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venerdì 31 luglio 2020

Lo Sapevate Che: Guido Crepax, fumettista, considerato tra i maggiori disegnatori della seconda metà del Novecento


Mia figlia Valentina
Nato a Milano il 15 luglio 1933 Guido Crepax inizia a lavorare nel campo dell'illustrazione e della grafica mentre frequenta la facoltà di architettura, realizzando manifesti pubblicitari e copertine di libri e di dischi (tra cui quelli dedicati a Gerry Mulligan, Charlie Parker o Louis Armstrong). Firma il primo grande successo nel 1957 con i disegni della campagna pubblicitaria della benzina Shell premiati con la Palma d'Oro.
Nel 1963 si riavvicina al mondo del suo primo amore, il fumetto, e qualche anno più tardi dà vita all'indiscutibile protagonista delle sue storie, l'ormai celebre Valentina, comparsa per la prima volta nel numero 3 di Linus, la mitica rivista fondata e diretta da Giovanni Gandini.
Valentina, a dire il vero, nasce dapprima come personaggio di contorno di Philip Rembrandt, alias Neutron, critico d'arte e investigatore dilettante, fidanzato appunto con Valentina Rosselli, fotografa dall'inconfondibile caschetto nero; solo che il carisma di quest'ultima surclassa quello del protagonista tanto che già a partire dalla terza puntata lo scalza.
Un personaggio dalle forti venature erotiche, Valentina, che ha segnato uno stile preciso, non solo in senso fumettistico, ma proprio in senso antropologico, quasi al modo di una pop-star o di un personaggio famoso. Solo che Valentina è di carta e bisogna pur dire che gli innumerevoli tentativi di donarle una consistenza corporea, attraverso film e incarnazioni di vario genere, non sembrano molto riusciti.
Valentina, pur se ispirata dall'attrice del cinema muto Louise Brooks, è un essere indecifrabile, sfuggente, un qualcosa che appartiene alla mente e a una tipologia astratta di donna; per questo motivo qualunque sforzo per identificarla in una donna reale è destinato a fallire. Allo stesso tempo, non è raro sentir definire una ragazza con determinate caratteristiche come "una Valentina". Valentina, infine, è l'unico personaggio del fumetto con una sua carta d'identità. Nasce, infatti, il 25 dicembre 1942 in via De Amicis 42 a Milano ed esce ufficialmente di scena nel 1995 a 53 anni nell'ultima tavola della storia 'Al diavolo Valentina!'.
Autore assai prolifico, Crepax ha in seguito dato vita effimera a numerose altre eroine (Belinda, Bianca, Anita...), e realizzato anche sofisticate versioni a fumetti di alcuni classici della letteratura erotica quali Emmanuelle, Justine e Histoire d'O. Nel 1977 realizza un libro di avventure a colori: "L'uomo di Pskov" a cui segue l'anno dopo "L'uomo di Harlem".
Il suo ultimo libro 'In Arte...Valentina' è stato pubblicato nel 2001 da Lizard Edizioni.
Le storie a fumetti di Crepax sono state pubblicate all'estero e in particolare Francia, Spagna, Germania, Giappone, Stati Uniti, Finlandia, Grecia e Brasile.
Da tempo malato, Guido Crepax è scomparso il 31 luglio 2003 a Milano all'età di 70 anni.
Della sua opera si sono occupati semiologi del calibro di Roland Barthes parlando dei fumetti come della "Grande Metafora della vita".    https://biografieonline.it/biografia-guido-crepax

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