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sabato 11 luglio 2020

Lo Sapevate Che: Lino Banfi: per presentarlo “una parola è troppa…e due sono poche!”


 Che risate, raghezzi!
Pasquale Zagaria, questo il vero nome del Lino Nazionale, è uno degli attori comici più popolari e amati del Bel Paese. Un esito che non poteva neanche lontanamente immaginarsi, quando viveva e studiava nella Andria degli anni '50, paesello sperduto in provincia di Bari, dove è nato l'11 luglio 1936. Avvicinatosi al teatro per evitare la carriera ecclesiastica consigliata dal padre, viene prima scritturato dalla compagnia di Arturo Vetrani e poi, con lo pseudonimo di Lino Zaga, si esibisce in alcune imitazioni che lo rendono subito popolare.
Certo non si trattava di una popolarità televisiva, intesa cioè in senso moderno, ma tanto è bastata, prima di spiccare il salto verso il più sontuoso mondo del cinema, per dargli da mangiare e tenerlo occupato con spettacoli sempre nuovi. Il comico pugliese già allora amava portare in scena elementi tipici della sua terra, come modi di dire, giochi di parole, vezzi, e doppi sensi alquanto piccanti.
Lino Banfi diventa a pieno titolo professionista dell'avanspettacolo: la notorietà aumenta e si trasferisce a Roma, dove nel mitico locale "Puff" di Lando Fiorini, si esibisce con comici del calibro di Enrico Montesano. La sua irresistibile verve contagia i produttori cinematografici che lo scritturarono in diverse commedie come quelle di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, anche se ancora in ruoli secondari. E' negli anni '70 che Lino Banfi diventa il vero cavallo di battaglia della Commedia all'Italiana: la sua presenza nelle pellicole dell'epoca, oltre chiaramente all'aggiunta della bella di turno, è una garanzia di incassi strepitosi.
Debutta in televisione nel 1975 in "Senza rete", con Alberto Lupo. Dopo una breve parentesi a Canale 5 fa il suo rientro in Rai nel 1987. Gli è affidata la conduzione di "Domenica in...", e lui realizza una delle serie più belle dell'inossidabile storica trasmissione. Visto il consenso di pubblico e critica, i produttori gli affidano anche "Aspettando Sanremo" e "Un inviato molto speciale", trasmissioni in cui prende le distanze dalla tipica macchietta pugliese per rivelare grandi doti d'intrattenitore.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una indubbia crescita artistica di Lino Banfi. "Il Vigile Urbano", il già citato "Un inviato molto speciale" e "Un medico in famiglia", sono soltanto alcuni dei successi televisivi di un attore che negli ultimi anni ha saputo una volta per tutte dimostrare la sua straordinaria versatilità e completezza artistica. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti: nel 1992 gli è stato conferito il Premio Personalità Europea, nel 1993 il Premio Gino Tani per gli spettacoli di varietà ed inoltre è Cavaliere, Comandate e Grand Ufficiale dell'Ordine di Merito della Repubblica Italiana. Spesso impegnato in campo sociale, Lino Banfi è ambasciatore dell'UNICEF.
Nel 1991 ha pubblicato una sua autobiografia dal titolo "Alla grande" e nel 2003 "Una parola è troppa... - Nonno Libero racconta".
A Gennaio 2008, a distanza di 24 anni dall'uscita nelle sale de "L'allenatore nel pallone", e dopo una lontananza dal grande schermo durata 20 anni, riveste i panni del celeberrimo Oronzo Canà nel sequel del famoso film. L'episodio è ambientato in pieno scandalo calciopoli e vede, oltre alla conferma del regista di allora Sergio Martino, la presenza di Gigi e Andrea, Anna FalchiLeo Gullotta e Alvaro Vitali.     https://biografieonline.it/biografia-lino-banfi

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