Dislessia
Con Il Metodo Ok Non
Avrà Problemi A Scuola
Fa Fatica a leggere?
Con un test scopri subito se ha un disturbo dell’apprendimento
“Non stai attenta!
Leggi bene! Guarda quanti errori!”. Sei
sicura che le imprecisioni di tua figlia a scuola siano dovute alla
disattenzione?
“La dislessia è un problema più comune di quello che si può
pensare: in Italia interessa 4 persone su 100”, chiarisce Elena Spini,
psicologia e membro del Comitato scientifico dell’Agiad (Associazione genitori,
insegnanti e amici della dislessia).
Come Si Scopre
“La dislessia è un disturbo dell’apprendimento”, chiarisce
l’esperta.” Si può riconoscere nei ragazzi perché in genere fanno molta fatica
a leggere, a scrivere a concentrarsi sui libri.
In pratica, non riescono a decifrare i segni grafici giusti.
Confondono per esempio i fonemi (scambiano le B, le D, le P e le Q fra loro: un
errore classico è che bambola viene letto come “dandola”) oppure non leggono
l’intera parola (per esempio leggono “tazza” al posto di “tazzina”, precisa
Elena Spini. “Perché facendo fatica a leggere, tirano a indovinare. In sostanza
la dislessia è un deficit nell’automatizzazione dei processi di lettura. La
diagnosi di questo disturbo può già essere effettuata dalla terza elementare in
poi, ma spesso è un disagio che si riconosce più avanti. “Gli insegnanti hanno
ovviamente un ruolo chiave nell’individuazione precoce della dislessia ed è per
questo che è molto importante il dialogo con i genitori per segnalare le
difficoltà di apprendimento”, prosegue Elena Spina.
Come Si Cura
“Se sospetti che i
tuoi figli abbiano questo tipo di problema, puoi rivolgerti alla tua Asl di
zona per farti dare l’indirizzo dell’Unità operativa di neuropsichiatria
dell’infanzia e dell’adolescenza (Uonpia) più vicina. Qui si possono effettuare
gratuitamente gli screening e accedere al training gratuito previsto
dall’istituto superiore di Sanità”, prosegue l’esperta. “Il problema sono le
liste di attesa, che nel pubblico sono sempre piuttosto lunghe. In alternativa,
ci si può rivolgere alle Associazioni private che lavorano sul territorio.
Controlla però che gli operatori utilizzino la Consenus Conference ( il metodo per curare la dislessia previsto
dal Ministero della Salute). Lo puoi scaricare qui: http://tinyurl.com/phjgmt8
I Risultati
“Anche se da disturbo non si “guarisce” mai, chi ne soffre
può tranquillamente aspirare a buoni risultati scolastici, università
compresa”, conclude Elisa Spini. “non sono previsti insegnanti di sostegno,
tuttavia è fondamentale, oltre al metodo consigliato qui sopra, una continua
sinergia tra docenti e famiglia, in modo che si possa accedere a programmi
personalizzati e individuali, a seconda dei problemi emersi”.
Gli altri tre disturbi specifici dell’apprendimento
“ La dislessia a volte
si accompagna ad altri problemi di apprendimento, anche se non necessariamente
chi soffre di un disturbo deve averne altri. Ecco come riconoscerli:
La disgrafia è la difficoltà a scrivere. Spesso
associata alla dislessia. Chi fa fatica a leggere, ha una brutta grafia, scrive
in modo disordinato, non rispetta margini e spazi e non riesce a rileggere ciò
che ha scritto.
La disortografia è la mancata automatizzazione della
scrittura. Chi ne soffre, fa continui errori grammaticali perché non ricorda le
regole che ha imparato. Per esempio scrive il verbo avere senza h, “improtante”
per importante, “crevello” invece di cervello, confonde il ch con il gh e così
via.
La discalculia è l’incapacità di automatizzare
i processi di calcolo. Chi ha questo
disturbo non riesce a memorizzare le operazioni matematiche. Una difficoltà
classica sono le tabelline: un giorno sembrano imparate a memoria, quello
successivo si deve ricominciare da capo. Si fa anche fatica a riconoscere le
quantità (minore/maggiore ecc).
Lorenza Guidotti – Starbene – Ottobre 2013
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