Nome: San Silvestro I
Titolo: Papa
San Silvestro nacque a Roma da Rufino e
Giusta.
Morto il padre, Giusta si prese una cura speciale della sua educazione, ponendolo sotto la guida di Canzio, prete romano, affinchè lo formasse lla pietà e alle scienze.
Finiti gli studi, fu dal Papa San Marcellino ordinato sarcerdote e fu salda colonna nella Chiesa e faro luminoso per quei tempi di superstizioni e di pratiche ancora pagane.
Nel giro di pochi anni morirono i Papi S. Marcellino, S. Marcello, S. Eusebio e S. Melchiade, a cui Silvestro succedette. La Sede Romana aveva bisogno di un Papa di salda tempra e di grandi vedute per usufruire di quella pace che Costantino il Grande aveva dato alla Chiesa.
Sotto il suo pontificato furono combattute le due grandi eresie dei Donatisti col concilio di Arles e degli Ariani col concilio di Nicea.
Silvestro avrebbe ardentemente desiderato recarvisi personalmente, ma data la vecchiaia e le infermità dovette mandarvi i suoi legati. Provvide ai bisogni di tutto l'orbe cattolico, ma Roma era la città che attirava in special modo le sue cure. La cristianità, uscita allora dalle Catacombe, abbisognava di chiese pei Divini Misteri, e Silvestro fece edificare otto basiliche.
Stabilì regolamenti per le ordinazioni dei chierici, per l'amministrazione dei Sacramenti e per il soccorso ai poveri.
Viveva parcamente per avere di che dotare le chiese ed aprire ricoveri di beneficenza.
Tra le opere di questo grande Papa è celebre l'appello che indirizzò agli Ebrei: « Ebrei, il tempo delle figure è passato ed è subentrato quello della realtà. Il Messia da voi atteso è venuto; il suo regno è stato costituito, si dilata, s'innalza e si sostiene. Negate ora se volete la luce del sole; ma certo non negherete la verità di questi fatti che splendono come il sole e che ogni giorno giganteggiano sempre più ».
Esausto di forze per le continue infermità, dopo 22 anni di glorioso pontificato passò all'eterno riposo il 31 dicembre dell'anno 335.
PRATICA. Ringraziamo Dio del tempo datoci, chiediamogli perdono dei peccati commessi e proponiamo una vita migliore.
PREGHIERA. Fa', te ne preghiamo, Dio onnipotente, che la solennità del tuo beato confessore e Pontefice Silvestro ci aumenti la devozione e ci assicuri la salvezza.
MARTIROLOGIO ROMANO. ARoma il natale di san Silvèstro primo. Papa e Confessore, il quale battezzò l'Imperatore Costantino Magno, e confermò il Concilio di Nicèa, e dopo molte altre santissime opere si riposò in pace.
Morto il padre, Giusta si prese una cura speciale della sua educazione, ponendolo sotto la guida di Canzio, prete romano, affinchè lo formasse lla pietà e alle scienze.
Finiti gli studi, fu dal Papa San Marcellino ordinato sarcerdote e fu salda colonna nella Chiesa e faro luminoso per quei tempi di superstizioni e di pratiche ancora pagane.
Nel giro di pochi anni morirono i Papi S. Marcellino, S. Marcello, S. Eusebio e S. Melchiade, a cui Silvestro succedette. La Sede Romana aveva bisogno di un Papa di salda tempra e di grandi vedute per usufruire di quella pace che Costantino il Grande aveva dato alla Chiesa.
Sotto il suo pontificato furono combattute le due grandi eresie dei Donatisti col concilio di Arles e degli Ariani col concilio di Nicea.
Silvestro avrebbe ardentemente desiderato recarvisi personalmente, ma data la vecchiaia e le infermità dovette mandarvi i suoi legati. Provvide ai bisogni di tutto l'orbe cattolico, ma Roma era la città che attirava in special modo le sue cure. La cristianità, uscita allora dalle Catacombe, abbisognava di chiese pei Divini Misteri, e Silvestro fece edificare otto basiliche.
Stabilì regolamenti per le ordinazioni dei chierici, per l'amministrazione dei Sacramenti e per il soccorso ai poveri.
Viveva parcamente per avere di che dotare le chiese ed aprire ricoveri di beneficenza.
Tra le opere di questo grande Papa è celebre l'appello che indirizzò agli Ebrei: « Ebrei, il tempo delle figure è passato ed è subentrato quello della realtà. Il Messia da voi atteso è venuto; il suo regno è stato costituito, si dilata, s'innalza e si sostiene. Negate ora se volete la luce del sole; ma certo non negherete la verità di questi fatti che splendono come il sole e che ogni giorno giganteggiano sempre più ».
Esausto di forze per le continue infermità, dopo 22 anni di glorioso pontificato passò all'eterno riposo il 31 dicembre dell'anno 335.
PRATICA. Ringraziamo Dio del tempo datoci, chiediamogli perdono dei peccati commessi e proponiamo una vita migliore.
PREGHIERA. Fa', te ne preghiamo, Dio onnipotente, che la solennità del tuo beato confessore e Pontefice Silvestro ci aumenti la devozione e ci assicuri la salvezza.
MARTIROLOGIO ROMANO. ARoma il natale di san Silvèstro primo. Papa e Confessore, il quale battezzò l'Imperatore Costantino Magno, e confermò il Concilio di Nicèa, e dopo molte altre santissime opere si riposò in pace.
Approfondimento
Tradizionalmente la sera di San Silvestro per ringraziare il Signore dell'anno appena trascorso viene recitato il Te Deum (estesamente Te Deum laudamus, "Dio ti lodiamo") un inno cristiano per ringraziare dell'anno appena trascorso durante i primi vespri della solennità di Maria Ss. Madre di Dio.
Noi ti lodiamo, Dio *
Ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra Ti adora.
A Te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
con i Cherubini e con i Serafini
non cessano di dire:
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il glorioso coro degli Apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la Santa Chiesa, ovunque proclama la tua gloria:
Padre di infinita maestà;
O Cristo, Re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
Tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei Cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Crediamo che
(Il seguente versetto si canta in ginocchio)
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei Santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno Ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Abbi pietà di noi, Signore, *
abbi pietà.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
V) Benediciamo il Padre, e il Figlio con lo Spirito Santo.
R) Lodiamolo e glorifichiamolo nei secoli.
V) Benedetto sei, o Signore, nel firmamento dei cieli.
R) Lodevole e glorioso e sommamente esaltato nei secoli.
www.santodelgiorno.it
Perché si chiama “Notte di San Silvestro”?
Perché il nome del Santo ricorre
proprio nel giorno della Vigilia di Capodanno? Che relazione c’è tra la natura
religiosa del personaggio storico e la festa laica?
Con lo
spumante nella mano destra e con la pancia esausta nella sinistra, mentre
siamo impegnati nel countdown di rito, una domanda potrebbe assalirci (ma anche
no): perché quella tra il 31 dicembre e il 1 gennaio si chiama "Notte di
San Silvestro"? Vi è una relazione tra la vita di questo papa e i
festeggiamenti di Capodanno? La risposta, secca e decisa, è "no". La
relazione tra la vigilia di Capodanno, festa prettamente laica, e la santità
del papa che resse la Chiesa tra il 314 e il 335 d.C. è quella di una semplice
coincidenza tra la fine dell'anno e il calendario dei santi. Il 31 dicembre è
stato infatti dedicato a S. Silvestro in ragione probabilmente della data di
morte (e sepoltura) di Silvestro I, che dopo 21 anni di papato morì nella
vigilia di Capodanno del 335 d.C. Per il calendario ortodosso, invece, il
giorno di S. Silvestro è il 2 gennaio. Va da sé, dunque, che per gli ortodossi
la vigilia di Capodanno non è la Notte di S. Silvestro.
Silvestro I
divenne Vescovo di Roma – e dunque Papa – dopo la morte di papa Milziade.
Il papato di Silvestro coincide con l'Impero di Costantino, il primo imperatore
romano convertito al cristianesimo. Agli albori di una Chiesa non ancora
consolidatasi, fu lo stesso Costantino a determinare la politica del papato e
la determinazione dell'ortodossia. Fu l'imperatore che, anticipando l'azione di
Papa Silvestro, condannò arianesimo e donatisti che furono vittime di una dura
repressione. Fu tuttavia Silvestro I a segnare alcuni aspetti della vita
interna della Chiesa, determinando aspetti fondamentali della liturgia e
creando probabilmente la Scuola romana di canto.
E' al papato
di Silvestro I che fa riferimento la Donazione di Costantino, un documento che
nei secoli successivi è stato utilizzato dalla Chiesa per rivendicare la
superiorità sulle altre chiese e il proprio potere temporale su tutto
l'Occidente. Secondo tale donazione, Costantino avrebbe riconosciuto a
Silvestro I e ai suoi successori la sovranità sui sacerdoti di tutto il mondo,
il primato sulle altre chiese patriarcali orientali e la centralità della
Basilica del Laterano e la superiorità del potere papale su quello imperiale.
Come dimostrato dall'umanista Lorenzo Valla nel 1440, la donazione era un falso
redatto a Roma tra il 752 e il 777, quindi molto tempo dopo la morte sia
di Silvestro I che di Costantino I (337 d.C.).
[L'immagine
di San Silvestro è tratta da Wikipedia]
Buon San
Silvestro a tutti, ciao! ♥