Caro Iscritto Di Oggi E
Forse Di Domani
Ecco il testo inedito
della lettera che il Pd ha inviato ai potenziali elettori delle primarie.
Nella speranza che
siano loro a spiegare il regolamento ai presidenti di seggio. E non pretendano
pure certezze su chi sarà poi il candidato premier…
Caro iscritto al Partito Democratico, si avvicinano le
primarie dell’8 dicembre 2013, alle quali potranno votare, oltre agli iscritti,
anche gli elettori…” aspetta, allora devo rifare l’inizio.
“Caro iscritto, caro elettore del Partito Democratico, si
avvicinano le nostre primarie, aperte non solo agli iscritti, ma anche agli
elettori, sia quelli già iscritti negli elenchi delle precedenti primarie, sia
i futuri iscritti” oh
cacchio, i futuri iscritti… e anche i futuri elettori…devo rifare ancora daccapo.
“Caro iscritto, caro elettore già iscritto negli elenchi
delle precedenti primarie, caro futuro iscritto, caro potenziale elettore che
voterà per il Pd solo a condizione di poterne eleggere il segretario,
altrimenti per tipicca voterà Storace, e già ci siamo caro passante che,
attirato dalla folla colorata, chiederà di partecipare alle primarie sperando
di rientrare in almeno una delle categorie precedenti, senza dimenticare altre
categorie forse numericamente esigue ma politicamente rispettabili, come
l’iscritto non elettore, l’elettore iscritto anche ad altri partiti, l’ex
iscritto e l’ex elettore che passano per
salutarci e dirci che non serbano rancore, il giorno 8 dicembre il Partito
Democratico eleggerà il suo nuovo segretario. Contiamo molto sulla tua
partecipazione, e ti preghiamo con tutto il cuore di qualificarti e di spiegare
il regolamento delle primarie al presidente del tuo seggio. Lo riconoscerai
subito: è colui, o colei, che piange sommessamente nel suo angolino, o non
avendo il coraggio di confessare a nessuno che non ha assolutamente capito chi
può votare, chi no. Nel dubbio, accoglie chiunque con un malinconico sorriso,
allargando le braccia e mormorando “veda lei se ritiene opportuno votare oppure
no. Mi affido alla sua coscienza”.
E’ Dunque Direttamente
A te, caro iscritto
caro elettore eccetera eccetera, che è affidato il corretto svolgimento di
queste primarie: Si tratta, in pratica, di un esperimento mai tentato al mondo
di autogestione popolare. Rispetto alle precedenti lettere che ti abbiamo forse
spedito, forse no (il nostro indirizzario cambia giorno), ci sono alcune novità
procedurali che ci è grato comunicarti. Ci eravamo lasciati – ricordi? – con
l’idea che il nuovo segretario sarebbe stato, a termine di statuto, anche il
candidato premier. Ma ci siamo resi conto che sarebbe del tutto prematuro
prendere una decisione così drastica.
Molte Incognite separano queste primarie dalle
prossime elezioni politiche. Se, per esempio, come candidato del centrosinistra
si propone anche Tizio, Caio o Sempronio, chi siamo noi, direbbe papa
Francesco, per impedirglielo? E se il nostro nuovo segretario si innamora di
una ballerina e abbandona la politica? E se si ritira in convento? E se muore, visto
che siamo tutti appesi a un filo? Ma poi, perché stressarci adesso con
decisioni così impegnative, se sappiamo che basta l’impatto della Terra con un
asteroide o un’epidemia incurabile a spazzarci via come formiche, rendendo
inutili i nostri progetti, vana e presuntuosa la nostra pretesa di ipotecare il
futuro?
Il futuro, caro elettore iscritto eccetera eccetera, sarà
quel che sarà. Per noi del Pd è già un bel colpo essere arrivati vivi fin qui,
e riuscire a spedirti queste poche righe che – ne siamo certi – apprezzerai
soprattutto per la sincerità.
Da ultimo, ti invitiamo a non prendere in considerazione le
illazioni di stampa sulla presunta adesione del Pd ai socialisti europei. Sia
la parola “socialisti” sia la parola “europei” limiterebbero gravemente quella
vocazione alla vaghezza che è, come chiunque può riconoscere, il nostro vero
marchio di fabbrica. Socialismo europeo, liberalismo americano, dispotismo
asiatico, tribalismo africano sono solo alcuni degli steccati che il Pd ha già
scavalcato da tempo, annullando le incomprensibili distanze tra l’una e l’altra
tradizione politica, tutte ugualmente meritevoli e rispettabili.
Con stima incondizionata, chiunque tu sia, ti saluta il
Partito Democratico”.
Michele Serra – L’Espresso – 21 Novembre 2013
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