Pesante di anni, di chili, di polmoni stanchi, eppure
ogni giorno puntuale, Adrian Charpenetier portava la propria solitudine al
bancone della Waffle House del Texas per il suo unico pasto caldo del giorno,
un piatto di waffle, di cialde con
sciroppo dolce di acero e una fetta di prosciutto cotto grigliato. Si fermava
sempre nello stesso punto del bancone, perché dall’altra parte lavorava Ninì,
come chiamavano tutti quella giovane donna, Evoni Williams. Tra i due, il
vecchio militare vedovo in pensione, stanco con la sua bambola d’ossigeno al
rimorchio, e la ragazza nera rotondetta e sempre sorridente dall’altra parte
del bancone, era nato qualche cosa, un legame più forte di un amore impossibile
o di un’attrazione fisica improbabile: il sentimento universale eppure tanto raro
di umanità. Nini si era accorta che ogni giorno Adrian faticava sempre di più a
tagliare la fettona di prosciutto grigliato e le cialde, con mani che sentavano
a controllare le posate. Sempre più spesso, il vecchio toccava appena un cibo
che non riusciva a dominare e che lasciava sulla sua immancabile camiciona da
boscaiolo patacche di unto e condimenti. Senza che lui chiedesse aiuto, di
propria iniziativa la ragazza aveva preso l’abitudine di avvicinarsi a lui e
tagliare per lui la carne e spezzettare le cialde, come si sarebbe fatto in una
casa di riposo. Quelle case nelle quali Adrian rifiutava ostinatamente di
rinchiudersi. Un giorno di marzo, passata per caso da quel ristorante senza
pretese nel mezzo del nulla texano in una località chiamata La Marque, una
donna osservò il silenzioso balletto fra la cameriera e il vecchio. Con tanti
saluti alla discrezione e alla privacy, riprese la scena con il suo telefonino
e lo postò nella sua pagina di Facebook. Qualcuno, nell’immensa discarica di
immagini, di porcherie, di videoclip della Rete lo notò e lo fece girare.
Nell’arco di poche ore, quel video di una cameriera che tagliava una fetta di
prosciutto a un avventore era diventato virale ed Evoni Williams una delle
ragazze più famose del Texas. Nella Casa delle Cialde cominciò una processione
di avventori che la volevano conoscere, quasi tutti uomini e donne anziane.
Quell’atto di insensata, ingiustificata, non retribuita gentilezza nel tempo
del rancore e della violenza aveva mosso migliaia di persone scosse da un
piccolo gesto di umanità. Il sindaco di La Marque, che non è un candidato alla
Presidenza, ma è pur sempre un uomo politico, intuì la magnifica occasione di
buona pubblicità per la sua cittadina e girò il video a giornali, siti web e tv
locali. Una sbigottita Ninì, improvvisamente circondata da reporter,
telecamere, predicatori, cacciatori di notorietà, spiegò che non aveva fatto
proprio niente di eccezionale, che aveva visto in quel vecchio tremante e
ansimante il nonno che aveva perduto da poco e che il suo sogno era di
risparmiare abbastanza soldi per potersi permettere una retta universitaria e
diventare la prima persona, nella storia della sua famiglia, a prendere una
laurea- Quarantott’ore dopo la prima intervista, nella cassetta della posta di Evoni
Williams c’erano gli inviti a iscriversi, con borsa di studio completa
quadriennale, di tre importanti università texane e assegni arrivati a oltre
20mila dollari per le spese quotidiane durante gli anni nel college, dove
entrerà il prossimo mese di agosto. La sua vita, incanalata in un futuro di
cameriera, donna delle pulizie, cuciniera e lavori occasionali, era stata
rivoluzionata dal semplice gesto di aiutare un vecchio malato a mangiare. E da
una pettegola con lo smartphone in mano che l’aveva ripresa. Ci potrebbe essere
una lezione, nella storia di Ninì e del vecchio: compite atti di insensata
gentilezza. Non si sa mai, qualcuno potrebbe riprendervi col telefonino.
Vittorio Zucconi – Opinioni – Donna di La Repubblica – 31
marzo 2018 -
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