Volto eclettico
William Dafoe, in arte Willem, è nato il
22 Luglio 1955 ad Appleton, una cittadina del Wisconsin (USA). Settimo di otto
figli, è l'unico della famiglia ad aver intrapreso una carriera artistica.
Attore dal volto particolarissimo e
dall'espressività singolare Willem Dafoe si è imposto nel difficile universo
holliwoodiano come uno degli attori più versatili ed eterodossi attualmente in
circolazione, capace com'è di spaziare dalle pellicole più commerciali a quelle
più legate a progetti autoriali (come è successo nello scandaloso, e
censuratissimo "L'ultima tentazione di Cristo" di Martin Scorsese).
Il suo è stato un cammino lungo e
faticoso anche perchè i prodromi della sua carriera non sono stati fra i più
promettenti.
Sorpreso infatti a girare un film dai
contenuti a quanto pare sessualmente assai espliciti, si è introdotto nel mondo
del cinema in questo modo un po' anomalo. Cosa che nella puritana America gli
costò la sospensione da scuola (l'Einstein Junior High School, nella sua città natale, dove
era soprannominato "Billy"). Un esordio insomma assai giovanile.
Diventato in seguito attore teatrale
(intanto si era iscritto di malavoglia all'Università del Wisconsin), le cose
non si misero per questo affatto meglio. Anzi. Malgrado la nobiltà dei suoi
intenti venne rifiutato ad un provino e perfino insultato da quella che sarà la
sua compagna e la madre di suo figlio, Elizabeth LeCompte.
Unitosi alla compagnia sperimentale
"Theatre X", gira l'Europa e gli Stati Uniti. Dopo due anni approda a
New York e nel 1977 si unisce alla compagnia d'avanguardia "Wooster
Group", il cui direttore artistico era per l'appunto, Elizabeth LeCompte,
la quale diventerà sua moglie e madre del figlio Jack.
Il debutto cinematografico avviene nel
1980, con un ruolo minore nel film di Michael Cimino "I Cancelli del
Cielo", cui seguono altre pellicole culminate nel titolo che gli ha dato
la fama: si tratta dello struggente "Platoon" di Oliver Stone, per il quale ottiene anche una nomination agli Oscar
come miglior attore non protagonista.
Willem Dafoe negli anni 2000
Nel 2001 arriva la seconda nomination,
sempre come miglior attore non protagonista per l'interpretazione del tetro Max
Schreck ne "L'ombra del vampiro" al fianco di John Malkovich. Prima di questo ha girato molti altri film e, fedele
alla sua imprevedibilità, l'elenco dei titoli testimonia la sua ecletticità: si
va da un film di botteghino come "Speed 2" alla pellicola
sull'artista maledetto Basquiat,
dal classico dramma rappresentato da "Il paziente inglese" all'allucinato " eXistenZ" del
controverso David Cronenberg. Una carriera caleidoscopica che non può non
suscitare ammirazione.
Nonostante i suoi successi e il fatto
che sia assurto a star internazionale, Willem Dafoe non è però un detestabile
presenzialista nè ama la luce dei riflettori, da cui si tiene invero ben
lontano. Difficile coglierlo in un atteggiamento da Vip ad uso e consumo dei
paparazzi. Quasi del tutto assente ai vari party ed eventi mondani, è molto
attento a proteggere la sua vita privata, dedicandosi prevalentemente ai lavori
manuali che così tanto lo appassionano.
Fra i molti film girati negli ultimi
anni, Dafoe ha colpito particolarmente per la sua interpretazione di Goblin, il
nemico numero uno del supereroe del film "Spiderman". Un altro film
da ricordare è "Go Go Tales" (2007), diretto da Abel Ferrara,
girato interamente a Cinecittà e presentato fuori concorso al 60° Festival di Cannes. Nel 2009 è protagonista del visionario
"Antichrist" di Lars von Trier.
Nel 2014 interpreta Pier Paolo Pasolini
nel film biografico del regista Abel Ferrara.
La seconda metà degli anni 2010
Dopo aver partecipato al film "The Great Wall"
(2016) torna a lavorare con Abel Ferrara per "Siberia". Nello stesso
anno recita nei film "Cane mangia cane" e "Quando un
padre". Kenneth Branagh nel 2017 lo vuole per il suo "Assassinio
sull'Orient Express" tratto dal celebre racconto di
Agatha Christie.
Nello stesso anno Dafoe è in "Seven
Sisters" (What Happened to Monday), "Un sogno chiamato Florida"
(The Florida Project). Nel 2018 recita in "Aquaman" e veste i panni del protagonista
nel film biografico "Van
Gogh - Sulla soglia dell'eternità".
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