Henry-René-Albert-Guy de Maupassant
nasce presso il Castello di Miromesnil, vicino a Dieppe (Francia) il giorno 5
agosto 1850.
Ricordato come uno dei fondatori del
racconto moderno, Maupassant è stato influenzato in modo forte da Zola e Flaubert, nonché dalla filosofia di Schopenhauer. I suoi racconti come i suoi romanzi presentano
un'ampia denuncia della società borghese, della sua stupidità, della sua
cupidigia e della sua crudeltà. Gli uomini sono spesso descritti come vere e
proprie bestie e
l'amore si riduce per loro ad una funzione puramente fisica. Questo forte
pessimismo pervade tutta l'opera di Maupassant.
Le sue novelle si contraddistinguono per
uno stile breve e sintetico e per il modo ingegnoso in cui le singole tematiche
vengono sviluppate. Alcuni suoi racconti rientrano inoltre nel genere horror.
La famiglia Maupassant era originaria
della Lorena ma si era spostata in Normandia intorno alla metà del XIX secolo.
Il padre nel 1846 sposa Laure le Pottevin, giovane donna appartenente all'alta
borghesia. Laure, assieme al fratello Alfred, era stata compagna di giochi
di Gustave Flaubert, il figlio del chirurgo di Rouen, che come detto
eserciterà una forte influenza nella vita di Maupassant. La madre era una donna
dotata di un particolare talento letterario, appassionata di classici, in
particolare Shakespeare. Separatasi dal marito, si prende cura dei suoi due
figli, Guy ed il fratello più giovane Hervé.
Guy vive con la madre a Étretat fino
all'età di tredici anni; la loro dimora casa è la Villa dei Verguies, dove tra
il mare ed un entroterra lussureggiante, Guy cresce appassionandosi alla natura
e agli sport da praticare all'aperto.
Successivamente Guy studia presso il
seminario a Yvetot, luogo da dove farà di tutto per farsi espellere. Sviluppa
una forte ostilità nei confronti della religione. In seguito viene iscritto al
Lycée du Rouen dove eccelle per le sue doti letterarie; in questi anni si
dedica alla poesia e prende parte ad alcune rappresentazioni filodrammatiche.
Conseguita la laurea nel 1870, scoppia
la guerra franco-prussiana e decide di arruolarsi come volontario. Combatte con
onore e dopo la guerra, nel 1871, lascia la Normandia per recarsi a Parigi. Qui
trascorrerà dieci anni lavorando come impiegato presso il Dipartimento Navale.
Dopo un lungo e noioso periodo, Gustave Flaubert prende Guy de Maupassant sotto la sua
protezione, accompagnandolo al debutto nell'ambito del giornalismo e della
letteratura.
A casa di Flaubert conosce il romanziere
russo Ivan Turgenev ed il francese Émile Zola,
così come molti altri protagonisti della scuola realista e naturalista.
Maupassant inizia a scrivere versi interessanti e brevi operette teatrali.
Nel 1878 viene trasferito al Ministero
della Pubblica Istruzione, divenendo un importante curatore di giornali di
successo come Le Figaro, Gil Blas, Le Gaulois e L'Echo de Paris. La stesura di
romanzi e racconti avviene solo nel tempo libero.
Nel 1880 Maupassant pubblica il suo
primo capolavoro, il racconto "Boule de Suif", che riscuote un
immediato e straordinario successo. Flaubert lo definisce "un
capolavoro destinato a durare nel tempo". Il suo primo racconto lo
rende famoso: così galvanizzato lavora in modo metodico arrivando a scrivere
dai due ai quattro volumi all'anno. Il periodo che va dal 1880 al 1891 è
caratterizzato da un intenso lavoro. Maupassant combina talento e senso pratico
per gli affari, doti che gli garantiranno salute e ricchezza.
Nel 1881 pubblica "La Maison
Tellier", il suo primo volume di racconti: nei due anni successivi il
volume arriverà a contare dodici edizioni.
Nel 1883 termina il romanzo "Une
vie", che vende 25.000 copie in meno di un anno. Il secondo romanzo
"Bel-Ami" appare nel 1885 e raggiunge lo straordinario numero di 37
ristampe in quattro mesi. L'editore "Harvard" commissiona a Maupassnt
nuovi romanzi. Questi senza grossi sforzi, scrive dei testi interessanti dal
punto di vista stilistico e descrittivo, ed estremamente profondi dal punto di
vista del contenuto. In questo periodo scrive "Pierre et Jean", opera
da molti considerata il suo vero capolavoro.
Maupassant Provava una sorta di naturale
avversione nei confronti della società e per questo motivo amava la solitudine
e la meditazione. Viaggia molto, navigando con il suo yacht privato
"Bel Ami" - così chiamato in onore del suo romanzo - tra Algeria,
Italia, Gran Bretagna, Sicilia e Auvergne. Da ciascuno dei suoi viaggi torna
con un nuovo volume.
Dopo il 1889 sono pochissime le volte
che fa ritorno a Parigi. In una lettera ad un amico confida che ciò era dovuto
al fastidio che egli provava nel vedere la Tour Eiffel,
da poco inaugurata: non a caso era stato, assieme a molte altre personalità
della cultura francese dell'epoca, uno dei firmatari della petizione con la
quale si chiedeva di sospenderne la costruzione.
I numerosi viaggi e l'intensa attività
letteraria non impediscono a Maupassant di stringere amicizie con importanti
personaggi del mondo letterario del tempo: tra questi in particolare vi
sono Alexandre Dumas figlio e il filosofo e storico Hippolyte Taine.
Durante gli anni che consacrano il
successo delle opere di Maupassant, Flaubert continuerà a comportarsi come un
padrino, una sorta di guida letteraria.
Nonostante una costituzione
apparentemente robusta, la salute si deteriora e anche l'equilibrio mentale di
Maupassant entra in crisi. Si è quasi certi cha la causa dei mali è da
attribuire alla sifilide, ereditata dal padre o forse trasmessa dall'occasionale
rapporto avuto con qualche prostituta.
Frequenti stati allucinatori
accompagnano la costante paura della morte. In seguito all'ennesimo tentativo
di suicidio, lo scrittore viene internato nella celebre clinica del dottor
Blanche, a Passy.
Dopo diciotto mesi di pazzia furiosa,
Guy de Maupassant muore il 6 luglio 1893 all'età di 43 anni. E' sepolto nel
cimitero di Montparnasse, a Parigi. https://biografieonline.it/biografia-guy-de-maupassant
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