Eroe di razza
Michael Sylvester Enzio Stallone, è nato
il 6 luglio 1946 a New York, USA in una famiglia povera, in uno dei quartieri
più malfamati della città, l'Hell's Kitchen. Trasferitosi a dodici anni, a
Philadelphia, nel Maryland, Stallone comincia ad avvicinarsi al mondo dello
sport, grazie al fatto che sua madre apre e gestisce una palestra in proprio.
Senza condizionamenti di sorta e senza
limiti di tempo, Stallone pratica dunque assiduamente ogni tipo di esercizio
ginnico, gettando le basi del fenomenale fisico scultoreo per cui è diventato
celebre.
Nel frattempo deve farsi una cultura e,
dopo il diploma, trascorre due anni all'American College of Switzerland di Ginevra,
abbandonato però poco prima della laurea.
Al ritorno negli Stati Uniti, però, si
iscrive anche alla facoltà di drammaturgia all'Università di Miami con
l'intento di apprendere i rudimenti della recitazione. E' attirato dal cinema e
sa che con quel fisico una qualche particina potrebbe pur presentarsi. Non si
limita però ad un mero ruolo passivo, aspettando la leggendaria chiamata del
solito produttore, altrettanto leggendario, in cerca di talenti, ma si dà da
fare scrivendo sceneggiature, collaborando alla stesura di testi e dialoghi,
con lo scopo di farsi conoscere e di sviluppare rapporti proficui.
Siccome la scrittura, per quanto ben
remunerata, non dà il pane, si impegna anche in una serie lunghissima e
logorante di lavori fra cui il pizzaiolo, il guardiano dello zoo e l'usciere al
teatro Baronet. E' curioso pensare al futuro Rambo in queste vesti, ma è proprio così
che Stallone ha sbarcato il lunario ed è grazie alla sua tenacia se è arrivato
dove è arrivato.
Il suo esordio come attore avviene nel
1970 con l'ormai molto discusso film porno-soft "The party at Kitty and
Stud's", mentre la prima vera opportunità arriva nel 1974 con "The
Lords of Flatbush". Il successo planetario gli irride però due anni dopo
con l'azzeccata scelta di interpretare Rocky nell'omonimo film di John
Avildsen, del quale firma anche la sceneggiatura.
Prodotto a basso costo, il film fu la
sorpresa dell'anno, vincendo l'Oscar per il miglior film e la miglior regia
proiettò Stallone nell'Olimpo delle star hollywoodiane. Oltre alla sua corsa
come attore, si è impiegato anche dietro la camera, dirigendo tre film della
saga "Rocky" (II, III e
IV), "Paradise Alley" e "Staying Alive".
Sposato con Sasha Czack, una sua collega
ai tempi in cui faceva l'usciere al Baronet, è rimasto con lei undici lunghi
anni. Poi, nel 1985, ha conosciuto la giunonica attrice e modella danese
Brigitte Nielsen e ha perso la testa. I due, in effetti, sembravano fatti l'uno
per l'altra: tanto è muscoloso e inespressivo lui, quanto è robotica e fredda
lei. A proposito della sua espressività di attore c'è da dire però che la sua
celebre smorfia, quella che lo vede con metà labbro sinistro sempre abbassato
come se stesse sul punto di piangere, è dovuta ad una paralisi, causata da
complicazioni nel parto e che ha coinvolto tutta la parte inferiore sinistra
del suo viso.
Ad ogni modo, anche questo rapporto con
la Nielsen si è concluso con un divorzio, nel 1988. Si è poi fidanzato con la
modella Jennifer Flavin, con la quale ha avuto due figlie.
Collezionista di arte, pare che si
dedichi con un certo successo alla pittura surrealista ed è comproprietario
della catena di ristoranti "Planet Hollywood" insieme a Bruce Willis ed Arnold Schwarzenegger. Il suo carattere generoso e altruista lo porta
spesso al centro di iniziative benefiche.
Gli anni '90
I film di rilievo di questi anni sono:
"Rocky V" (1990), "Cliffhanger"
(1993), "Demolition Man" (1993), "Lo specialista" (1994),
"Assassins" (1995), "Dredd - La legge sono io" (1995), "Daylight
- Trappola nel tunnel" (1996), "Cop Land" (1997).
Gli anni 2000
Tra i lavori di questi anni c'è "Rocky Balboa",
uscito in Italia all'inizio del 2007, il VI e definitivo capitolo della saga ha
suscitato grande clamore perché Sly ha voluto fare tutto da sé: trama,
interpretazione e sceneggiatura.
Nel 2008 è la volta del ritorno del suo
altro grande personaggio: il film si intitola "John Rambo", IV capitolo, da Stallone
interpretato e diretto.
Sylvester Stallone negli anni 2010
Nel 2012 vive il dramma della perdita
del figlio Sage Stallone, morto a 36 anni per overdose: aveva recitato con lui
in "Rocky V" e "Daylight - Trappola nel tunnel".
I film da ricordare a cui prende parte
in questi anni sono: "I mercenari - The
Expendables" (2010, di cui è anche regista);
"I mercenari 2" (regia di Simon West, 2012); "Jimmy Bobo"
(regia di Walter Hill, 2012); "Escape Plan"
(2013); "Il grande match" (2013); "I mercenari 3" (2014);
"Reach Me - La strada per il successo" (2014); "Creed - Nato
per combattere" (2015).
https://biografieonline.it/biografia-sylvester-stallone
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