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lunedì 6 gennaio 2014

Lo Sapevate Che: Il Sogno di Zoro...


L’anno di Enrico Letta, che non è Babbo Natale
ma si è scoperto leader

“Non sono Babbo Natale” scandisce Enrico Letta da Bruxelles replicando
Alle polemiche sulla crescita innescate da Confindustria. “Ci vuole un buon
Padre di famiglia” asserisce il premier evocando a suo uso e consumo
Il mondo degli affetti, del focolare domestico e delle favole. Nessuna sorpresa, insomma, basta leggende, non siete bambini e non avrete colpi di scena; a voi italiani ci penso io, Enrico Letta, portandovi in dono un bastimento carico di buon senso, quello di chi sa cosa serve alla famiglia e più in generale al Paese, reale o meno che sia.
Che a due passi dal Natale un uomo di sano e robusto radicamento nelle tradizioni più antiche come Letta arrivi ad un amen dal dirci che Babbo Natale non esiste, a suo modo è una notizia.
Anche perché il rischio che non sia il compagno di banco, stronzo a rivelare a tua figlia il clamoroso falso, ma addirittura il presidente del Consiglio, noi genitori non l’avevamo contemplato. E però, se non ora quando?, in questo momento Letta potrebbe azzardare anche questo. Perché ormai, alle soglie del nuovo anno, si può tranquillamente ammettere di aver sbagliato pronostico, di aver puntato su tutti i cavalli possibili tranne che su quello attualmente più in salute, l’unico che continua a puntare dritto il traguardo senza perdere la bussola.
E non c’è più bisogno di farsi contagiare dall’ipocrisia dell’atmosfera natalizia per assopirsi ad ascoltarlo e scoprirsi ormai assuefatti a seguire chissà per quanto le gesta di questo giovane vecchio uomo di prestigiosa famiglia, che governa e potrebbe governare l’Italia per chissà ancora quanto. Con buona pace dei successi elettorali di Grillo e della discutibile capitalizzazione degli stessi, nonostante il trionfo alle primarie di Renzi e la relativa cura ricostituente di cui potrebbe beneficiare il Pd (almeno nelle intenzioni del 70 per cento che ha votato il nuovo segretario) e al netto delle battaglie per la sopravvivenza politica del condannato e decaduto Berlusconi, il personaggio dell’anno è lui: Enrico Letta.
Emerso con il sostegno di Napolitano dal fumo delle macerie causate dalla gestione della non vittoria bersaniana. Letta si è fatto garante di tutti i leader ufficialmente tali, che lo hanno mandato avanti senza vedere in lui un reale concorrente. In poco tempo, demo cristianamente e senza scontentare mai troppo qualcuno. Letta è diventato più leader di quanto lui stesso avrebbe creduto mai. La sua precarietà è la sua forza.
Cadesse lui, toccherebbe ad altri. Aspettando Babbo Natale.

Diego Bianchi – Venerdì di Repubblica  3 gennaio 2014

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