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sabato 11 gennaio 2014

Lo Sapevate Che: Satira Preventiva...


Da Detroit
Arriva Cassone

La Fiat importerà il pick-up Chrysler, utile per trasportare carichi di letame.
Più difficile lo sbarco di prodotti italiani negli Usa: la Ritmo è usata come forno a microonde e la 127 Rustica è al Moma. Sezione Arte Povera

Entusiasmo in tutti gli Stati Uniti per la definitiva cessione di Chrysler alla Fiat: era da quando Buffalo Bill partì in tournée  per l’Europa che l’America non riusciva a liberarsi di un peso morto di quella fatta.
 Magazzini John Elkann e Sergio Marchionne hanno finalmente potuto visitare i magazzini segreti di Detroit, dove la Chrysler custodisce i suoi nuovi modelli, ancora non commercializzati per una serie di sfortunati disguidi. Per esempio la formidabile Jeep “Gran Grand Cherokee”, ottenuta dall’assemblaggio di due vetture affiancate. E’ lunga 11 metri e larga sei, ma grazie alle otto ruote motrici può agevolmente risalire gli argini dei fiumi, dove cade facilmente perché non tiene la strada nemmeno quando è parcheggiata. O la prestigiosa Parthenon, la tipica berlinona americana che grazie al peso (sei tonnellate) e alla cilindrata da traghetto riesce a consumare anche due litri per chilometro. Proverbiale il comfort, con i sedili posteriori separati da un elegante colonnato. Il vasto bagagliaio sotto il pianale, raggiungibile aprendo una botola e percorrendo una scala a pioli, contiene  anche la caldaia  e una pratica scarpiera.
Pick-Up Ma sono i pick-up il punto di forza dell’offerta Chrysler. D’ora in poi per gli automobilisti di tutto il mondo trasportare pecore nel convulso traffico cittadino, o consegnare un carico di letame, non sarà più un problema: sarà presto commercializzato Cassoon (per il mercato italiano, Cassone), un robustissimo pick-up che, solo a vederlo, fa subito pensare alle tante, avventurose pellicole nelle quali anziani agricoltori fascisti o giovani serial killer nevropatici o cacciatori di serpenti a sonagli percorrono le strade polverose d’America al suono della vecchia cara musica country. Cassone sarà disponibile anche con una utilissima modifica porta-zucche, in grado di trasportare fino a 200 zucche senza danneggiarle. Lapo Elkann, entusiasta del modello, si sta occupando di personalizzare i copri cerchioni, grazie al lavoro e all’entusiasmo di 200 giovani stagisti che lavoreranno al progetto per due anni.
Il Retroscena “La cosa più difficile – ha spiegato Marchionne ai giornalisti – è stato convincere gli americani che anche la Fiat costruisce automobili. Non ci volevano credere. La Ritmo era stata commercializzata, negli Usa, come forno a microonde; e la 127 Rustica, con i suoi interni di sughero e il paraurti ricavato da mestoli pressati, è esposta al Moma nel padiglione dell’Arte Povera. Certo, conoscono l’Alfa Romeo, ma credono che sia una Ford Capri modificata da Dustin Hoffman nel suo garage”.
Gli Sviluppi Se le automobili rimarranno il core-business di Fiat-Chrysler, la nuova sinergia industriale consente altri promettenti sviluppi. Lapo Elkann ha presentato alla stampa un hot-dog di forma quadrata, al quale hanno lavorato per anni 30 giovani gastronomi di tutto il mondo coordinati da lui, e un cappello da Davy Crockett ottenuto da procioni sintetici, per andare incontro alle istanze degli animalisti. “Dieci anni di ricerca in laboratorio – ha spiegato Lapo – per  ottenere finalmente il procione sintetico. Le migliaia di procioni vivi utilizzati per questo importante obiettivo non sono morti invano.
La Sorpresa A sorpresa è stato presentato alla stampa anche Lapo Marchionne, 52 anni, fratello dell’Ad Fiat-Chrysler, fin qui sconosciuto al grande pubblico perché impegnato a terminare i suoi studi universitari. Affronta le questioni finanziarie con estro e anticonformismo. “Per risanare un deficit di qualche miliardo di euro – ha spiegato – a volte bastano un sorriso e una stretta di mano”.  Marchionne junior ha presentato agli analisti finanziari di tutto il mondo il suo progetto di “splaming”, una nuova tecnica finanziaria che prevede di spalmare il debito della Fiat su tutti gli abitanti del pianeta. “Pochi centesimi a testa – ha spiegato – e tutto si risolve”.

Michele Serra – L’Espresso – 16 gennaio 2014

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