L’Inaugurazione della
prima linea ferroviaria italiana di 180 anni fa segnò una svolta per l’epoca,
presto la Napoli-Portici infatti fu seguita da altre tratte in tutto il Pa
Oggi è l’anniversario dell’inaugurazione
della prima linea ferroviaria italiana.
È il 30 ottobre del 1839, esattamente
180 anni fa, quando il primo percorso di strada ferrata in Italia, quello di 7
chilometri e 640 metri tra Napoli e Portici, vede muovere la prima locomotiva.
Oggi i tempi sono molto cambiati, ma il
treno ancora rappresenta quella linea affascinante di progresso che significò
per l’intera popolazione italiana quella prima inaugurazione ferroviaria.
Oggi, anche se ci sono ancora molte zone
diseguali in Italia per quanto riguarda le linee ferroviarie, stiamo vivendo
l’era dell’alta velocità, che sta contribuendo ad avvicinare notevolmente
diverse aree del Paese.
E così già da dopo l’anniversario
dell’inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana, la strada ferrata
ebbe una letterale esplosione, e ben presto, nel 1842, la ferrovia aveva
raggiunto Castellammare di Stabia e dopo solo altri due anni ha toccato Pompei
e Nocera.
Pochi mesi dopo però, la crescita della
prima linea ferroviaria italiana si fermò (a nord a Sparanise e a sud a
Salerno). Alla base, problemi economici e politici, anche se il governo
borbonico aveva già rilasciato la concessione per il prolungamento da Nocera
fino ad Avellino ed erano progettati anche collegamenti ben più ambiziosi, con
Foggia, Bari, Taranto e verso le Marche. Ma tutto si fermò fino all’unità
d’Italia.
IL SUD BATTE’ IL NORD CON L’INAUGURAZIONE DELLA PRIMA LINEA FERROVIARIA
ITALIANA
La Napoli-Portici è stata quindi la
prima linea ferroviaria italiana, ma – se non casualmente – di pochi mesi, in
quanto una tratta più lunga, la Milano-Monza, sarebbe stata inaugurata
nell’agosto dell’anno successivo dopo un iter burocratico a dir poco
avventuroso che ne ha rallentato molto la realizzazione. Un mese prima
dell’inaugurazione della linea ferroviaria erano state fatte diverse corse di
prova tra Monza e Milano usando le prime due locomotive Milano e Lombardia (o
Lombarda secondo alcuni). Il privilegio (ovvero la concessione nel linguaggio
burocratico imperiale) per la costruzione tardò, dicevamo, a venire, perché il
governo imperiale aveva molto più interesse alla realizzazione di linee ferrate
a carattere militare. La firma arrivò solo alla fine del 1838, mentre l’appalto
alla ditta Holtzhammer di Bolzano avvenne alla fine del 1839. Il primo treno
percorse i 15 km del tragitto in 17 minuti con una velocità di 46 km all’ora.
La linea ferroviaria pose le premesse per lo sviluppo industriale della zona:
presto attorno a Sesto San Giovanni apparvero le prime industrie e le Poste
approfittarono del servizio ferroviario per trasportare la corrispondenza fino
a quel momento affidata alle corriere a cavalli. Nonostante i guasti che spesso
occorrevano alle motrici, il successo della ferrovia è evidente a giudicare dal
numero dei passeggeri trasportati: al 31 dicembre di quell’anno furono più di
150.000.
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