134 anni fa l’inaugurazione della Statua della Libertà. Ma cosa
rappresenta? Ecco alcune curiosità
(biografieonline.it) “Liberty
enlightening the world”, questo il vero nome della Statua della Libertà,
simbolo degli Stati Uniti d’America. Una traduzione, in realtà, della prima
vera intitolazione, in lingua francese e partorita dai due ideatori e
progettisti del noto monumento: “La liberté éclairant le monde” (ossia: “La
libertà illumina il mondo”). Per tutti, ormai da oltre un secolo, è più
semplicemente nota come “La Statua della Libertà”. Anche se gli americani non
esitano, talvolta, a chiamarla con un simpatico soprannome: Lady Liberty.
È il giorno 19 giugno del
1885 quando la signora più famosa del mondo entra per la prima volta nel porto
di New York. Per anni, sarà un simbolo di speranza per milioni di migranti
che arrivando negli Stati Uniti d’America cercano fortuna; tra questi, com’è
noto, nel primo trentennio del Novecento, anche milioni e milioni di italiani
(circa una ventina).
Un’idea francese. Édouard
René de Laboulaye e Frédéric Auguste Bartholdi: il primo ideatore, il secondo
patriota e scultore francese. A loro si deve la realizzazione del monumento, di
fatto immaginato, progettato e costruito tutto in terra francese. Una volta
realizzata la Statua della Libertà, questa fu donata agli Stati Uniti in segno
di amicizia tra i due popoli, in onore della dichiarazione d’Indipendenza
americana di un secolo prima. Naturalmente, il trasporto transatlantico avvenne
via mare (venne ripartita in centinaia e centinaia di blocchi) e, a causa della
mancanza di fondi utili alla costruzione del basamento, si ricorse ad una
sottoscrizione pubblica, grazie ad un’iniziativa editoriale firmata New York
Times. Fu la gente, i newyorchesi anzi, a fare in modo che “Lady Liberty”
potesse avere il suo ormai storico piedistallo. In verità, oltre ai due
creativi francesi, gran parte del merito va ad un altro genio dell’architettura
d’oltralpe: Gustave Eiffel, l’autore della celebre torre parigina che porta il
suo stesso nome. In realtà, quest’ultimo si occupò principalmente della
struttura reticolare interna di sostegno, cosa non da poco, a ben guardare,
soprattutto se si considerano le dimensioni della nota statua. La vecchia Lady
infatti, è alta 93 metri, comprendendo anche i 47 del basamento. È visibile,
inoltre, sino ad una distanza di 40 chilometri. La costruzione vera e propria,
va precisato, avvenne tra il 1880 e il 1886, mentre tornando alla stessa
struttura reticolare interna, va detto che è fatta di acciaio ed è rivestita da
300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme. Il basamento inoltre, è
granitico e grigio-rosa, di provenienza sarda.
Cosa rappresenta la Statua
della Libertà? Com’è noto, essa rappresenta la libertà, o meglio la fiaccola della libertà (e
in questo, va precisato, non è difficile rintracciare l’eredità illuminista di
marca totalmente francese). Nell’altra mano, la donna protagonista della
raffigurazione stringe un libro recante la data del «July IV MDCCLXXVI» (4 luglio
1776, giorno dell’Indipendenza americana). Sotto, ai suoi piedi, ci sono delle
catene spezzate, atte a simboleggiare la liberazione da qualsiasi forma di
tirannia, mentre in testa, le sette punte vogliono portare l’idea di libertà
oltre ogni forma di territorialismo, universalizzandola al massimo: che vada,
appunto, per i sette mari del mondo. Da considerare anche un piccolo
particolare riguardante la fiaccola che reca in mano la statua: questa,
infatti, non è quella originale, in quanto fu sostituita nel 1916 perché
danneggiata. Quella originale si può comunque visitare, in quanto a
disposizione dei turisti all’interno del museo dedicato proprio alla Statua della Libertà,
situato in Liberty Island. Attualmente, infine, un ascensore interno porta
all’ultimo piano del basamento e poi a piedi si arriva alla fiaccola dalla
quale è possibile ammirare tutta Manhattan.
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