Aiuto, Marina E’
Incensurata
Panico a Forza Italia:
la figlia di Berlusconi non ha precedenti penali.
Come può far presa
sull’elettorato di suo padre? Gli strateghi del partito spingono perché rapini
la sede centrale della Banca d’Italia in pieno giorno e a volto scoperto
Nessun dettaglio viene trascurato per preparare la discesa in
campo di Marina Berlusconi. Le tappe tradizionali della successione dinastica
saranno tutte rispettate, dall’avvelenamento dei fratelli al matrimonio concordato
con un altro leader del centrodestra mondiale ( i più accreditati, dopo
l’uscita di scena di Bokassa, sono Vladimir Putin e Marine Le Pen ).
Gli Ostacoli Lo staff di esperti che assiste
l’Infanta non si nasconde gli ostacoli, quasi tutti derivanti dallo scomodo
paragone con una figura paterna così importante.
Riuscirà per esempio Marina a indossare scarpe con i tacchi
altrettanto alti? O a molestare con uguale spontaneità i leader maschi durante
i summit internazionali? O a raccontare con naturalezza le barzellette ormai
tanto care all’opinione pubblica italiana, come quella sulle mestruazioni delle
suore, quella sulla fellatio tra gorilla, o sul negro che si crede un ebreo? E
quali effetti speciali dovrà adottare per far dimenticare agli elettori le straordinarie
trovate di suo padre, dal vulcano finto alla boule dell’acqua calda per gli
ospiti riempite di brodo di carne, dal reggiseno di ermellino offerto in dono
alla Regina Elisabetta al presepe vivente interpretato da attori dell’Actor’s
Studio regalato al papa nel 1997 e tutt’ora esposto in Vaticano? Insomma, come
si fa a garantire agli italiani l’ineguagliabile tasso di burinaggine al quale
Berlusconi li ha abituati?
Questione Giudiziaria Ecco il vero punto dolente, che
tanto preoccupa l’entourage della signora. Marina è incensurata come può fare
presa nell’elettorato di suo padre? Tra i possibili rimedi, convincerla a
rapinare la sede centrale della Banca d’Italia a volto scoperto e in favore di
telecamera, in modo da garantirle finalmente un mandato di cattura, e aprire
anche lei l’esaltante capitolo della persecuzione giudiziaria.
Ma qualcuno obietta che sarebbe molto difficile riconoscerla
da un frettoloso filmato in bianco e nero: nella sola Milano sono più di 20
mila le donne tra i trenta e i novant’anni con i connotati identici a quelli di
Marina dopo essersi sottoposte a lifting. Si è fatto avanti un chirurgo
estetico della nouvelle vague, che nei suoi rifacimenti facciali si ispira a
Picasso e si dice in grado, con un solo intervento, di rendere Marina
inconfondibile. Ma è una strada troppo macchinosa. L’altra soluzione sarebbe
proporre l’onestà come un valore: ma sarebbe ancora più macchinoso.
I Vantaggi Dalla parte di Marina ci sono, però,
anche innegabili vantaggi. Per esempio deve mantenere solo quattro persone: una
coppia di domestici filippini, un personal-trainer cosacco e l’autista
Ambrogio. Nel libro paga del padre le persone da mantenere sono invece più di
2mila, e non tutte escort, come vorrebbe far credere la propaganda di sinistra.
Ci sono infatti, tutte scrupolosamente annotate, anche le categorie “donnine”,
“attricette”, “amichette”, “entraneuses”, “massaggiatrici”, “cocottes”,
“prostitute”, “baldracche” e “senatori”.
Il budget personale di Marina è dunque infinitamente
inferiore a quello del padre, e permetterà alla nuova leader di riversare tutte
le risorse economiche di famiglia nell’attività di partito.
Secondo indiscrezioni avrebbe già ordinato, per ciascuna
delle migliaia di sedi di Forza Italia sparse nel territorio, posate da pesce,
secchielli per il ghiaccio e uno schiaccianoci d’argento, tutti oggetti
ritenuti indispensabili per rimarcare la
nuova attenzione del centrodestra per le donne.
Il Programma Meno tasse, minore presenza dello
Stato, tagli alla spesa pubblica, snellimento della burocrazia, misure che favoriscano
le imprese: sono gli stessi identici punti di suo padre nel 1994. Vent’anni
dopo conservano intatta la loro validità perché, una volta al governo,
Berlusconi non ha messo in pratica neppure una virgola di quel programma, per
poterlo consegnare, vent’anni dopo, ancora intatto a sua figlia Marina.
Michele Serra – L’espresso – 7 Novembre 2013
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