San Nicola è esistito veramente,
originario di Patara e vescovo della città di Myria (Anatolia), originario di
una ricca famiglia ma sfortunato perchè rimasto orfano da piccino, studiò e fu
allevato in un monastero e a 17 anni divenne il più giovane prete dell'epoca e
della sua ricchezza, ereditata dai poveri genitori, fece regali e doni ai bimbi poveri e alle famiglie che non possedevano niente.
La sua figura è legata alla
protezione delle persone povere, delle vedove e dei bambini. Si dice
che, quand’era già vescovo, fece resuscitare tre bambini che un macellaio aveva
ucciso e fatto a pezzi per venderne la carne.
Fin dal VI secolo il culto di San Nicolò (o San Nicola) era diffuso in tutto
l’oriente. La sua fama quindi approdò in Italia, specie a Roma e nel sud che
allora era dominato dai Bizantini. Attraverso i secoli il ricordo di questo
santo non si spense, tanto che viene nominato come San Nicolò di Bari, quasi la città pugliese l’avesse adottato.
Tuttavia, i baresi, di cui è anche patrono, festeggiano il santo il 9
maggio, giorno in cui le sue spoglie arrivarono in città nel 1087,
mentre nel nord la sua festa ricorre, come ho già detto, il 6 dicembre che è la
data in cui sarebbe morto a Myra nel 343.
La leggenda più famosa legata al
Santo che aiutava i bambini è legata alla storia di tre
giovanissime fanciulle molto povere che non potevano esser date in mogli perchè
prive di dote; le fanciulle e il padre piangevano disperati e San Nicola
impietosito dai pianti e commosso dalla loro sofferenza, decise di aiutarli
donando tre sacchi di monete d'oro, uno per ogni fanciulla. Una notte
introdusse il primo sacchetto atttraverso la finestra aperta e fece lo stesso
con il secondo sacchetto la notte successiva. La terza notte, avendo trovato la
finestra chiusa, calò il sacchetto attraverso il camino, regalando alla povera
famiglia una gioia infinita.
Il culto di San Nicolò (o Nicola) fu
portato a New York dai coloni olandesi (è infatti il protettore della città di
Amsterdam), sotto il nome di Sinterklaas. Questo
nome, poi, fu tradotto nel britannico Santa Claus o Klaus ed eccoci arrivati a
… Babbo Natale! Nella Storia di New York, di Washington Irving, si trova un Sinterklaas
americanizzato in Santa Claus: non ha più le caratteristiche vescovili di San
Nicola ma viene rappresentato come corpulento marinaio olandese
avvolto in un mantello verde e con la pipa in bocca. Sembra che
l’aspetto moderno di Santa Claus, abbia assunto la forma definitiva con la
pubblicazione della poesia Una visita di San Nicola, ora più nota con il titolo
La notte di Natale (The Night Before Christmas), avvenuta il
23 dicembre 1823.
San Nicola arriva la notte tra il 5 e il 6 dicembre a seconda del
paese dove viene festeggiato e porta doni e dolciumi che lascia accanto al
caminetto, in una scarpa o fuori dalla porta di casa.
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I bimbi dell'Italia del nord ad esempio, lasciano fuori ai
davanzali delle finestre calze e scarpe che la mattina dopo saranno colmi dei
regalini del Santo protettore di bimbi.Pare che il vecchio dalla lunga barba,
caritatevole e buono, sia il protettore oltre che dei bambini e dei poveri,
anche di pellegrini, viaggiatori, notai, avvocati, giudici, prigionieri,
farmacisti, contadini, mugnai, macellai, e che lo si
possa invocare per chiedere aiuto in caso di paura delle acque, contro i furti
e gli smarrimenti.
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A Coperchia, in provincia di Salerno, in onore del santo, i
giovani organizzano una serie di programmi festosi che si svolgono nella piazza
della chiesa che prende il nome dal santo caritatevole e che si conclude con la
tradizionale Messa presieduta dall'arcivescovo.
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A Narni, in provincia di Terni, l'arrivo di san Nicola si
festeggia in vesti medioevali, organizzando banchetti a tema e con l'arrivo di
San Nicola vestito in antichi abiti talari con il suo sacco pieno di dolciumi e
doni per i bimbi che vi partecipano.
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San Nicolò de Bari
xè la festa dei scolari
se i scolari no fa festa
ghe taieremo la testa
La sera del 5
dicembre per le strade di Ortisei (Val
Gardena) è celebrata la Festa di San Nicolò. Appena fa buio il santo comincia a
percorrere le vie del paese, accompagnato dagli angeli e dal fedele servitore,
distribuendo ai paesani caramelle e dolci. Durante la festa inoltre San Nicolò
passa in visita le case del paese, premiando o rimproverando i bambini a
seconda se sono stati più o meno buoni. La caratteristica festa non vede come
protagonisti esclusivamente il celebre santo con i suoi angeli: alla sfilata
infatti partecipano anche alcuni diavoli (i Krampus) che,
indossando pellicce e paurose maschere, vagano schiamazzanti per la città alla
ricerca di bambini “cattivi”. La “festa dei diavoli e la visita di San Nicolò”
costituisce una delle celebrazioni più caratteristiche e diffuse in molte
località dell'arco alpino ed è particolarmente nota persino in Tirolo e
Baviera.
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Una strana ma simbolica devozione quella che nella sera fredda del
5 Dicembre vuole che si mettano a bollire le fave. Un
rituale antico che rievoca un evento miracoloso. Nel Medioevo, secondo la
tradizione, grazie all'intercessione di San Nicola di Bari Patrono di Pollutri,
la popolazione, colpita da una grave carestia, fu salvata miracolosamente da
una quantità enorme di fave bollite, comparsa all'improvviso all'interno di un
grosso pentolone.
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Il Grättimaa è l'ometto di pan dolce tipico
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Ci sono poi gli speculoos: biscotti
alla cannella tipici del Belgio e dei Paesi Bassi (dove sono chiamati
"speculaas"), preparati tradizionalmente per la ricorrenza di San
Nicola, sono ormai disponibili come prodotto dolciario in qualsiasi periodo
dell'anno.
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Le parate di
san Nicola
Sotto la
scorza di un'Europa pragmatica e razionale ne emerge un'altra mitica e fabulosa
nel nome di San Nicola e dell'infanzia. Persino Lutero, che aveva scacciato i
Santi dal calendario, non poteva fare a meno di annotare nel suo quaderno il 6
dicembre, fino al 1535, le spese dei regali per i suoi bambini.
Nonostante i tentativi di creare
figure alternative al Vescovo portatore di doni (il Cristkindel, genio del bene, il Peckeresel, asino mascherato o lo stesso Gesù Bambino),
San Nicola gode tuttora il trionfo dei suoi cortei infantili a Bulle, Zurigo e
Friburgo in Svizzera; a Magonza, Treviri, Augusta, Colonia, SaarbrŸcken in
Germania; Bruxelles, Gand, Lovanio, Anversa e nella città di Sint-Niklaas in
Belgio; ad Amsterdam, Rotterdam, Maastricht in Olanda; a Metz, Strasburgo,
Saint-Nicolas-de-Port e soprattutto Nancy in
Francia. Quest'ultimo è certamente il corteo più sontuoso d'Europa
Pianeta
mamma.it
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