Pasquale Zagaria, questo il vero nome
del Lino Nazionale, è uno degli attori comici più popolari e amati del Bel
Paese. Un esito che non poteva neanche lontanamente immaginarsi, quando viveva
e studiava nella Andria degli anni '50, paesello sperduto in provincia di Bari,
dove è nato l'11 luglio 1936. Avvicinatosi al teatro per evitare la carriera
ecclesiastica consigliata dal padre, viene prima scritturato dalla compagnia di
Arturo Vetrani e poi, con lo pseudonimo di Lino Zaga, si esibisce in alcune
imitazioni che lo rendono subito popolare.
Certo non si trattava di una popolarità
televisiva, intesa cioè in senso moderno, ma tanto è bastata, prima di spiccare
il salto verso il più sontuoso mondo del cinema, per dargli da mangiare e
tenerlo occupato con spettacoli sempre nuovi. Il comico pugliese già allora
amava portare in scena elementi tipici della sua terra, come modi di dire,
giochi di parole, vezzi, e doppi sensi alquanto piccanti.
Lino Banfi diventa a pieno titolo
professionista dell'avanspettacolo: la notorietà aumenta e si trasferisce a
Roma, dove nel mitico locale "Puff" di Lando Fiorini, si esibisce con
comici del calibro di Enrico Montesano. La sua irresistibile verve contagia i produttori
cinematografici che lo scritturarono in diverse commedie come quelle di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, anche se ancora in ruoli secondari. E' negli anni
'70 che Lino Banfi diventa il vero cavallo di battaglia della Commedia
all'Italiana: la sua presenza nelle pellicole dell'epoca, oltre chiaramente
all'aggiunta della bella di turno, è una garanzia di incassi strepitosi.
Debutta in televisione nel 1975 in
"Senza rete", con Alberto Lupo. Dopo una breve parentesi a Canale 5
fa il suo rientro in Rai nel 1987. Gli è affidata la conduzione di
"Domenica in...", e lui realizza una delle serie più belle
dell'inossidabile storica trasmissione. Visto il consenso di pubblico e
critica, i produttori gli affidano anche "Aspettando Sanremo" e
"Un inviato molto speciale", trasmissioni in cui prende le distanze
dalla tipica macchietta pugliese per rivelare grandi doti d'intrattenitore.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad
una indubbia crescita artistica di Lino Banfi. "Il Vigile Urbano", il
già citato "Un inviato molto speciale" e "Un medico in
famiglia", sono soltanto alcuni dei successi televisivi di un attore che
negli ultimi anni ha saputo una volta per tutte dimostrare la sua straordinaria
versatilità e completezza artistica. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti:
nel 1992 gli è stato conferito il Premio Personalità Europea, nel 1993 il
Premio Gino Tani per gli spettacoli di varietà ed inoltre è Cavaliere,
Comandate e Grand Ufficiale dell'Ordine di Merito della Repubblica
Italiana. Spesso impegnato in campo sociale,
Lino Banfi è ambasciatore dell'UNICEF.
Nel 1991 ha pubblicato una sua
autobiografia dal titolo "Alla grande" e nel 2003 "Una parola è
troppa... - Nonno Libero racconta".
A Gennaio 2008, a distanza di 24 anni
dall'uscita nelle sale de "L'allenatore nel pallone", e dopo una
lontananza dal grande schermo durata 20 anni, riveste i panni del celeberrimo
Oronzo Canà nel sequel del famoso film. L'episodio è ambientato in pieno
scandalo calciopoli e vede, oltre alla conferma del regista di allora Sergio
Martino, la presenza di Gigi e Andrea, Anna Falchi, Leo Gullotta e Alvaro Vitali. https://biografieonline.it/biografia-lino-banfi
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