J. R. R. Tolkien: biografia e libri dell'autore de Il signore degli anelli
Biografia e
opere di J. R. R. Tolkien, scrittore inglese appassionato di mondi immaginari e
fantastici e autore, tra gli altri, de Il signore degli anelli e il Silmarillion
John Ronald Reuel Tolkien nacque
a Bloemfontein in Sudafrica nel
1892 da genitori di origine inglese. All’età di tre anni, Tolkien si recò in Inghilterra con la
madre e il fratello, ma il padre non riuscì mai a raggiungerli
perché si ammalò di febbri reumatiche e morì poco dopo. I tre si stabilirono a
Sarehole, un villaggio di campagna situato vicino a Birmingham, il cui
paesaggio rurale ispirò molte scene dei suoi libri, in particolare la contea
abitata dagli hobbit, protagonisti dei suoi romanzi
più importanti.
Quando la donna morì nel 1904, Tolkien e il fratello furono affidati a Padre
Francis Xavier Morgan, sacerdote dell’Ordine degli Oratoriani,
sotto la cui guida lo scrittore dimostrò un grande talento nello studio delle lingue
antiche come il latino, il greco e il gotico. In questi
anni cominciò anche a lavorare a una
lingua di sua invenzione, la lingua delle fate, che perfezionò
nel corso degli anni futuri.
All’età di diciotto anni s’innamorò di Edith Bratt ma Padre Morgan gli
impedì di vederla o di scriverle fino all’età di ventuno anni, quindi Tolkien si dedicò ai suoi studi
di lingua e letteratura anglosassone presso l’Exeter College di Oxford,
dove si
laureò nel 1915.
Durante gli anni
dell’università non smise di lavorare alla sua lingua inventata e sviluppò una grande passione
per mondi fantastici popolati da mostri, strane creature, elfi, gnomi, streghe,
stregoni, guerrieri, cavalieri, montagne e foreste incantate, legati alle leggende e
alla mitologia dell’Europa
settentrionale.
Intanto Tolkien
partecipò alla prima guerra mondiale, prendendo
parte anche alla Battaglia
della Somme sul fronte occidentale, e nel 1916 sposò Edith Bratt, fu
congedato dall’esercito per problemi di salute nel 1917 prima della fine della
guerra.
Dopo
questa esperienza, cominciò a scrivere un ciclo di racconti
mitologici che intitolò originariamente The
Book of Lost Tales (Racconti
Ritrovati, 1920-1930), in seguito pubblicati col titolo The
Silmarillion (Il
Silmarillion) pubblicato postumo nel 1977 dal figlio
Christopher, curatore delle sue opere.
Nel
1920 fu nominato lettore d’inglese presso l’Università di Leeds e in seguito
professore di filologia anglosassone presso il Pembroke
College a Oxford, dove fu tra i fondatori di un gruppo di
scrittori chiamati The Inklings, che includeva
anche C.S. Lewis,
autore della serie di romanzi
fantasy The Chronicles of Narnia (Le
Cronache di Narnia). Nel 1945 assunse l’incarico di
professore di lingua e letteratura inglese presso il Merton College di Oxford,
dove rimase fino al 1959, l’anno del suo ritiro.
Tolkien
scriveva e illustrava racconti per i suoi figli, come The Father
Christmas Letters (Le
Lettere di Babbo Natale) e The Hobbit (Lo Hobbit), che scrisse e illustrò
con oltre cento disegni durante gli anni trascorsi al Pembroke College e che
pubblicò solo nel 1937. Lo
Hobbit fu seguito dal suo capolavoro, The Lord of
the Rings (Il Signore degli Anelli,
1954-1955) che impiegò dodici anni per completare.
John R.R. Tolkien morì nel 1973 a
Bournemouth, una città costiera situata nel sud dell’Inghilterra,
dove si era trasferito da qualche anno con sua moglie Edith, morta due anni
prima di lui.
Tolkien aveva
una grande passione per mondi immaginari e fantastici, come per esempio
il mondo rappresentato in Beowulf, il più
grande poema epico della letteratura anglosassone, da lui stesso tradotto negli anni’20 del XX
secolo.
Fu proprio grazie ai suoi studi e alle sue letture
che creò il mondo magico della
Terra di Mezzo (Middle-earth),
per cui ideò in modo molto realistico e
particolareggiato mappe, leggi, una nuova lingua raccontando le straordinarie
avventure degli hobbit, abitanti di questo regno fantastico modo molto
realistico e particolareggiato mappe, leggi, una nuova lingua raccontando le
straordinarie avventure degli hobbit, abitanti di questo regno fantastico
Come i romantici, Tolkien credeva nel grande potere dell’immaginazione sulla percezione,
era convinto che attraverso i mondi fantastici da lui descritti, fosse
possibile descrivere anche la sfera morale e spirituale e che la mitologia
potesse rivelare agli uomini la realtà delle cose. Lo scrittore sosteneva che le storie fiabesche e fantastiche
offrono ai lettori la possibilità di fuggire (escape) dal caos della vita moderna in
un mondo dove i problemi morali e le emozioni vengono egualmente affrontati in
modo realistico, ma basandosi sulle leggi che regolano quel mondo
immaginario.
La storia del mondo immaginario creato da Tolkien inizia con il suo primo romanzo The Hobbit, pubblicato
nel 1937 col
titolo The Hobbit, There and Back
Again (Lo
Hobbit, Andata e Ritorno), che può essere considerato il prologo de Il Signore
degli Anelli
Racconta la storia di Bilbo Baggins, un hobbit, che riceve la visita del mago Gandalf,
che lo invita a seguirlo. Inizialmente Bilbo rifiuta, ma poi conosce alcuni
nani che stanno seguendo Gandalf e si convince a intraprendere
quest’avventura. La
loro missione è di recuperare un tesoro nascosto all’interno della Montagna
Solitaria e protetto dal drago Smaug, il quale aveva
sottratto il tesoro ai nani tempo addietro. Durante il viaggio verso la
montagna, i nani vivono avventure straordinarie e incontrano molti nemici che
riescono a superare anche grazie all’aiuto di Gandalf. Nel corso del viaggio,
si fermano a riposare in una grotta; mentre dormono, vengono assaliti dagli
orchi, Gandalf riesce a liberare tutti, ma durante la fuga, Bilbo si perde e incontra Gollum, una strana
creatura che vive nella grotta da molto tempo. Bilbo gli ruba un anello magico
creato da Sauron, il Signore Oscuro, il cui potere è di rendere
invisibili coloro che lo indossano, in realtà può anche rendere malvagie le
persone che lo indossano. Dopo ulteriori avventure, il gruppo riesce a
raggiungere la montagna e a sconfiggere il drago che proteggeva il tesoro, il
quale sarà equamente diviso alla fine della missione; anche Bilbo farà ritorno
a casa con due bauli pieni di oro e d’argento.
Il Signore
degli Anelli fu originariamente scritto come sequel
de Lo Hobbit, ma ben presto diventò
un romanzo epico. Tolkien scrisse il romanzo durante la seconda guerra mondiale e lo
pubblicò in tre volumi tra il 1954 e il 1955.
La storia, ambientata nel mondo immaginario
chiamato Middle-earth (Terra di
Mezzo), riprende proprio da dove si era interrotto il suo prequel. Il Signore
degli Anelli è
S auron,
il Signore Oscuro, che
fece creare dai fabbri elfici gli Anelli del Potere (Rings of Power), anelli magici i
cui poteri variano secondo la personalità, delle intenzioni e delle azioni di
coloro che li indossano. Sauron
stesso creò segretamente un unico anello (one ring), in cui infuse la sua
forza vitale, che un giorno gli avrebbe permesso di conquistare e governare la
Terra di Mezzo. Il
capo dei fabbri elfici scoprì le sue intenzioni e riuscì a sottrargli i tre
anelli più potenti, Nenya e Vilya, affidati a due elfi
(Galadriel e Gil-Galad) e Narya affidato a Círdan e in seguito a Gandalf, che combatte contro Sauron ed è la guida di
Bilbo e Frodo Baggins.
Ne Il Signore degli Anelli Frodo
eredita l’anello da suo cugino Bilbo ma Gandalf, non essendo
sicuro sulla vera origine dell’anello, gli consiglia di non indossarlo e di
tenerlo nascosto. Dopo circa diciassette anni, Gandalf ritorna e rivela a Frodo
che l’anello in realtà è l’unico
anello creato da Sauron, che grazie a esso intendeva
conquistare e dominare la Terra di Mezzo. Frodo quindi si rende conto di rappresentare un pericolo per la
Contea e decide di partire con tre amici, Samwise Gamgee,
Meriadoc Brandybuck e Peregrin Took, per portare l’anello presso Rivendell, dove si
trova il potente Elrond, un mezzelfo.
I quattro amici riescono a partire giusto in tempo, perché
i Cavalieri Neri, spiriti maligni che servono Sauron, arrivano nella Contea
alla ricerca di Bilbo e dell’anello, ma non trovandoli, cominciano a dare la
caccia a Frodo e ai suoi amici. L’unico modo per sconfiggere Sauron è di
distruggere l’anello, gettandolo nella lava del Monte Fato, dove il Signore
Oscuro forgiò l’anello originariamente. La Compagnia dell’Anello composta da Frodo,
altri hobbit, nani, elfi e umani attraverseranno foreste incantate,
affronteranno draghi e creature mostruose, lotteranno contro il male, riuscendo finalmente a distruggere l’unico anello e a
sconfiggere Sauron.
L’anello che
Frodo Baggins ha ereditato da Bilbo, è il simbolo del potere e del male, che corrompe coloro
che lo indossano, anche le creature più pure che si ritrovano quindi coinvolte
nella lotta tra il bene e il male.
Frodo è il prescelto, colui che dovrà portare
l’anello nel luogo in cui sarà distrutto, senza farsi tentare e corrompere.
Egli non è il tipico eroe epico, ma una persona umile, semplice, dotato di
grande intelligenza, grazie al quale il bene infine riesce a prevalere.
Lo stile
di Tolkien è molto semplice e vivido, con descrizioni
estremamente dettagliate e realistiche nonostante l’autore abbia descritto un
mondo immaginario.
I suoi romanzi hanno avuto un tale successo che sono state realizzate diverse trasposizioni
cinematografiche. I film di maggior successo sono: The Lord of
the Rings: The Fellowship of the Ring (Il Signore degli Anelli: La Compagnia
dell’Anello, 2001), The Two Towers (Le Due Torri, 2002) e The Return of
the King (Il Ritorno del Re, 2003),
realizzati dal regista e produttore neozelandese Peter Jackson.
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