurle a tocchetti. Mettere le cozze in un grande catino e spazzolarle bene sotto l’acqua corrente, eliminando le barbe e cambiando sovente l’acqua. In una padella capiente, mettere il vino, l’aglio sbucciato, la presa di peperoncino, gli scalogni sbucciati e tagliati a spicchi, 1 cucchiaio di prezzemolo, lo zafferano sciolto in poca acqua, 2 cucchiai di aceto di riso e portare a bollore. Aggiungere le cozze, coprire col coperchio e fare aprire le valve a fuoco vivo. Toglierle dalla padella man mano che si aprono, eliminando le cozze rimaste chiuse. Farle freddare e raccogliere i molluschi in una zuppiera da portata. Filtrare il brodo delle cozze, portarlo a bollore ed aggiungervi i tocchetti di patate, terminandone la cottura. Aggiungere il tutto ai molluschi nella zuppiera e condire con 3 cucchiai d’olio e il cucchiaio di prezzemolo rimasto. Regolare di sale, fare ben raffreddare e servire.
lunedì 30 luglio 2012
Lo Sapevate Che: I Masai in passerella....
Quando L’”Etnico”
E’ Un Po
Colonialista
I Masai vanno in passerella agli Uffizi e l’etnico diventa coloniale. Anzi colonialista.
E’ successo a Pitti Immagine Uomo 2012, durante il delifè del noto stilista Stefano Ricci ispirato ad atmosfere africane. Otto guerrieri tanzaniani in costume tribale sono entrati nel corridoio di Ponente del glorioso museo fiorentino e hanno fatto ala ai modelli in sahariana. E non è tutto. I fieri nomadi africani il giorno successivo hanno sfilato in corteo tra le esclusive boutiques di via Tornabuoni, sotto lo sguardo divertito e incuriosito dei turisti.
E’ la trasformazione dell’altro in un accessorio esotico. In una merce rara. Indipendentemente dalle intenzioni degli organizzatori. Una versione riveduta e corretta delle parate di “selvaggi” armati di archi e frecce che erano la grande attrazione delle esposizioni universali tra Otto e Novecento. O dell’esibizione dei nativi delle colonie nei circhi e nei giardini zoologici. E perfino nelle vetrine dei negozi di moda, tra piume di uccelli del paradiso e composizioni di frutta tropicale.
C’è un filo rosso che lega questi episodi. Che hanno in comune un’idea della’altro come oggetto. Di spettacolo o di business. Di razzismo o di simpatia. Ma comunque oggetto. Da sfruttare o da ammirare, poco importa. Cose, non persone. Gadget, non individui. Fatti per soddisfare il voyerismo di un Occidente che ha ancora sul naso gli occhiali dell’imperialismo.
Marino Niola- Venerdì di Repubblica 29-6-12
Fa Caldo: Insalate Fresche Speciali!
Insalata Di Bulgur Nella Lattuga, Ricetta Turca
Per 4 persone
350 gr di Bulgur (grano spezzato), 2 cucchiai di salsa di pomodoro condita con 1 cucchiaino di peperoncino piccante in polvere, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 pomodori maturi, una lattuga, 2 cipollotti tritati finemente, qualche foglia di menta tritata,limone, olio, sale.
Lavare accuratamente in un colino il grano spezzato sotto l’acqua corrente, cercando di eliminare le impurità residue. Scolarlo, metterlo in una casseruola capiente e ricoprirlo con acqua calda, lasciare riposare per mezz’ora. Nel mentre mettere in una ciotola la salsa condita col peperoncino il succo del limone, il prezzemolo, la menta, i cipollotti, mezzo bicchiere d’olio, un pizzico di sale. Mescolare bene. Lavare, togliere la buccia e i semi ai pomodori, ridurli a dadini e mescolarli delicatamente al bulgur,ben scolato e strizzato dall’acqua. Mescolare al grano il contenuto della ciotola, regolare di sale. Lavare e asciugare le foglie della lattuga. Sistemarle su un piatto da portata e mettervi nel centro l’insalata preparata.
Può essere anche servita anche su singoli piattini, con la stessa preparazione, accompagnando con un fresco aperitivo.
Insalata Murciana Di Elis
Per 4 persone
Gr 400 di patate, 3 uova sode, tonno una scatola da 160 gr, maionese casalinga. Per guarnire capperi, cipolline, carciofini, fette pomodoro, foglie basilico ecc.
Tagliare le patate a dadini e farle bollire in acqua salata per 4 minuti, facendo attenzione che non si disfino. Scolarle e farle raffreddare. In una insalatiera tagliare le 3 uova a pezzetti, sminuzzare il tonno, unirlo e unire pure le patate, mescolare il tutto delicatamente unendo 4 cucchiai di maionese. Livellare la superficie e versarvi sopra 1 cm di maionese. Addobbare con capperi, cipolline, carciofini, fette di pomodoro, foglie di basilico e a piacimento anche peperoni tagliati a listerelle.
Maionese imparata da Elis a Murcia
1 uovo intero, 1 limone spremuto, un pizzico sale, 2 cucchiai da minestra di acqua, olio.
Col frullatore, frullare il tutto per 3 o 4 minuti aggiungendo contemporaneamente l’olio nella quantità che servirà. Regolare eventualmente il sale.
domenica 29 luglio 2012
Pensieri: Saluto
Saggio è colui che si accontrnta dello spettacolo del mondo
Ferdinando Pessoa
Buona Domenica a tutti!
Lo Sapevate Che: Un Videogame Specialissimo!
Il Videogame Che Si Muove
A Onde Cerebrali
Un videogame che si gioca stando immobili, tenendo gli
Occhi incollati allo schermo e concentrandosi. Brain Pong, così chiamato perché utilizzato per la prima volta sul rudimentale videogame Pong, consiste in un apparecchio che, posto sulla testa del giocatore, è in grado di leggerne le onde cerebrali e di tradurle in comandi per il gioco.
Niente tastiera o joystick, dunque:
per giocare a ping pong basta collegare delle cuffie per la registrazione dell’attività cerebrale (per il prototipo sono state usate le MindWave della NeuroSky, costo 8° euro circa) a un laptop, a sua volta collegato a un maxischermo: per muovere la racchetta virtuale bisogna concentrarsi sulla pallina luminosa per “ tentare di colpirla”. I giocatori non devono pensare “su” e “giù” ma fissare intensamente e il più a lungo possibile il punto luminoso che corrisponde alla palla: solo così la racchetta si muoverà nella direzione sperata. Se chi gioca si distrae, la racchetta rimane immobile, assicurando la vittoria all’avversario. “L’idea di controllare qualcosa solo con il pensiero sembra un soggetto da fantascienza anni 50” spiega uno dei realizzatori, Justin Levinson, membro del collettivo Hack Manhattan, composto da 19 architetti, ingegneri, programmatori e creativi, gli stessi che hanno inventato la stampante in 3D. Il videogame che si gioca con il pensiero, non ancora in commercio ma già presentato al Figment public art show di New York non è però una novità assoluta.
Nel 2006 al CeBit di Hannover interface, un sensore che registra l’attività elettrica cerebrale e la trasmette al computer, che la trasforma poi in comandi di controllo del dispositivo. E pochi mesi fa due studenti della Cornelf University hanno sviluppato un analogo programma che permette di giocare a baseball col pc.
(sara ficocelli) – Venerdì di Repubblica 29-6-12
Domenica: Facciamo Festa!
Torta Di Tagliolini Alle Verdure
Per 4 persone
250 gr di tagliolini freschi, 1 rotolo di pasta sfoglia fresca, 2 carote, 2 zucchine, 350 gr di besciamella, 2 uova, 100 gr di parmigiano grattugiato, olio, sale e pepe.
Spuntate le zucchine e raschiate le carote. Lavate le verdure e riducetele a filettini sottili, oppure grattugiatele con il disco a fori grossi. In una padella con 4 cucchiai d’olio, fate appassire le verdure, coperte, per 10 minuti. Lessate i tagliolini in acqua bollente salata, per 2 minuti, passateli sotto l’acqua corrente e scolateli nuovamente. Versateli in una zuppiera, aggiungete la besciamella, le verdure, il parmigiano grattugiato e i tuorli. Montate a neve fermissima gli albumi, uniteli delicatamente al composto. Salate e pepate. Foderate con la pasta sfoglia, una pirofila imburrata e infarinata. Versateci il composto, livellandolo. Fate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. Servite la torta calda o tiepida.
Pollo Al Sale
Per 4 persone
1 pollo di 1,200 kg , 2 kg di sale grosso, 1 rametto di rosmarino, 2 foglie di salvia, pepe.
Pulire il pollo, fiammeggiarlo e lavarlo. Mettervi all’interno il rametto di rosmarino e le foglie di salvia, lavati e asciugati, insaporire con un pizzico di pepe. Legare il pollo con refe da cucina. In una teglia capiente distribuire uno strato di sale dello spessore di circa 1 cm e adagiarvi sopra il pollo. Mettere il sale rimasto in una ciotola, inumidirlo con poca acqua, affinchè possa aderire meglio e distribuirlo sul pollo, premendolo bene e formando uno strato uniforme dello spessore di circa 2 cm . Porre la teglia in forno preriscaldato a 200° e far cuocere il pollo per 40 minuti circa. Toglierlo dal forno, spezzare la crosta di sale, estrarre il pollo ed eliminare con cura il sale rimasto.
Polpettine di Melanzane, Ricetta Rumena
Per 4 persone
500 gr di melanzane lunghe, 150 gr di formaggio pecorino dolce grattugiato di, 100 gr di pane grattugiato, 1 cucchiaio di origano e aglio tritati finemente, 2 uova, olio, sale. Per accompagnare salsa di pomodoro piccante.
Lavare le melanzane, tagliarle a metà nel senso della lunghezza e sbollentarle i acqua salata, scolandole al dente. Lasciarle raffreddare, strizzarle bene per fare uscire tutto il liquido e tritare finemente la polpa ottenuta. Metterla in una ciotola e unirvi le uova leggermente battute con un pizzico di sale, il pecorino, il pane grattugiato, l’aglio e l’origano. Mescolare bene il composto e lasciarlo riposare in frigorifero per un’ora. Preparare delle polpettine della grandezza di una noce, appiattendole leggermente. Farle friggere da entrambe le parti, in una padella con abbondante olio in ebollizione. Prelevarle con un mestolo forato e fare asciugare l’olio in eccesso su carta assorbente da cucina. Servirle subito accompagnate da una salsa piccante di pomodoro.
Coppe Gelate Di Anguria
Per 6 persone
Togliere buccia e semini neri all’anguria. Ridurre la polpa a tocchetti e frullarla. Mettere il frullato ( meno ½ bicchiere ) in una casseruola con lo zucchero. Scaldare a fuoco dolce e prima che raggiunga il bollore, stemperare la maizena nel ½ bicchiere di frullato e unirlo nella casseruola, mescolando con un cucchiaio di legno sin che la crema sia addensata. Togliere dal fuoco, coprire col coperchio e lasciare raffreddare a temperatura ambiente. Quando la preparazione sarà raffreddata, versarla nei bicchieri di portata. Cospargere i bicchieri con le scaglie di cioccolato e i pistacchi sminuzzati. Tenere in frigorifero sino al momento di servire.
E Buon Appetito!
sabato 28 luglio 2012
Lo Sapevate Che: I Veri Effetti Stupefacenti Della Cannabis
I Italia fuma Maryuana il 24 per cento dei sedicenni. Gli ultimi lanciano un allarme sui danni che procura al Cervello. Ma segnalano anche i benefici che l’”erba” può dare per alcune patologie.
Dal recente rapporto europeo Espad sull’uso di alcol e droghe tra i sedicenni, si apprende che il 24per cento dei ragazzi e il 18 per cento delle ragazze italiani hanno fumato spinelli nel corso dell’ultimo anno. Anche se la Francia ci batte di gran lunga (là a usare cannabis è il 339 per cento dei giovani), l’Italia resta comunque sopra la media europea (17 per cento). Il dato italiano è costante da diversi anni, forse anche perché la scienza sembra incapace di dare una risposta chiara sulla pericolosità, o meno di questa sostanza. Prendiamo la ricerca pubblicata il primo giugno sul British Journal of Psychiatry dall’Università di San Paolo in Brasile. Analizzando le capacità mentali di 109 utilizzatori abituali di cannabis da almeno un decennio, i ricercatori hanno rilevato che quelli che avevano cominciato a fumarla prima dei 15 anni presentavano notevoli deficit di attenzione, memoria e controllo degli impulsi. Un risultato che indica come l’azione del Thc, il principio attivo della cannabis, sul cervello in crescita sia particolarmente pericolosa e che si sposa bene con quanto scoperto dall’Unità operativa di neuroscienze di Verona, in uno studio preliminare condotto su sei adolescenti che fumavano spinelli da almeno due anni: nel loro cervello la risonanza magnetica ha evidenziato danni e alterazioni.
Questi risultati sembrano però contraddire altre ricerche, come quella, riportata con grande enfasi mediatica nell’estate 2011, del Centre for metal health research australiano, secondo il quale i “vecchi hippy”, fumatori di lungo corso di hashish, non presentavano deficit cognitivi. “La cannabis è sicuramente meno dannosa di molte altre droghe, e dello stesso alcol; nessuno, per esempio, è mai morto per una overdose di hashish” chiarisce Simona Pichini, farmacologa dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità. “Ma provoca anche numerosi effetti negativi, come l’insorgere di gravi stati di ansia, spinti fino alla psicosi, alterazioni del sonno, della memoria e dell’appetito”. E, nonostante quello che pensano molti giovani, la cannabis può dare anche dipendenza: secondo la Società californiana di medicina delle dipendenze, la sviluppa in media il 9 per cento di chi usa hashish o marijuana abitualmente, ma, di nuovo ben il 17 per cento di quelli che hanno cominciato da adolescenti. Poi, naturalmente, visto che i nostri polmoni non sono fatti per respirare fumo, gli spinelli provocano danni alle vie respiratorie e, a lungo termine, cancro, come, e forse più, delle sigarette. Sono segnalati anche, ma con meno sicurezza, danni al cuore, riduzione della fertilità, alterazione del sistema immunitario. “Le conseguenze sulla salute variano da individuo a individuo” dice Pechini “ ma è certo consigliabile evitare l’uso di hashish e marijuana nei giovani”. Non bisogna però demonizzare la sostanza, perché il Thc aumenta la produzione di dopamina nel cervello e quindi ha molte applicazioni mediche: “dall’uso per la riduzione del dolore al trattamento della nausea in oncologia, fino all’attuazione dei sintomi in casi di Parkinson e sclerosi multipla”,
Alex Saragosa – Venerdì di Repubblica 29-6-12
Fa Caldo: Rinfreschiamoci!
Frappè Fior Di Latte E Pesche
Per 6 persone
400 gr di pesche sciroppate, 250 gr di yogurt, 200 gr di gelato fior di latte, 4 cucchiai di zucchero, 8 dl di latte, 100 gr di cocco fresco grattugiato.
Mettete nel mixer le pesche sciroppate con il loro liquido di conservazione e distribuite la crema ottenuta in 6 bicchieri lunghi da bibita. Frullate lo yogurt con il gelato, lo zucchero, il latte e il cocco grattugiato. Versate il frappé nella crema di pesca in ciascun bicchiere.
Frullato Di Anguria
Per 4 persone
Sbucciate 3 fette di anguria, eliminate i semi, tagliatele a tocchetti e frullateli con un pezzetto di 2 cm . di radice fresca di zenzero e tritata finemente e il succo di ½ cedro. Versate nei bicchieri, riempite con ghiaccio tritato e servite.
Frullato di Melone
Per 4 persone
1 melone maturo, 1 cucchiaio di acero, ½ vasetto di yogurt, ½ lt di latte intero, foglie di menta.
Lavate e tagliate il melone. Eliminate semi e scorza. Riducetelo a tocchetti, metteteli nella coppa del frullatore, unite l’acero, lo yogurt e il latte. Frullate. Fate raffreddare in frigorifero il composto. Guarnite i bicchieri di frullato con foglioline di menta.
venerdì 27 luglio 2012
Lo Sapevate Che: Il Prezzo Della Verità
“Io non sono ostile a lei perché faccio
Resistenza all’analisi, io sono
Ostile al fatto che lei non paghi le tasse.
Perché io invece le pago”
E’ un tradimento, capisce?
“E’ interessante che scelga di usare proprio questa parola, “tradimento”. Il divorzio dei suoi genitori…”.
“No, guardi, non ci provi neanche”.
“Provate?”.
“Sì.sì, ha capito benissimo. Vi conosco, fate sempre così. Una vi dice “ah, sì, e poi quel giorno è morta la mia migliore amica, mio marito mi ha lasciato e in tabaccheria avevano finito le Winston blu, e voi volete passare tredici sedute a parlare del problema delle sigarette. Non pago novanta euro l’ora per focalizzarmi su dettagli che lei ha deciso non essere marginali”.
“Centodieci”
“Nel senso che sono ore di cinquanta minuti? Sì, in effetti ha ragione, considerando una tariffa oraria in senso proprio…”.
“No, nel senso che hanno aumentato i controlli e quindi da questo mese sarò costretto a emettere fattura e ad aumentare la tariffa delle sedute. Gliel’avrei detto alla fine di questo nostro incontro”.
“E’ interessante che usi la parola “costretto”, non dico che c’entri il divorzio dei suoi genitori, ma il fatto che sia un evasore fiscale probabilmente sì”.
“Percepisco ostilità. Non si preoccupi, fa parte del normale processo…”.
“Oh, senta. Io non sono ostile a lei perché faccio resistenza all’analisi, io sono ostile al suo non pagare le tasse perché io invece le pago. A volte l’inconscio è conscio, se è chiaro il concetto. Comunque, visto che sto buttando centodieci euro, ora li uso per leggerle il discorso di Nora Ephron alle universitarie, e mi dica lei se non lo stanno tradendo”
“Dovremmo riflettere su cosa si cela dietro a questa ossessione per la morte di una figura…”.
“Guardi che per essere un freudiano lei parla un sacco. Ora faccia il bravo e mi lasci leggere. “In caso ve lo stiate chiedendo: certo che potete avere tutto. Che ne sarà di voi? Qualunque cosa, immagino. Sarà un po’ un casino, ma accettatelo, quel casino. Sarà complicato, ma siate liete delle complicazioni. Non sarà neanche vagamente come ve lo aspettavate, ma le sorprese sono una cosa buona”. Capisce? E poi andava avanti dicendo che c’era uno che diceva “Quando vedi un bivio, imboccalo”, ed era una battuta ma fino a un certo punto, perché è quello che le donne sono più brave a fare, imboccare più strade….”.
“Cosa sta cercando di dirmi”.
“Che quello era un discorso fatto per dire di non menarsela. Di lagnarsi meno, tanto menarsela non serve a niente. E invece era morta da dieci minuti e già riesumavano il video di lei che parla alle universitarie per appoggiarsi dolenti il dorso della mano sulla fronte e dire che vedi, lo diceva anche lei, la difficoltà di essere donne, di essere madri ma anche professioniste, e vi ho già detto di quanto mi sento in colpa in ufficio, e di quanto è impegnativo tenere un budget ma anche raccontare le favole della buonanotte, e di quanto mio marito non capisca che sono lacerata tra la mia identità di lavoratrice e quella di accompagnatrice all’asilo, e …
E che due palle, ecco”.
“Cosa sta cercando di dirmi?”.
“Che se mi aumenta la tariffa oraria lo dico a Monti”.
Affacciati alla finestra,amore mio di Guia Soncini – Donna di Repubblica 14-7-12
Ricette di Pesce Mediterraneo, Buonissime|...
Involtini Di Sarde In Salsa
Per 4 persone
800 gr di sarde, 500 gr di pomodori da sugo, 150 gr di ricotta, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato, 30 gr di gherigli di noci, uno spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo e basilico, erba cipollina, olio, sale e pepe.
Scottate per qualche istante i pomodori in acqua bollente, spellateli e tritateli. Mettete in un tegame qualche cucchiaio di olio e uno spicchio d’aglio. Fate rosolare leggermente ed eliminate l’aglio, unite i pomodori, salate, pepate e cuocete per 10 minuti. Eliminate la testa alle sarde, apritele delicatamente a libro, togliete la lisca, lavatele e asciugatele. Mettete la ricotta in una terrina, unite basilico e prezzemolo tritati insieme ai gherigli di noci, al parmigiano e a un pizzico di sale e di pepe.
Spalmate un leggero strato di crema di ricotta sulle sarde e poi avvolgetele su loro stesse in modo da formare degli involtini che fermerete con uno stuzzicadenti. Insaporite il sugo preparato con un poco di erba cipollina tagliuzzata. Distribuite una parte del sugo sul fondo di una pirofila, appoggiateci gli involtini di sarde e aggiungete il resto del sugo. Mettete la pirofila in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti. Servite caldo.
Acciughe Trifolate Alla Fiorentina
Per 6 persone
3 etti di acciughe sotto sale, prezzemolo, olio, aglio, aceto e pepe in grani.
Pulire le acciughe con un panno e dividerle a metà. Metterle in un contenitore che si possa chiudere. Preparare una marinata con olio, aglio a fettine, prezzemolo tritato, aceto e pepe in grani. Versarla sulle acciughe e amalgamare con dolcezza. Chiudere il coperchio e lasciarle in frigorifero almeno due ore, prima di servirle.
giovedì 26 luglio 2012
Lo Sapevate Che: Dov'Era La Politica....
Dov’era La Politica
Mentre Marchionne
Smantellava la Fiat?
Nel giorno della morte di Sergio Pininfarina, simbolo di un’Italia dove si costruivano le più belle automobili del mondo, un altro Sergio, il solito Marchionne, ha detto che in Italia c’è uno stabilimento Fiat di troppo. Poiché ormai si contano sulle dita di una mano, molti ne hanno dedotto che si riferisse a Termini Imerese.
Quando nel 2004 Marchionne divenne amministratore delegato della Fiat, un amico esperto del settore commentò: “Ecco l’uomo che distruggerà l’industria dell’automobile in Italia”. La profezia si è quasi avverata in pochi anni, per quanto certo Marchionne abbia soltanto portato a termine un lavoro cominciato dai suoi predecessori. Vent’anni fa, in un mercato dove non s’erano ancora affacciate le nuove potenze, dalla Cina al Brasile, in Italia si producevano ancora due milioni di automobili ogni anno. Ora siamo scesi a 400 mila, meno di Slovacchia e Polonia, la metà dell’Inghilterra, che non ha più marchi nazionali, un quarto della Spagna e un decimo della Germania. Da grande nazione esportatrice siamo diventati l’unica potensa industriale che importa automobili dall’estero.
All’alba della globalizzazione la politica sbagliò tutte le scelte possibili. Favorì il monopolio Fiat, spesso con aiuti di Stato, scoraggiò gli investimenti dall’estero al grido di “non passa lo straniero”, escogitò mille incentivi, dalle rottamazioni in giù, per convincere gli italiani a comprare sempre più automobili. Purtroppo, con successo. Grazie anche alle peggiori ferrovie d’Europa, l’Italia è il secondo Paese del mondo per densità di automobili dopo gli Stati Uniti. Con la differenza che gli Stati Uniti sono un mezzo continente e noi un budello di terra fragile e affollata.
Il senso di tanti sforzi, soprattutto da parte dei contribuenti, era di mantenere in Italia una grande industria dell’auto e milioni di posti di lavoro. Disgraziatamente, la Fiat ha usato il generoso sostegno pubblico per chiudere uno dopo l’altro gli stabilimenti e portare la produzione all’estero.
Non staremo a fare la morale ai manager industriali, che fanno il loro mestiere.
Per quanto, certo, i vertici Fiat avrebbero potuto risparmiarci una stucchevole retorica patriottarda. E’ la politica che non ha fatto il suo mestiere. Per vent’anni ha assicurato e anzi contribuito alla catastrofe della più importante industria d’Italia senza farsi venire un’idea, senza studiare una strategia,. Il comico che andava di moda allora in politica, Berlusconi, ha al massimo suggerito di produrre soltanto Ferrari. Eppure la crisi dell’auto è stata la prima causa della mancata crescita economica e in generale del declino industriale del Paese. Ora se la prendono tutti con Monti o la Fornero, che sono arrivati sei mesi fa. Ma prima, per vent’anni, dov’erano?
Curzio Maltese – Venerdì di Repubblica 13-7-12
Piatti Unici Con Verdure e Carne
Sformato Di Melanzane E Agnello, Al Maqluna, Ricetta Araba
Per 6 persone
500 gr di carne di agnello tagliata a spezzatino, 8 bicchieri di acqua, 1 cucchiaio di sale, 50 gr di pinoli, 50 gr di mandorle crude, 300 gr di riso basmati, 100 gr di burro chiarificato ( se possibile quello arabo di nome samma), 1 cucchiaio di fulful bahar (miscela di spezie simile al curry con paprika), ½ cucchiaino di zafferano, 2 bicchieri di olio. Yogurt cremoso una confezione.
Sbucciare le melanzane e tagliarle a fette rotonde, non più spesse di 1 cm . Friggerle in una padella con olio a fuoco moderato e disporle su un piatto foderato con carta da cucina ad assorbire l’olio in eccesso. Lavare bene la carne e bollirla in acqua a fuoco lento in una casseruola, eliminando la schiuma a mano a mano che si forma, poi aggiungere le spezie, il sale e coprire col coperchio. Lasciare cuocere per mezz’ora e successivamente separare la carne dal brodo. Nel frattempo lavare il riso sotto l’acqua corrente in un colino, scolarlo. Ungere una casseruola bassa con un po’ di burro e disporvi gli ingredienti a strati. Cominciare con la carne, poi le melanzane fritte e infine il riso, distribuito in modo uniforme. Aggiungere il brodo lentamente per non disfare gli strati, fino a che tutti gli ingredienti siano coperti almeno due centimetri. Rimettere il coperchio e cuocere a fuoco alto per 5 minuti, abbassare il fuoco e continuare la cottura per altri 30 minuti. Spegnere e lasciare riposare per due minuti. Togliere il coperchio, appoggiare sulla casseruola un piatto da portata e far scivolare il contenuto sul piatto, come se fosse uno sformato. Sollevare la casseruola lentamente, la maqluba apparirà nella sua forma abituale. Guarnire infine con i pinoli e le mandorle, prima dorati nel burro. Accompagnare la maqluba con yogurt cremoso.
Sformato Di Pomodori, Patate E Funghi
Per 6 persone
½ kg di funghi porcini, 200 gr di patate, 2 pomodori molto maturi, 1 spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, un cucchiaio di origano, olio, sale.
Pulite con un panno i funghi, separando le cappelle dai gambi. Sbucciate le patate e riducetele a rondelle fini. Preparate un trito, usando i gambi dei funghi, il prezzemolo e lo spicchio d’aglio. In una pirofila da forno, unta con olio, disponetevi le patate, coprite con le cappelle dei funghi e cospargete con il trito preparato. Lavate, pelate e fate a fettine i pomodori, che aggiungerete sulla superficie della pirofila. Aggiustate di sale e profumate con una spolverata di origano. Irrorate con un po’ d’olio. Mettete in forno preriscaldato a 180° per 35 minuti, controllando che la preparazione non si secchi troppo. In caso contrario, aggiungere ½ bicchiere d’acqua calda. Servire tiepido.
mercoledì 25 luglio 2012
Lo Sapevate Che: Profezie Maya....
Profezie Maya e Orrori Vari:
Così i Bunker Vanno A Ruba
Il 21 dicembre 2012 termina il calendario Maya,
un evento al quale molti attribuiscono
connotazioni catastrofiche e apocalittiche. Per l’industria dei rifugi atomici, invece, la presunta profezia Maya è una vera manna dal cielo. Hardened Structures, ad esempio, ha lanciato un nuovo bunker disegnato appositamente per sopravvivere a cataclismi geologici epocali, quali il cambio dei poli magnetici. In questi rifugi possono vivere per un anno 200 persone. Ce ne sono tre negli Stati Uniti e in Europa, uno in Australia e Nuova Zelanda e due in Asia.
Con Survival Condo e Vivos, altre imprese specializzate in questo tipo di costruzioni, Hardened offre prodotti di altissima qualità, che vanno dai bunker classici familiari fino a quelli corporate, destinati a salvare i quadri delle multinazionali (e che possono essere usati per ritiri professionali nel caso in cui la profezia non si avveri).
Naturalmente i costi non sono accessibili a tutti, variano da 499 mila a un milione di dollari a persona. Nonostante la crisi, però, gli ordini negli ultimi due anni sono aumentati. E per chi vuole salvarsi ma non ha i soldi, Surefire Living ha lanciato la Lotteria del destino. Per 80 dollari si può inviare un racconto, partecipare all’estrazione e vincere una vacanza di sopravvivenza in uno dei dieci rifugi che l’impresa ha costruito nel mondo. Come nei migliori film di fantascienza horror ai vincitori verrà anche data un’arma per difendersi dal possibile attacco dei sopravvissuti di superficie.
Loretta Napoleoni – Venerdì di Repubblica 29-6-12
Riso, Meraviglioso Riso.....
Frittata Di Riso E Farro Con Pesto Di Fagiolini
Per 4 persone
150 gr di riso Roma, 100 gr di farro, 4 uova, 50 gr di parmigiano grattugiato, un dl di latte, 150 gr di fagiolini, uno spicchio d’aglio, un pizzico di timo, olio, sale.
Lessate 150 gr di riso Roma in abbondante acqua salata, scolatelo al dente e fatelo raffreddare sotto l’acqua corrente. In abbondante acqua salata fate cuocere 100 gr di farro per 20 minuti, scolatelo e fatelo raffreddare sotto l’acqua corrente. Riunite il farro ed il riso in una ciotola, unite 4 uova, 40 gr di parmigiano grattugiato, un dl si latte, una presa di sale, mescolate bene. Trasferite il tutto in una teglia rettangolare di circa cm16 x 22, foderata con carta da forno, distribuitevi sopra il restante parmigiano e cuocete la frittata in forno preriscaldato a 180° per 35 minuti. Nel frattempo spuntate 150 gr di fagiolini, lavateli e lessateli per 10 minuti, lasciandoli poi raffreddare in una ciotola con acqua e ghiaccio, in modo che mantengano il loro colore. Tritate grossolanamente nel mixer uno spicchio d’aglio sbucciato e tagliato a pezzetti, i fagiolini, 3 cucchiai d’olio, una presa di sale, un pizzico di timo. Tagliate la frittata a cubetti e servitela con il pesto di fagiolini.
Torta Di Riso Al Pomodoro
Per 4 persone
400 gr di riso Roma, 70 gr di parmigiano grattugiato, 1 cipolla, 400 gr di polpa di pomodoro, 2 pomodori maturi, un mazzetto di basilico, timo secco, origano secco, una mozzarella di bufala, peperoncino in polvere, olio, sale.
Tritate la cipolla e fatela appassire in un tegame con 2 cucchiai d’olio. Unite la polpa di pomodoro, salate e insaporite con un pizzico di peperoncino e di origano. Cuocete per 10 minuti. Lessate il riso in acqua bollente salata, scolatelo al dente e conditelo con il parmigiano grattugiato, il sugo di pomodoro, il timo e il basilico tritato. Foderate uno stampo con carta da forno leggermente unta d’olio. Versateci dentro la metà del riso e ricopritelo con metà della mozzarella tagliata a fettine sottili. Coprite con il riso rimasto. Decorate con i pomodori freschi a spicchietti, la mozzarella rimasta tagliata a dadini e qualche foglia di basilico. Mettete in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti, quindi togliete dal forno, adagiatelo su un piatto da portata e servite.
martedì 24 luglio 2012
Lo Sapevate Che: La Religione Martirio...
Nigeria,
Il Paese Dove La
Religione Si Fa Martirio
E’ difficile accettare che nel XXI secolo ci sia chi debba professare la propria fede in Dio
Con l’animo del martire, pronto cioè a morirne. Eppure accade in diverse parti del mondo e in nessun’altra, di questi tempi, quanto nel nord della Nigeria, dove una setta di fanatici islamisti aspetta ogni domenica per fare strage nelle chiese cristiane. Gli specialisti spiegano che è una situazione molto complicata, nella quale giocano fattori etnici, sociali, politici oltreché religiosi. E’ sicuramente vero; resta il fatto che non dev’essere rassicurante fermarsi in preghiera in una chiesa di Kano, Kaduna, Maiduguri o Jos.
Benedetti perciò i leader religiosi che continuano a predicare il dialogo e la riconciliazione. Unanimi in questo sforzo sono i vescovi cattolici, che interpellano l’incapacità, o il disinteresse, dello Stato nel proteggere la povera gente; ma al tempo stesso operano per arrestare la spirale dell’odio. Tra di loro John Onayekan, arcivescovo della capitale federale Abuia. E Ignatius Kagaima, arcivescovo di Jos, al cuore di una delle zone di più acuto conflitto interreligioso, e presidente della Conferenza episcopale nigeriana.
L’anno scorso monsignor Kagaima ha fondato un centro di formazione professionale aperto a giovani sia cristiani che musulmani. Monsignor Ugnatius Ayau Kagaima sarà a Roma il prossimo 4 luglio per ritirare il premio Colombe d’oro per la pace 2012.
Pietro Veronese – Venerdì di Repubblica 29-6-12
Primi Piatti Unici Stranieri
Spaghetti Di Riso Vietnamita Con Straccetti Di Vitello, Ricetta Vietnamita
Per 6 persone
400 gr di spaghetti di riso secchi, una lattuga, verde, un ciuffo di basilico, 2 carote, ½ cetriolo, 1 cipolla, 250 gr di carne di vitello a strisce di 2 cm , ½ bicchiere di Marsala, farina, sale, pepe.
Fare rinvenire in acqua tiepida gli spaghetti di riso secchi per 20 minuti. Pulire e lavare la lattuga e il basilico. Tagliare a striscioline 8 foglie di lattuga e 12 foglie di basilico. Pulire e lavare le carote e il cetriolo. Ridurre le carote e il cetriolo a fiammifero. Infarinare leggermente la carne a strisce, scaldare 2 cucchiai di olio in una padella e fare rosolare la cipolla tagliata molto fine, unire la carne, scuotendola per staccare tutta la farina eccedente, rosolare per pochi minuti, sfumare col vino, salare, pepare e tenere in attesa al caldo.
Scolare gli spaghetti di riso e farli cuocere per 1 minuto in una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione. Scolarli con delicatezza, pochi alla volta, con una schiumarola. Distribuirli nelle ciotole di portata, insieme alle verdure affettate e mischiate. Distribuire gli straccetti di vitello sopra il riso e le verdure e servire subito.
Riso Venere Al Cocco, Gamberi E Lime, Ricetta Indiana
Per 6 persone
500 gr di riso Venere parboleid, 600 gr di code di gamberi sgusciate e pulite dal sbudellino intestinale, 2 cucchiai di cocco grattugiato disidratato, il succo di mezzo lime, mezzo lime tagliato a spicchietti, le foglioline tagliuzzate di 3 rametti di menta, 1 pizzico di peperoncino in polvere, 5 scalogni, olio, sale.
In una casseruola con abbondante acqua poco salata in ebollizione, fare cuocere il riso al dente. Scolarlo, tenendo da parte una tazza di acqua di cottura. In una grande padella dai bordi alti, versare 3 cucchiai d’olio scaldarlo e farvi rosolare gli scalogni puliti e tritati, sin quando il loro colore sia dorato. Aggiungere le code di gambero, lavate e asciugate, far rosolare mescolando e dopo 5 minuti versarvi il riso di Venere lessato in precedenza, il cocco disidratato, il succo del lime, la menta tagliuzzata, il mezzo lime tagliato finemente a spicchietti e il pizzico di peperoncino rosso. Nel caso il riso risultasse troppo asciutto, aggiungere qualche cucchiaio dell’acqua calda di cottura tenuta da parte. Spadellare velocemente il tutto e servire.
lunedì 23 luglio 2012
Lo Sapevate Che: Gli Ultimi Soldi Degli Italiani Finiscono In Bellezza
Non riesco ad arrivare alla fine del mese? E io mi trucco.
L’Imu è alle stelle? E io mi compro l’ultimo mascara
Telescopico. Il domani è incerto, in banca sono in rosso, faremo la fine della Grecia? Ma sì: mi sparo la crema
antiage d’ultimissima generazione, quella alle staminali vegetali. Popolo singolare gli italiani. La crisi economica morde come mai prima e noi in che modo reagiamo? Scaraventandoci in profumeria a fare incetta di cosmetici, ultima consolazione ed estremo rifugio quando ormai non ci si può permettere altro.
Lo conferma il Beauty report 2012, terzo rapporto annuale dedicato al settore, che rivela come il 17 per cento dei consumatori abbia speso di più nel 2011 rispetto all’anno precedente. Una percentuale che sfiora il 42 per cento se vi si aggiunge la componente delle e degli italiani che dichiarano comportamenti di spesa analoghi al 2010, comunque consistenti. Sempre attorno al 40 per cento la quota di connazionali, uomini e donne, che sottolineano come la crisi non abbia cambiato sostanzialmente le loro abitudini di spesa per i prodotti cosmetici perché “alla propria cura, al proprio benessere e alla propria estetica non si può e non si deve rinunciare”.
Una lezione di stile! Meglio andare incontro alla bancarotta pettinati e idratati. La cura del proprio aspetto nei frangenti difficili potrebbe diventare un’opzione di massa. “Malgrado la crisi ho consumato anche di più, perché bisogna sapersi tenere su, specie nei momenti che sono o possono sembrare più seri e con più problemi”, dichiara il 19,4 per cento dei duemila intervistati. E se nel 1929 a impennarsi furono le vendite dei rossetti, amuleto anticrisi per eccellenza, nel 2012 si spazia fra prodotti più differenziati, più tecnologici, più performanti, ma tutti ugualmente tesi a dare di noi un’immagine migliore (anche se col trucco).
Laura Laurenzi – Venerdì di Repubblica 29-6-12
Charlotte Al Cioccolato
Per 6 persone
Gr 250 di cioccolato fondente, 120 gr di burro, 120 gr di zucchero semolato, gr 200 di savoiardi, gr 50 di zucchero a velo, 3 uova, 4 fogli di colla di pesce, una bustina di vanillina, 2 dl di panna, poco latte, Rum, sale.
Ammollate i fogli di colla di pesce in acqua fredda. Spezzettate 200 gr di cioccolato e fatelo sciogliere su fuoco lento con 2 cucchiai di acqua. Aggiungetevi lo zucchero, la vanillina, un pizzico di sale e continuando a mescolare, incorporatevi 100 gr di burro a pezzetti e due cucchiai di Rum. Cuocete fino ad ottenere un composto omogeneo e unitevi anche la colla di pesce scolata e ben strizzata, fatela sciogliere sempre mescolando. Togliete dal fuoco fate intiepidire e unite uno alla volta i tuorli. Quando il composto sarà freddo, amalgamatevi gli albumi montati a neve e la panna montata. Foderate uno stampo da charlotte con carta oleata bagnata di liquore. Immergete rapidamente i savoiardi in un poco di latte e Rum e foderate con i biscotti l’interno e il fondo dello stampo, allineandoli uno accanto all’altro, riempitelo con la crema, livellate la superficie e ricopritela con altri savoiardi sempre bagnati. Mettete in frigorifero per circa 3 ore. Nel frattempo preparate una glassa di cioccolato: mettete in una casseruolina il cioccolato rimasto, a scagliette e con pochissima acqua, lo zucchero a velo, il rimanente burro e mescolate bene. Sformate la charlotte splalmandola completamente con la glassa. Rimettetela in frigo per 15 minuti, poi potete servirla.
Ricette Speciali Col Pomodoro
Zuppetta Di Pomodoro Pepato
Per 4 persone
Tritare finemente i 2 scalogni . In una casseruola con 4 cucchiai d’olio, unire gli scalogni, lo zenzero grattugiato, una scorza di limone, un kg di pomodori, lavati e tagliati a tocchetti, un cucchiaino di zucchero e fare cuocere il tutto a fuoco vivo per 5 minuti. Unite 3 dl di brodo vegetale caldo, una garza chiusa con un cucchiaio di pepe nero in grani. Fate cuocere per 30 minuti. Lasciate raffreddare ed eliminate la garza con il pepe, fate passare i pomodori col passaverdura. Fate dorare sotto il grill per 3 minuti la focaccia, poi tagliatela a dadini e infilzateli in lunghi spiedini di legno. Immergete il bordo di 4 coppette di vetro prima in un albume montato e poi in cucchiai di pepe nero tritato. Riempiteli con la zuppa di pomodoro e servite in tavola con gli spiedini di focaccia.
Crumble Di Pomodori
Per 6 persone
Lavare i pomodori e scottarli in acqua bollente per poterli pelare. Una volta pelati, ridurli a fette spesse e metterli in un colapasta a perdere l’acqua di vegetazione per mezz’ora. In una pirofila unta abbondantemente di olio, versarvi i pomodori, cospargerli con il trito di erbe, salare e pepare. Mettere in forno preriscaldato la pirofila per 5 minuti a 180°. Nel mentre in una terrina mettere la farina, il pangrattato, le olive ridotte a piccoli tocchetti, il cucchiaio di semi di cumino tritati, il prezzemolo e il basilico e il burro ammorbidito a tocchetti, poco sale e pepe.. Lavorare gli ingredienti con la punta delle dita per ottenere una pasta granulosa . Sfornate i pomodori, ricoprire con l’impasto preparato e rimettere in forno a 190° per circa 30 minuti. Se la preparazione dovesse colorirsi troppo, coprire con carta argentata. Servire la pirofila direttamente in tavola.
domenica 22 luglio 2012
Lo Sapevate Che: L'Emilia...
L’Emilia “Resistente” Tra Filosofia E Osteria
Siamo un popolo resistente. Lo ha detto Michelina Borsari, anima del festival
Della Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, annunciando che dal 14 al 16 settembre, nonostante il terremoto, le piazze di quelle splendide città emiliane si riempiranno, anche quest’anno, di una bella umanità assetata di conoscenza e di intelligenza. La partecipazione come antidoto civile contro la rassegnazione.
Lo stesso antidoto che Giovanni Cuocci somministra da anni ai ragazzi di La Lucciola, una struttura di riabilitazione per giovani disabili che opera tra Stuffione di Ravarino e Bomporto, nella campagna modenese. La terapia è fatta di solidarietà e di lavoro in comune. Gli ospiti della comunità coltivano tipicità, gestiscono una deliziosa osteria, la Lanterna di Digione, e producono un pregiatissimo aceto balsamico.
Purtroppo il sisma ha gravemente danneggiato l’acetaia. Ma il popolo della Lucciola non ha fatto una piega. Ha stretto i denti ed è ripartito. Con uno slancio vitale più forte delle scosse.
“Siamo gente che non si fa abbattere facilmente” ha detto Cuocci facendo idealmente eco alla frase di Michelina Borsari. Lontani solo in apparenza, i due esempi rappresentano i fili forti di uno stesso tessuto comunitario. E’ l’Emilia generosa e fiduciosa, ospitale e solidale, che fa appello al cuore e alla mente di tutti noi.
E diventa il simbolo di un’Italia che resiste.
Marino Niola – Venerdì di Repubblica 6-.7 .-12
Se Ti Prendo....Per La Gola....
Bruschetta Marinara
Per 4 persone
8 fette di pane casereccio tostate, 300 gr di filetto di pesce spada, succo di limone, 200 gr di pomodori maturi e sodi, un gambo di sedano tenero, 1 scalogno, un ciuffo di prezzemolo, 15 olive nere snocciolate, olio, sale e pepe.
Lavare i pomodori e farli scottare in acqua in ebollizione, privarli della buccia e dei semi, tagliare la polpa a dadini, metterli in un colino per 15 minuti, a perdere l’acqua di vegetazione. Privare il sedano dei filamenti, lavarlo e tagliarlo a rondelle. Sbucciare lo scalogno, lavarlo e tagliarlo a rondelle sottili. Lavare il filetto di pesce spada e, con un coltello affilato, tagliarlo trasversalmente nel senso delle fibre, ottenendo fettine molto sottili. Versare 2 cucchiai di succo di limone in un piatto fondo, adagiarvi le fettine di pesce spada e irrorarle con il succo di un limone. Farle riposare in frigorifero per 30 minuti, coperte da pellicola. Rigirarle delicatamente 3 o 4 volte. Scolarle, metterle in una terrina, irrorarle con l’olio e farle riposare per altri 10 minuti, rigirandole un paio di volte. Aggiungervi i dadini di pomodoro, il sedano, le olive tagliate a rondelle e le rondelle di scalogno. Insaporire con un pizzico di sale e di pepe e cospargere con il prezzemolo, lavato e tritato finemente. Al momento di servire, distribuire il composto sulle fette di pane tostato.
Crepes Malsuka: Brik Con Carne e Uova
Per 12 malsuka
200 gr di semola di grano duro, 3 uova, olio. Per l’interno: 200 gr di carne di manzo tritata, 30 gr di parmigiano grattugiato, 3 uova, burro, olio, sale e pepe.
Sbattere poco le uova in una ciotola, incorporare la semola. Lasciare riposare per un’ora. Cuocere in padella antiaderente, oliata, le malsuka, che devono risultare sottilissime. Servono per confezionare i Brik:
Preparare i Brik: rassodare un uovo, freddarlo sotto l’acqua corrente e ridurlo a dadini. In una padella rosolare in un po’ di burro la carne tritata. Mettere la carne cotta in una terrina, mescolarvi l’uovo duro e le altre 2 uova sbattute preventivamente con parmigiano. Salare e pepare. Suddividere il composto nei malsuka, chiuderli a cilindro e friggerli in una padella con olio in ebollizione, dorandoli da tutte le parti.
Fagottini Al Granoturco
Per 4 persone
2 uova, gr 150 di farina, 6 dl di latte, gr 300 di grani di granoturco in scatola, gr 60 di parmigiano grattugiato, gr 200 di ricotta, 1 cipolla, la scorza grattugiata e il succo di 1 limone, 1 porro, finocchietto selvatico, 100 gr di burro, sale e pepe.
In una scodella, sbattete le uova con il sale, la farina e dl3 di latte, fino a ottenere una pastella liscia, poi fatela riposare in luogo tiepido per 30 minuti. In una padellino, fatevi dorare 30 gr di burro, quando sarà caldo, versatevi un mestolino di pastella, facendola spandere uniformemente sul fondo. Non appena la crepe sarà cotta da un lato, giratela dall’altro lato. Continuate fino a esaurimento della pastella. In una casseruola con 50 gr di burro, aggiungetevi la cipolla tritata, fatela rosolare, unitevi i chicchi di granoturco, scolati del liquido di vegetazione, salate e pepate. Aggiungete 50 gr di farina, mescolando. Togliete la casseruola dal fuoco e versatevi a filo il latte rimasto, rimettete la pentola sul fuoco, portate a ebollizione, continuando a mescolare, facendo addensare. Incorporate la ricotta, il parmigiano grattugiato, la scorza e il succo di limone, insaporite con sale e pepe. Distribuite questo composto sulle crêpes che legherete a fagottino con le foglie di porro tagliate per lungo a strisce, dopo averlo sbollentato per pochi minuti in acqua bollente. Decorate con i rametti di finocchio.
p.s. Il granoturco si può realizzare, se è stagione , con le pannocchie con grani maturi ma non ancora giunti a maturazione completa: Pulire le pannocchie delle barbe e delle foglie e farle bollire in acqua salata per almeno mezz’ora. Farle raffreddare leggermente e sgranarle. Asciugare prima dell’uso i grani di granoturco con l’aiuto di carta da cucina assorbente.
sabato 21 luglio 2012
Lo Sapevate Che: Dal Brasile a Bologna...
Dal Brasile A Bologna:
L’Unica Soluzione E’
Ridurre Gli Sprechi
Abbiamo imparato a usare le lampadine a basso consumo, ma il 3 per cento dell’energia, insieme a miliardi di metri cubi d’acqua, lo perdiamo gettando tonnellate di cibo, buono.
La prima regola della sostenibilità, il concetto attorno a cui ha ruotato il summit Onu di Rio concluso pochi giorni fa, è non sprecare. Ma alle volte gli sprechi sono nascosti, si moltiplicano perché sfuggono alla nostra attenzione. Per portarli alla luce sono nate le campagne di Last Minute Market, spin off della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, che hanno ottenuto l’appoggio dell’Unione europea.
Nel 2012 l’obiettivo è l’abbattimento degli sprechi energetici. In questo campo è stato fatto molto: abbiamo cambiato buona parte delle lampadine di casa mettendo quelle ad alta efficienza e quando compriamo un elettrodomestico guardiamo la tabella che indica i consumi dell’apparecchio, perché sbagliare vuol dire far salire la bolletta elettrica. Ma ci sono aspetti di cui si parla ancora poco e la campagna “Un anno contro lo spreco, 2012: l’energia” li sottolinea. Ad esempio, nei Paesi occidentali una percentuale fra il 10 e il 30 per cento del consumo totale di energia è imputabile alle filiere agroalimentari. In Italia la perdita energetica attribuibile al solo spreco di cibo è pari a circa il 3 per cento della produzione nazionale: corrisponde al fabbisogno di un milione 650 mila persone.
Correggere questi errori non è impossibile: basterebbero acquisti più mirati e politiche governative meno ondivaghe. Secondo stime dell’Enea, poi, l’adozione di misure di efficienza energetica e il rilancio delle energie rinnovabili potrebbero garantire non meno di 11 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, pari al 56,5 per cento dei consumi del settore agroalimentare.
Tra l’altro, sprechi di cibo e sprechi di energia spesso comportano grandi sprechi d’acqua, un’altra risorsa che i cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più preziosa. Il libro Blu degli sprechi idrici in Italia, curato da Andrea Segrè e Luca Falasconi e appena pubblicato come e-book da Edizioni Ambiente (pp. 208, euro 4) li sottolinea: nel 2010 abbiamo buttato via 12,6 miliardi di metri cubi d’acqua, impiegati nella produzione di 14 milioni di tonnellate di prodotti agricoli abbandonati nei campi.
Anche la dieta conta perché, a livello planetario, il 7° per cento dei consumi di acqua dolce è impiegato dal settore agricolo. Ci vogliono circa 3.600 litri al giorno per un’alimentazione a base di carne, mentre ai vegetariani ne bastano 2.300: ogni chilo di carne di manzo ci costa 16 mila litri di acqua. In un anno la dieta mediterranea utilizza poco più di 1.700 metri cubi di acqua pro capite contro i 2.600 metri cubi di quella anglosassone.
Antonio Cianciullo – Venerdì di Repubblica 29-6-12
Fa caldo: Insalate..sì.. ma di Pesce....
Tris Di Pesce Con Patate E Maionese
Per 6 persone
500 gr di seppie pulite, 500 gr di calamari, 500 gr di moscardini, 800 gr di patate, 2 spicchi di aglio, prezzemolo, 200 gr di maionese, curry, olio, sale e pepe.
Lessate le patate con la buccia e scolatele. Quando sono raffreddate, sbucciatele e tagliatele a pezzetti. Separate le sacche e i ciuffi dei calamari e dei moscardini. Togliete le interiora e l’osso contenuto nella sacca e gli occhi e il becco che trovate nel centro dei ciuffi. Spellate i calamari e i moscardini, lavateli insieme alle seppie e lessateli in acqua bollente salata per 20 minuti. Scolateli e quando sono tiepidi, tagliate le sacche a rondelle e i ciuffi a metà. Mettete le patate in un grande piatto di portata, con aglio e i molluschi. Cospargete di prezzemolo tritato e condite con poco sale e pepe e con 2 cucchiai d’olio. Lasciate insaporire le patate e i molluschi per un’ora, poi togliete l’aglio. Condite con la maionese aromatizzata con un cucchiaio di curry.
Gravlax di Salmone ( o Ricciola, Spigola, Gallinella)
Per 12 persone
Un salmone di 2 kg o un pezzo di salmone dello stesso peso ,sale marino grosso 60 gr, zucchero di canna gr 30, 1 cucchiaio di pepe bianco in grani, 1 cucchiaio di aneto, o finocchietto , tritati. Per la salsa 2 cucchiai di senape forte, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di aceto, 4 cucchiai di aneto tritato, un bicchierino di cognac, olio 1 dl .
Chiedete in pescheria di sfilettarvi il salmone, lasciando i due filetti interi e la pelle squamata. A casa, asciugatelo senza lavarlo. Con una pinzetta eliminate le spine rimaste. Spargete la metà del sale in una pirofila e posatevi sul lato della pelle, un filetto di salmone. Unite l’aneto al pepe pestato e allo zucchero di canna. Versate il tutto sul filetto e spruzzate con il bicchierino di cognac. Posatevi l’altro filetto, con la pelle che rimanga esterna. Coprite con il sale rimasto e chiudetelo con carta d’alluminio. Sistemate un peso sul pesce e mettetelo in frigorifero per 2 giorni. Eliminate il condimento, tagliate a fettine sottilissime (senza pelle) e servite con pane nero imburrato e con la salsina: mescolate in una ciotolina la senape con l’aceto e lo zucchero. Unite l’aneto tritato e versate l’olio a filo, mescolando con un cucchiaio.
n.b. La stessa ricetta si può anche fare usando altri filetti di pesce: con filetti di ricciola, spigola o gallinella (pesci un pò meno grassi del salmone)
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