“Essere romantici è come leggere la vita con un tipo di
lente particolare, io questa lente la uso sempre anche quando non canto.”
Fred Bongusto
Una rotonda immortale
Bongusto, nato Alfredo (Alfredo Antonio Carlo
Buongusto), divenuto Fred per il pubblico fin dagli inizi della carriera negli
anni '50, ha sempre respinto l'idea che il pubblico lo amasse soltanto perché
cantava canzoni d'amore: "La carta vincente è la mia faccia, la mia
personalità", ha detto. "Chi viene a sentirmi me lo legge in
fronte che da ragazzo soffrivo perchè non trovavo un rapporto felice".
Fred Bongusto nasce il 6 aprile 1935, in Molise, fra
la gente di montagna. Ma l'autore di "Una rotonda sul mare" e
di altri celebri motivi come "Frida" o "Tre settimane da
raccontare", di montanaro ha ben poco, come ha ammesso lui stesso in
alcune dichiarazioni. Preferisce posti di mare, luoghi caldi. Non tanto Roma
dove vive, ma piuttosto Ischia, con la sua Sant'Angelo dove aveva casa da 18
anni e i Campi Flegrei di Napoli, dove sognava di andare ad abitare.
D'altronde è inevitabile che il cantante, dall'anima
romantica, sia sempre stato attratto da posti quieti e densi di calma. Ha
infatti risentito in prima persona degli irrimediabili danni provocati dal
secondo conflitto bellico mondiale, a partire dalla morte del padre che,
graduato, morì sul fronte greco quando Fred aveva solo sette anni.
La prima chitarra gli
fu regalata da uno zio, artista musicale e grafico. Dopo un'esperienza sportiva
calcistica, diviene componente di un complesso musicale locale sognando di
incrementare il suo successo, fino allora circoscritto, a tutta l'Italia.
All'inseguimento dei suoi desideri si trasferisce quindi nel settentrione dove
tenta senza molto successo la via dello studio universitario.
Tornato a Campobasso frequenta un corso di
specializzazione post-diploma, ma lascia nuovamente il capoluogo regionale,
stavolta con una nuova destinazione: Roma.
Fred Bongusto e il successo
musicale
Qui ha modo di prendere maggiore coscienza delle sue
doti musicali e di affinarle soprattutto in direzione delle danze sentimentali.
Da questo periodo in poi è un susseguirsi inarrestabile di successi
discografici e di trionfali tournée, anche internazionali; diversi sono i brani
che riscuotono il plauso del pubblico.
La prima grande affermazione è con la già ricordata
"Una rotonda sul mare", poi seguita da "Amore baciami" e
"Malaga", fra l'altro adattata anche da altri noti musicisti
dell'America Latina. Altri brani, di più recente composizione (come
l'impegnativo "Campobasso e il Gabbiano", scritto in occasione dei
festeggiamenti del suo sesto decennio di vita), riflettono invece il non sempre
idilliaco rapporto di Fred Bongusto con la sua città d'origine, tormento che
l'ha accompagnato lungo un consistente corso della sua esistenza.
Ispiratosi apertamente allo stile musicale di Louis Armstrong, pochi sanno che Fred Buongusto, lo chansonnier delicato e intimo, ha
collaborato anche con Chet Baker e ha ricevuto entusiasti attestati di
benemerenza da personalità dello spessore di Jacqueline Kennedy.
Infine si è ben cimentato anche nella composizione di musiche
destinate a produzioni cinematografiche, come "Matrimonio
all'italiana" (1964 , regia di Vittorio De Sica, con Sophia Loren e Marcello Mastroianni) e
"Malizia".
Appassionato d'antiquariato e d'arti grafiche, Fred Bongusto si
è anche tuffato temporaneamente nell'attività amministrativa come
rappresentante comunale a Bari; si è iscritto all'Università di Napoli con il
proposito di conseguire la laurea in una disciplina che lo attraeva da
quand'era bambino, presso l'indirizzo dei Beni Culturali. E si è appassionato
in tarda età alla pratica dello sport del tennis.
Malato da tempo, muore a Roma il giorno 8 novembre 2019, all'età
di 84 anni.
https://biografieonline.it/biografia-fred-bongusto
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