Il grande dittatore
Il grande dittatore (The Great Dictator) è
un film statunitense del 1940 scritto, diretto,
prodotto e interpretato da Charlie Chaplin.
Rappresenta una forte parodia satirica del nazismo e prende di mira direttamente Adolf Hitler e il suo movimento, contemporanei al film.[2]
Nel 1941 ottenne cinque candidature al premio Oscar, inclusi miglior film e miglior attore allo stesso
Chaplin. Film più costoso e di maggiore successo di Chaplin,[2] è considerato uno dei suoi capolavori[3] e uno dei più celebri della storia del cinema.[4][5] Nel 1997 è
stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca
del Congresso degli Stati Uniti.[6] Nel 2000 l'American Film Institute lo ha inserito al
trentasettesimo posto nella classifica delle cento
migliori commedie americane di tutti i tempi.
In Italia il film fu distribuito nel 1946 col
titolo Il dittatore, poi cambiato ne Il grande dittatore a
partire dalla riedizione del 1960.
La lavorazione del film è stata narrata nel
documentario Il vagabondo e il dittatore del 2002 diretto
da Kevin Brownlow e Michael Loft.
Trama
Durante una battaglia della prima guerra mondiale un barbiere ebreo, che
combatte nell'esercito della Tomania (e più precisamente nella XXI divisione
artiglieria) come addetto al funzionamento della grande Berta, un enorme cannone, si rende protagonista di
un'azione eroica a bordo di un aereo e salva la vita dell'ufficiale Schultz.
L'epilogo dell'azione, con il precipitare dell'aereo sul quale i due si
trovano, comporterà per il barbiere la perdita della memoria.
Dopo molti anni passati all'ospedale, egli se ne
allontana e fa ritorno alla sua bottega nel ghetto ebreo e si sorprende dell'atteggiamento dei
militari che imbrattano i vetri del suo negozio con la scritta dispregiativa "jew".
Reagisce al sopruso, in contrasto con la remissione degli altri abitanti
del quartiere, suscitando le simpatie di Hannah,
giovane e bella figlia del ghetto, anch'ella insofferente alle angherie e alle
miserabili condizioni di vita alle quali Adenoid Hynkel, dittatore di Tomania,
e i suoi scagnozzi la costringono da tempo. La rappresaglia dei militari agli
sberleffi del barbiere e di Hannah prevederebbe l'impiccagione dell'uomo ad
un lampione, se non intervenisse a scongiurarla il comandante
Schultz, che riconosce nel barbiere il soldato che tanti anni prima gli aveva
salvato la vita.
La protezione di Schultz e la richiesta inoltrata da
Hynkel ad un banchiere ebreo per finanziare la sua
campagna di aggressione al mondo, e in particolare la conquista di un paese
vicino, l'Ostria (parodia dell'Austria), sono causa della temporanea pace
nel ghetto e favoriscono lo svilupparsi della simpatia tra il barbiere e Hanna
in un sentimento più profondo. Ma la gioia della serenità riconquistata ha vita
breve, la negazione del finanziamento farà riprendere le persecuzioni più
violentemente che prima.
Il rifiuto di Schultz alla realizzazione
dell'invasione dell'Ostria gli costa la prigionia nel campo di concentramento, dal quale riesce però a sfuggire
per rifugiarsi nel ghetto. Qui cospira con gli abitanti per eliminare il
malvagio dittatore. Anche il barbiere partecipa all'intrigo, per quanto sia un
po' riluttante di fronte all'eroismo invocato da Schultz. Ma la cospirazione
fallisce e Schultz e il barbiere sono catturati e confinati in un campo di
concentramento.
Il progetto di invasione di Hynkel necessita della
collaborazione dell'alleato dittatore di Batalia (Bacteria nell'edizione
originale), Bonito Napoloni (Benzino Napaloni nell'edizione originale), marcata
caricatura di Benito Mussolini, che ha schierato il suo esercito ai confini
dell'Ostria. Hynkel lo invita nella sua residenza dove si assisterà ad un
duello tra i due nel tentativo di entrambi di soggiogare psicologicamente l'altro.
L'epilogo della visita di stato sarà
l'accordo sull'Ostria.
Il piano di Garbitsch per la conquista prevede che
Hynkel si travesta da cacciatore di anatre e spari da una barca su un lago un
colpo di fucile quale segnale. Il colpo parte,
l'invasione dell'Ostria è compiuta e Hannah e quanti con lei vi avevano trovato
riparo si ritrovano nuovamente oppressi dagli stessi aguzzini che avevano
lasciato in Tomania. Il dittatore però è caduto in acqua e, risalito a riva,
senza l'uniforme militare e per la straordinaria somiglianza, viene scambiato
dai suoi militari per il barbiere ebreo ed arrestato. Questi infatti era evaso
dal campo di concentramento con Schultz poco tempo prima ed era pertanto
ricercato.
Schultz si prodiga perché il barbiere venga ritenuto
essere Hynkel affinché entrambi possano avere salva la vita ma quando, in
perfetta uniforme da condottiero, dovrà tenere il suo primo discorso davanti al
popolo dell'Ostria, il barbiere ebreo lancerà al mondo e alla sua Hannah, di
cui riconosce la voce, una proclamazione di amore, libertà, uguaglianza e
solidarietà tra gli uomini che le riaccenderanno la speranza in tempi migliori.
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_grande_dittatore
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