Questa mattina mi son svegliato
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
questa mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
questa mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.
Oh partigiano, portami via
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
oh partigiano, portami via,
che mi sento di morir.
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
oh partigiano, portami via,
che mi sento di morir.
E se io muoio lassù in montagna
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
e se io muoio lassù in montagna
tu mi devi seppellir.
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
e se io muoio lassù in montagna
tu mi devi seppellir.
Seppellire sulla montagna,
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
seppellire sulla montagna
sotto l’ombra di un bel fior.
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
seppellire sulla montagna
sotto l’ombra di un bel fior.
E le genti che passeranno,
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
e le genti che passeranno
mi diranno: ” Che bel fior “.
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
e le genti che passeranno
mi diranno: ” Che bel fior “.
È questo il fiore del partigiano,
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
è questo il fiore del partigiano
morto per la libertà.
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
è questo il fiore del partigiano
morto per la libertà.
Cari ragazzi, io a 17 anni e un mese con i partigiani ho visto
nascere la democrazia, ora che sono vecchio devo vederla morire? La speranza siete
voi, restiamo umani!
(Don Andrea Gallo)
(Don Andrea Gallo)
Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere
uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.
(Piero Calamandrei)
(Piero Calamandrei)
Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo
ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo
completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi
eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una
tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della
libertà
(Norberto Bobbio)
(Norberto Bobbio)
I fascisti han capito,
se non son proprio tonti,
che siamo arrivati
alla resa dei conti!
Scendiamo giu’ dai monti
a colpi di fucile!
Evviva i Partigiani!
E’ festa d’Aprile!
(Canto Partigiano, inizi aprile 1945)
se non son proprio tonti,
che siamo arrivati
alla resa dei conti!
Scendiamo giu’ dai monti
a colpi di fucile!
Evviva i Partigiani!
E’ festa d’Aprile!
(Canto Partigiano, inizi aprile 1945)
La gente accorre, grida, sventola fazzoletti, piange, sorride.
Questo sorriso, questo pianto di gioia, questo gridare ci accompagna: ci
accompagnerà sempre come un incitamento, o un rimorso, come un sogno forse
troppo bello per essere inserito e trasfuso nella prosaica realtà di tutti i
giorni, ma che pure deve segretamente illuminare, in qualche modo, quel che di
meglio è in ognuno di noi.
(Alessandro Galante Garrone)
(Alessandro Galante Garrone)
La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche
esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio
e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende
tradizioni sabaude, borboniche, papaline.
(Pier Paolo Pasolini)
(Pier Paolo Pasolini)
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la
nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle
carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è
morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani,
col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.
(Piero Calamandrei)
(Piero Calamandrei)
È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le
dittature.
(Sandro Pertini)
(Sandro Pertini)
25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia:
è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non
è mai finita.
(Enzo Biagi)
(Enzo Biagi)
E pensò che forse un partigiano sarebbe stato come lui ritto
sull’ultima collina, guardando la città e pensando lo stesso di lui e della sua
notizia, la sera del giorno della sua morte. Ecco l’importante: che ne restasse
sempre uno. Scattò il capo e acuì lo sguardo come a vedere più lontano e più
profondo, la brama della città e la repugnanza delle colline l’afferrarono
insieme e insieme lo squassarono, ma era come radicato per i piedi alle
colline. – I’ll go on to the end. I’ll never give up.
(Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny)
(Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny)
Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai
giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di
difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vuole due qualità a
mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà… l’onestà… l’onestà.
[…] E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere
onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se
c’è qualche scandalo. Se c’è qualcuno che da’ scandalo; se c’è qualche uomo
politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve
essere denunciato!
(Sandro Pertini)
(Sandro Pertini)
La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando
comincia a mancare.
(Pietro Calamandrei)
(Pietro Calamandrei)
Avevo Due Paure
La prima era quella di uccidere
La seconda era quella di morire
Avevo diciassette anni
Poi venne la notte del silenzio
In quel buio si scambiarono le vite
Incollati alle barricate alcuni di noi morivano d’attesa
Incollati alle barricate alcuni di noi vivevano d’attesa
Poi spuntò l’alba
Ed era il 25 Aprile
(Giuseppe Colzani)
La prima era quella di uccidere
La seconda era quella di morire
Avevo diciassette anni
Poi venne la notte del silenzio
In quel buio si scambiarono le vite
Incollati alle barricate alcuni di noi morivano d’attesa
Incollati alle barricate alcuni di noi vivevano d’attesa
Poi spuntò l’alba
Ed era il 25 Aprile
(Giuseppe Colzani)
Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce
(Giuseppe Ungaretti, Per i morti della Resistenza)
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce
(Giuseppe Ungaretti, Per i morti della Resistenza)
La madre del partigiano
Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.
(Gianni Rodari)
Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio;
è il sangue, il sangue di mio figlio,
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
o tu che passi, non lo strappare,
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.
(Gianni Rodari)
Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione
tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle
nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi
di fronte al dilemma: arrendersi o perire.
(Sandro Pertini)
(Sandro Pertini)
C’è una campagna di denigrazione della Resistenza: diretta
dall’alto, coltivata dal cortigiano. Il loro gioco preferito è quello dei
morti, l’uso dei morti: abolire la festa del 25 aprile e sostituirla con una
che metta sullo stesso piano partigiani e combattenti di Salò
(Giorgio Bocca)
(Giorgio Bocca)
Sulla Resistenza ormai sono state dette e scritte così tante
parole e si sono viste così tante immagini che il rischio più preoccupante è
l’oblio pianificato. E in Italia sono in troppi quelli che preferiscono
dimenticare (non solo la Resistenza e i partigiani). O uno, per volontà e
motivazioni personali, sa orientarsi nel labirinto di memorie, di
interpretazioni storiografiche e di polemiche politiche, oppure forse è più
utile prendere uno zaino e infilarsi un paio di scarponi. Per ricordare bisogna
camminare.
(Diego Marani)
(Diego Marani)
Finché avete i nonni chiedete a loro cosa è stato il 25 aprile.
Nessun libro di storia potrà sostituirli.
(Itscetty, Twitter)
(Itscetty, Twitter)
D’accordo, farò come se aveste ragione voi, non rappresenterò i
migliori partigiani, ma i peggiori possibili, metterò al centro del mio romanzo
un reparto tutto composto di tipi un po’ storti. Ebbene: cosa cambia? Anche in
chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un’elementare
spinta di riscatto umano, una spinta che li ha resi centomila volte migliori di
voi, che li ha fatti diventare forze storiche attive quali voi non potrete mai
sognarvi di essere!
(Italo Calvino)
(Italo Calvino)
Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in
duecento il 2 novembre dell’anno 1944. Fu la più selvaggia parata della storia
moderna: solamente di divise ce n’era per cento carnevali Fece un’impressione
senza pari quel partigiano semplice che passò rivestito dell’uniforme di gala
di colonnello d’artiglieria cogli alamari neri e la bande gialle e intorno alla
vita il cinturone rossonero dei pompieri col grosso gancio… tutti, o quasi,
portavano ricamato sul fazzoletto il nome di battaglia. La gente li leggeva
come si leggono i numeri sulla schiena dei corridori ciclisti; lesse nomi
romantici e formidabili, che andavano da Rolando a Dinamite. Cogli uomini
sfilarono le partigiane, in abiti maschili, e qui qualcuno tra la gente
cominciò a mormorare -Ahi povera Italia! -, perché queste ragazze avevano delle
facce e un’andatura che i cittadini presero tutti a strizzar l’occhio.
(Bebbe Fenoglio)
(Bebbe Fenoglio)
Dove vai, rasentando i muri della città
sembri assorto in pensieri lontani,
forse stai ricordando la tua gioventù,
i tuoi vent’anni,
anche allora rasentavi i muri imbracciando un fucile,
qualcuno vestito di nero voleva impedirti di realizzare i tuoi sogni.
Qualcuno voleva impedirti
che altri uomini, altre donne, altri bambini
vivessero in un mondo diverso
fatto di lavoro, di benessere, di felicità
non so se oggi si possa dire
che tutto si sia realizzato..
ma i sogni restano
e quelli nessuno potrà toglierteli
vecchio partigiano.
(Pietro Tajetti)
sembri assorto in pensieri lontani,
forse stai ricordando la tua gioventù,
i tuoi vent’anni,
anche allora rasentavi i muri imbracciando un fucile,
qualcuno vestito di nero voleva impedirti di realizzare i tuoi sogni.
Qualcuno voleva impedirti
che altri uomini, altre donne, altri bambini
vivessero in un mondo diverso
fatto di lavoro, di benessere, di felicità
non so se oggi si possa dire
che tutto si sia realizzato..
ma i sogni restano
e quelli nessuno potrà toglierteli
vecchio partigiano.
(Pietro Tajetti)
Pierre bestemmiò per la prima ed ultima volta in vita sua. Si
alzò intero e diede il segno della ritirata. Altri camion apparivano in serie
dalla curva, ancora qualche colpo sperso di mortaio, i partigiani evacuavano la
montagnola lenti e come intontiti, sordi agli urli di Pierre. Dalle case non
sparavano più, tanto erano contenti e soddisfatti della liberazione. Johnny si
alzò col fucile di Tarzan ed il semiautomatico… Due mesi dopo la guerra era
finita.
(Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny)
(Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny)
Manifestazione paesana per il 25aprile. Il sindaco posa una
corona ai caduti.
Tutti sull’attenti.
Compresi i miei peli sulle braccia.
(guidofruscoloni, Twitter)
Tutti sull’attenti.
Compresi i miei peli sulle braccia.
(guidofruscoloni, Twitter)
Abbiate rispetto per il passato, da giovane è stato un futuro
anche lui.
(Comeprincipe, Twitter)
(Comeprincipe, Twitter)
Oggi, 25 aprile, ci sono ancora nemici da affrontare. La
mancanza di memoria e l’assenza di verità
(IdeeXscrittori, Twitter)
(IdeeXscrittori, Twitter)
Combattere
dal lat. [cum] insieme e [batúere] battere. È lottare insieme. La resistenza immortale di persone unite.
#25aprile
(guidofruscoloni, Twitter)
dal lat. [cum] insieme e [batúere] battere. È lottare insieme. La resistenza immortale di persone unite.
#25aprile
(guidofruscoloni, Twitter)
Non festa della libertà, come un’illusione comoda. Ma festa
della liberazione, come dono ricevuto ieri e da costruire ogni giorno #25aprile
(Don Dino Pirri)
(Don Dino Pirri)
E fummo vivi, insorti con il taglio
ridente della bocca, pieni gli occhi
piena la mano nel suo pugno: il cuore
d’improvviso ci apparve in mezzo al petto.
(Alfonso Gatto)
ridente della bocca, pieni gli occhi
piena la mano nel suo pugno: il cuore
d’improvviso ci apparve in mezzo al petto.
(Alfonso Gatto)
Sarà mai possibile avere una festa nazionale che sia davvero di
tutti, come il 14 luglio per i francesi o il 4 luglio per gli americani, un
giorno in cui l’orgoglio e l’appartenenza vincano le divisioni e le polemiche?
(Mario Calabresi
(Mario Calabresi
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