(…)
… Ascoltare con il giusto raccoglimento Mozart, i
Beatles o Astrud Gilberto, andare e venire dalla Svizzera in serata per
assistere al concerto del proprio cantante preferito, rimpinzarsi di frutti di
bosco, passeggiare lungo la costa di un giorno di vento, aspettare un’eclisse o
il volo notturno di un gufo, perdere la testa per trovare il regalo giusto,
camminare a piedi nudi, tendere l’orecchio alle voci portate dal mare,
stiracchiarsi e sbadigliare, accendere una lucina oppure un faro enorme, andare
a caccia di avventure e fare complimenti galanti, cercare di sorprendere uno di
quegli sguardi che la dicono lunga, fare un’orecchia a una bella pagina anche
se non sta bene, mandare al diavolo una volta tanto le buone maniere,
dimenticare di ritirare la posta, tenersi a braccetto o per mano, camminare
controcorrente, tenere aperta la porta a un vecchio signore elegante,
accoccolarsi, annusare l’aria fresca dell’alba, guardare le fronde di un albero
agitate dal vento, accendere un fuoco che brucia bene, ingurgitare salame e
cetriolini, controllare di nascosto se è vero che quando la conversazione
improvvisamente si spegne è sempre l’ora meno venti, l’ora o l’ora e venti,
fare una gaffe, scuotere i capelli, sorridere a chi non se lo aspetta, parlare
seriamente di un argomento frivolo e scherzare su una cosa seria (non con il
primo venuto, ovviamente!)…..
Francoise Héritier
- Il Sale Della Vita
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