Nata
a Milano il 1° gennaio 1923, (all'anagrafe Valentina Cortesa) da giovanissima
frequenta la scuola di recitazione della Scalera Film. Dopo un debutto
cinematografico prestigioso, accanto a Ermete Zacconi, Laura Adani, Renzo
Ricci, Cesco Baseggio, Memo Benassi e Irma Grammatica (L'orizzonte dipinto,
Guido Salvini, 1941) diventa presto una delle attrici più popolari del periodo
fascista. Per la sua aria sognante e romantica viene scelta da Alessandro
Blasetti per La cena delle beffe (1941) e sempre con Blasetti
recita a teatro durante gli anni della guerra. Nel 1946 ottiene la parte di
protagonista nel film di Luigi Zampa Un americano in vacanza, una
commedia post-telefoni bianchi in cui già dimostra doti di interprete originale
e sensibile, un fascino vago e luminoso che si discosta da quello più esplicito
o lezioso di molte attrici italiane sue coetanee.
Nel 1948 firma un contratto con la 20th Century Fox e si traferisce ad
Hollywood dove gira I corsari della strada, diretto da Jules
Dassin, il regista con cui ha una storia d'amore. Subito dopo sposa Richard
Baseheart dal quale avrà un figlio, Jackie, futuro attore di cinema. Hollywood
però è una breve parentesi. Ritorna in Italia e nel 1955 è una delle
protagonisite de Le amiche (Michelangelo Antonioni), che le
vale un Nastro d'argento come migliore attrice non protagonista. Ma è
l'incontro con il teatro, soprattutto con il teatro di Giorgio Strehler, a
segnare una svolta decisivaper la sua carriera. Proprio per le sue qualità di
attrice drammatica, dopo essere stata la madre di Francesco d'Assisi in Fratello
Sole, Sorella Luna (Franco Zeffirelli, 1971), Francois Truffaut la
vuole per Effetto notte (1973). La parte è quella di Severine,
autentica diva sul viale del tramonto che, in preda ai fumi dell'alcool, non
riesce a ricordare le battute e ha l'ardire di chiedere al malcapitato regista
"Perchè non giriamo con i numeri? Con Federico lo facevo sempre." Con
Federico Fellini era apparsa elegante e truccatissima in Giulietta
degli spiriti (1965), negli anni in cui, a teatro, rappresentava con
successo Shakespeare e Pirandello. Per Effetto notte ottiene
una nomination all'Oscar (poi assegnato ad Ingrid Bergman per Assassinio
sull'Orient Express). Attiva anche in televisione, nel 1978 si ritrova a
fianco di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia per "La granduchessa e i
camerieri" (Gino Landi). Al cinema, anche se viene richiesta da registi
stranieri come Robert Aldrich (Quando muore una stella, 1968),
Joseph Losey (L'assassinio di Trotsky, 1972) o Terry Gilliam (Le avventure
del barone di Munchausen, 1989), torna spesso a lavorare con Franco
Zeffirelli (Gesù di Nazareth, 1977 e Storia di una capinera,
1994). Sulle scene, sempre diretta da lui, nel 1983 è un'indimenticabile e
superba Maria Stuarda.
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