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martedì 5 novembre 2013

Lo Sapevate Che: Questioni di Cuore...


Lui è Diventato Impotente, Lei Desidera un Altro.
Ma Tradire Sarà Indolore?

Ancora oggi posso dire in tutta sincerità di amare molto mio marito e lo risposerei altre mille volte perché è un uomo affascinante, intelligente, dolce, affettuoso, devoto a me e ai nostri figli. Purtroppo per un problema di salute è impotente da due anni. Le cure non hanno avuto effetto e ora la frustrazione reciproca ci ha portati all’allontanamento fisico. In tutto questo si è insinuata la presenza di un mio vecchio amico, attualmente single, che da sempre dichiara di desiderarmi come mai un’altra donna. In tanti anni non ho mai ceduto, dribblando le sue avance, da qualche tempo però sono tentata. Sono consapevole che pur volendomi bene non è innamorato di me e ciò che vuole è soltanto portarmi a letto, ma penso che anche per potrebbe andare bene così. Amo mio marito, ma sono ancora troppo giovane per rinunciare al sesso.
Finora col mio amico c’è stato solo qualche tenero bacio, cercato da me e finito in un abbraccio più da fratelli che da amanti. Lui non sa nulla dei problemi sessuali con mio marito, ma si è reso conto che sono più recettiva di una volta e mi provoca con maggiore insistenza. E’ un bell’uomo, virile e molto prestante, rispettoso e di buon carattere, e so che potrebbe essere un amante sensibile, generoso e appassionato. I sensi di colpa nei confronti di mio marito mi dilaniano, ma non lo verrebbe mai a sapere, in fondo che male gli farei? E io perché devo negarmi un piacere che non toglierebbe nulla a nessuno?
Lettera firmata

Il Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1996 andò a Le onde del destino, del regista di culto Lars von Trier. E’ la storia della passione fisica tra una ragazza e un giovane operaio, che resta paralizzato e impotente in seguito a un incidente di lavoro. E’ lui a chiedere all’amatissima moglie di diventare promiscua per poi raccontargli le sue esperienze sempre più degradanti. Questo ovviamente non è il suo caso, perché se lo fosse lei potrebbe “non negarsi il piacere” senza provare sensi di colpa. Invece si dilania, ancor prima di “cedere”, verbo che a me non piace per niente, perché significa resa, e non slancio appassionato d’amore. Lei dice che soddisfacendo la sua voglia di sesso con un uomo sensibile che non l’ama e che lei non ama, non farebbe e  male a suo marito perché non verrebbe mai a saperlo. Ma che cosa glielo fa pensare? Conoscendola, suo marito avrà capito benissimo la sua frustrazione, e capirà benissimo poi la sua eventuale soddisfazione. Se l’ama, non pretenderà un sacrificio per lei tanto gravoso; sta a lei decidere se avere il coraggio di parlargli o preferire il peso dell’ipocrisia e del tradimento.

Natalia Aspesi – Venerdì di Repubblica – 4 Ottobre 2013

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